Magazine Ecologia e Ambiente

Cruelty Free

Creato il 03 agosto 2013 da Gabrielepazzaglia @gabrytango

Il problema dei cibi per animali è da prendere in seria considerazione per tutte quelle persone che intendono fare una scelta etica di rispetto della vita degli altri animali – non solo di quelli che hanno in casa e che amano.
La maggior parte delle multinazionali che producono cibi per animali effettuano test invasivi su cani e gatti per provare l’efficacia e la non-pericolosità dei cibi che producono. I test consistono nell’indurre malattie in animali sani e provare a curarli coi cibi medicati. Gli animali vengono in questi casi tenuti sempre in gabbia in stabulari appositi.
Invece la stragrande maggioranza delle piccole aziende PRIVATE o anche abbastanza grandi – ma non multinazionali – non hanno interesse a sovvenzionare costose sperimentazioni su animali; pur utilizzando di norma ingredienti testati su animali da terzi (conservanti, coloranti, ecc.) non eseguono né commissionano test su animali per il prodotto finito facendo ammalare appositamente gli animali e tenendoli ingabbiati.

Esiste poi il problema di fondo dell’uccisione di animali di altre specie (mucche, maiali, vitelli, conigli, polli, ecc.) per nutrire cani e gatti o altri “animali d’affezione” carnivori. Per approfondimenti sul tema si legga l’articolo: “Nutrire gli animali d’affezione“.

In Italia esistono poche marche che producono anche linee di cibo non testato sugli animali.

In questa pagina indichiamo dunque:

- Le aziende che eseguono test su animali, che sono già sotto boicottaggio da parte di associazioni straniere per i comprovati test invasivi su animali da esse commissionati. Queste sono dunque le marche da evitare.

Tutte le altre marche si possono considerare più o meno buone, basta saper leggere l’etichetta, cosa che poi spiegherò. E dal punto di vista del problema delle vivisezione si possono acquistare tranquillamente. Non è possibile stilare una lista esausitiva di queste marche, quindi la regola è: preferire le linee con ingredienti puri non derivati o farine; se per qualsiasi motivo non si riesce, evitare le marche che fanno vivisezione e optare per una qualsiasi altra marca, meglio se italiana.

Aziende che eseguono test su animali, sotto boicottaggio internazionale

GRUPPO MARS: Cani: Chappi, Pedigree, Cesar, Royal Canin (tutta la linea). Gatti: Frolic, Whiskas, Sheba, Kitekat, Catsan (sabbia), Royal Canin (tutta la linea).

GRUPPO COLGATE PALMOLIVE: Hill’s Science Diet, Hill’s Prescription Diet.

GRUPPO PROCTER & GAMBLE: Iams, Eukanuba. Per maggiori informazioni: www.uncaged.co.uk/iams.htm www.iamsodead.com www.peta.org/feat/iams/video.html Note: Procter & Gamble è da anni oggetto di un boicottaggio “animalista” in quanto utilizza test su animali per alcune sue linee cosmetiche.

GRUPPO NESTLÈ: Cani:  Bull (bocconi), Fido, Friskies, Pro Plan, Purina ONE, Purina veterinary diets. Gatti: Felix, Friskies (Gourmet), Fufi (bocconi), Purina ONE, Pro Plan. Note: Nestlè è boicottata da 20 Paesi del Mondo già per motivi umanitari (scorretta commercializzazione del latte in polvere nei Paesi del Terzo Mondo e conseguente morte di centinaia di migliaia di bambini).

BAYER: Cani: PRO GRES. Gatti: PRO GRES. Note: Non sappiamo se tale alimento sia stato testato su animali. Certo è che Bayer è una azienda farmaceutica/chimica/agrochimica (pesticidi e OGM) tra le più grosse del mondo e tra le più attive nel campo della vivisezione. È pertanto consigliabile NON scegliere i prodotti Bayer per i propri acquisti.

Aziende da preferire, con linee totalmente cruelty-free Nessuna delle marche comprese nelle liste 01 e 02 cerca di risolvere il problema di fondo dell’uccisione di animali di altre specie (mucche, maiali, vitelli, conigli, polli, ecc.) per nutrire cani e gatti o altri “animali d’affezione” carnivori. Per approfondimenti su questo tema, si consiglia di leggere su SaiCosaMangi.info: “Nutrire gli animali d’affezione“.

