Il professor Solinas ha insegnato per tanti anni in una scuola di Oristano, e proprio dopo il suo commiato da colleghi e studenti, mentre si pregusta l'inizio del pensionamento investe una donna. Non poco preoccupato si precipita a farle visita in ospedale, rendendosi presto conto che a parte lui nessun altro è andato a trovare la signora. Stupito da questo fatto si ripromette di andare a trovare la signora Sanna, questo è il suo nome, dopo la dimissione, e durante la prima di queste visite conosce Maria.
Maria è la figlia della signora Sanna, ha 17 anni e alle spalle dei trascorsi di malattie psichiatriche che tuttora continua a trattare con dei farmaci. E' una ragazza sola, senza amici nè conoscenze che la possano spingere a inoltrarsi nel mondo esterno alla sua camera in cui sta chiusa per la maggior parte della giornata. Il professor Solinas cerca di aiutarla leggendole dei libri e facendole ascoltare della musica, e ben presto le sue visite in casa Sanna diventano un appuntamento quasi quotidiano che lo aiutano a occupare il tempo nella sua prima estate da pensionato. Ma il filo presto si ingarbuglia e la vita di un uomo single, di sessantaquattro anni, che vive col fratello da tanti anni viene presto messa sottosopra da sentimenti finora sconosciuti come la passione, l'amore, la gelosia, la frustrazione... E a un certo punto il passo verso l'irreparabile è breve...
Sarebbe facile dirvi come va a finire la storia, ma credetemi, leggere quelle pagine è decisamente più interessante proprio grazie al fatto che la trama si ingarbuglia e il lettore non può far altro, se non cercare il filo conduttore che lo porterà a scoprire la verità su quello che l'agire del professore.
Questo libro è il primo romanzo di Salvatore Garau musicista e artista sardo che si è voluto cimentare anche nella scrittura dimostrando un enorme talento.