COME LEGGERE L’ETICHETTA DI UN MANGIME

NOME COMMERCIALE: è il nome che il produttore assegna al prodotto. DENOMINAZIONE: dipende dalla composizione dell’alimento. Se questo è in grado di soddisfare i fabbisogni nutritivi dell’animale senza bisogno di altre aggiunte alimentari, viene denominato “mangime completo”, altrimenti “mangime complementare” (es. riso soffiato, paste….)

CLASSIFICAZIONE:

SECCHI – prodotti aventi un tasso di umidità inferiore o uguale al 14%; SEMIUMIDI – prodotti aventi un tasso di umidità superiore al 14% e inferiore o uguale al 34%; UMIDI – prodotti aventi un tasso di umidità superiore al 34% DESTINAZIONE: è la specie animale di destinazione, la sua fase di vita (cucciolo, adulto, anziano..) ed eventualmente la sua taglia o razza. INGREDIENTI: sono le materie prime con cui viene prodotto l’alimento. Esse vengono indicate per categorie (es. Cereali, Carni e derivati, Sostanze minerali….), elencate in ordine decrescente, dal componente con più alta a quello con più bassa percentuale di presenza nell’alimento. TENORI ANALITICI: sono i valori di analisi chimica dell’alimento riportati in percentuale. Le dichiarazioni vengono espresse “sul tal quale” e non “sul secco”, ovvero i valori riportati si riferiscono al prodotto intero compresa l’acqua. Con i termini “gregge, greggi, greggia, grezza” si intende il valore totale del parametro. Sulle confezioni dei mangimi per cani, siano essi umidi o secchi, devono essere riportati i valori relativi alla composizione chimica. INTEGRAZIONE VITAMINICO-MINERALE: è l’aggiunta di vitamine e minerali all’alimento al fine di integrare il naturale contenuto delle materie prime e di ottimizzare gli apporti all’animale. Le vitamine e i minerali solitamente dichiarati sono: Vit.A U.I., Vit.D3 U.I., Vit.E mg, Rame mg. Le dichiarazioni si riferiscono ad un kg di alimento. (U.I. = Unità Internazionali; mg = milligrammo).

DOSAGGIO: sono le modalità di somministrazione dell’alimento, rapportate per età e peso dell’animale. DATA DI CONSERVAZIONE MINIMA: è la data di scadenza. E’ obbligatorio indicare anche la data di produzione (esempio: prodotto 12 mesi prima della data di conservazione minima ). RAGIONE SOCIALE E SEDE: è l’indicazione del produttore. In caso di produttore Italiano deve essere indicato il numero di autorizzazione ministeriale della ditta produttrice. In caso di produttore estero invece è sufficiente la dizione “prodotto in Cee, per conto di….”
INGREDIENTI
Devono sempre essere riportati in ordine descrescente, più le informazioni sono dettagliate (tipo di carne, procedimento di lavorazione, percentuale utilizzata) più si hanno garanzie. PROTEINE: carne o pesce, può essere indicata in base dei procedimenti produttivi alla quale è sottoposta (fresca, disidratata, omogeneizzata, farina di…), da prediligere i cibi in cui viene precisata la provenienza (pollo, agnello, manzo…) Carne fresca, comprende le parti più nobili ma anche molta acqua e quindi alla fine del processo produttivo potrebbe non essere il vero primo ingrediente Carne fresca disidratata, la tipologia più utilizzata, garantisce la stessa presenza di proteine alla fine del processo di lavorazione Farine di carne, nella scala è la più scarsa, in quanto conteniene residui di ossa, piume e parti di scarto Carni e derivati, questa dicitura non ci da nessuna garanzia sull’origine Uovavantano proteine con il più alto valore biologico, apportano amminoacidi importanti come lisina, metionina, triptofano e vitamina A, sono inoltre ricche di calcio, fosforo e magnesio per un corretto sviluppo della struttura scheletrica. CARBOIDRATI e FIBRE: Mais apporta energia ed è ricco di acidi grassi essenziali (acido linoleico) Frumento correntemente impiegato nall’alimentazione umana (pane, pasta…)è fonte di energia, di fibra dietetica e di vitamine del gruppo B. Riso è un alimento genuino e naturale altamente digeribile, è una fonte di amido facilmente assimilabile con eccellente apporto di vitamina B Polpe di barbabietola sono fonti di fibra, hanno potere rinfrescante, favoriscono la motilità intestinale aiutando a proteggere l’intestino. Fruttoligosaccaridi (FOS) sono dei carboidrati complessi, ovvero zuccheri naturali in forma di amidi, che si trovano in piccole quantità in varie piante. Assieme ad altri oligosaccaridi di tipo amidaceo come l’inulina, i FOS sono quasi del tutto indigeribili. Sono molto apprezzati, tra i supplementi nutrizionali, per i loro effetti “prebiotici”, vale a dire che essi costituiscono il nutrimento preferenziale per le varie popolazioni batteriche che compongono la nostra flora intestinale.I FOS aumentano perciò ulteriormente la capacità dei batteri amici (probiotici) di promuovere la salute del nostro intestino. In combinazione con probiotici, oltre a migliorare digestione e assimilazione, aiutano a prevenire i disturbi intestinali come ad esempio costipazione, colite o diarrea. Patate alimento poco utilizzato nelle diete quindi con minor potere allergizzante, è un’alimento perfettamente digeribile, con elevato apporto di proteine ad alto valore biologico, ricche di vitamina C, ha un buon apporto di potassio e un basso contenuto di sodio. OLII E GRASSI: I grassi presenti nel pet food possono essere di origine animale (grasso di pollo, grasso di maiale, sego, olio di pesce) o di origine vegetale (olio di semi di lino, olio di mais, olio di semi di girasole, olio di germe di grano e altri). La grassatura può avvincere all’interno della crocchetta durante il procedimento di lavorazione o all’esterno con la grassatura finale del prodotto. Gli acidi grassi essenziali Acido Alfalinolenico (omega3) e Acido Linoleico (omega6) vanno spesso sotto il nome di EFA dall’inglese Essential Fatty Acids. Gli EFA, da precursori di prostglandine e leucotireni, hanno importanti funzioni tra cui la capacità di ridurre le infiammazioni.

Una carenza di acidi grassi essenziali causa pelo opaco e secco, difficoltà riproduttive, problemi nella crescita, forfora, ispessimento cutaneo, dermatiti. Olio di mais ha un contenuto ottimale di acidi grassi omega 6 e di acido linoleico ottimo per prevenire problemi di cute secca o irritata. Strutto Come tutti i grassi animali, lo strutto è da assumersi preferibilmente in piccole dosi, a causa dell’elevato tenore di acidi grassi saturi, che tende a far innalzare il livello di colesterolo del sangue.È costituito per il 99% di grassi, di cui il 44% saturi. VITAMINE e MINERALI: descrizione a seguito ALTRE INTEGRAZIONI: Oltre ai suddetti ingredienti nei mangimi, sia in quelli per il mantenimento, che in quelli specifici, possiamo trovare ulteriori integrazioni: Alghe essiccate una delle alghe più comuni nei mangimi si chiama Kelp, è ricchissima di iodio. Aglio (Allium Sativum) l’aglio è usato come insaporitore, vengono spesso citate le sue doti come antibatterico, fungicida e antiparassitario. La corrente di pensiero olistica sostiene che l’aglio possa servire da vermifugo naturale e che la pelle dell’animale che mangia aglio assuma un odore sgradevole a pulci, zanzare e altri insetti. Nota negativa: eccessi di aglio possono portare a forme di anemia emolitica, in special modo se ci troviamo di fronte a soggetti predisposti, le dosi di aglio presenti nei prodotti industriali sono comunque infinitesime essendo l’aglio usato per lo più come aromatizzante. Creatina la creatina è particolarmente utile ai cani atleti, migliora la resa e riduce il rischio di lesioni muscolari. Agenti condroprotettivi rientrano in questo grande gruppo ingredienti listati come glucosamminoglicani, acido ialuronico, condroitinsolfato e glucosammina. Queste sostanze sono di grande aiuto per il mantenimento in salute delle articolazioni e sono particolarmente utili nei soggetti n crescita o con problemi articolari. Molti mangimi di buona qualità sono integrati con glucosammina, condroitina. Lievito di birra Il lievito di birra è spesso presente nei mangimi, alle ditte piace perché è economico e si dice “faccia bene”. Oltre a questi ingredienti extra possiamo trovare anche lecitina, Ginko Biloba, aceto di mele, ginseng, octosanolo, cartilagine di squalo, dimetilglicina, frutta e verdura, erbe officinali.

TENORI ANALITICI
Per UMIDITA’ si intende la quantità di acqua presente nell’alimento. Tale parametro varia moltissimo tra mangimi secchi e umidi in quanto nei primi tale valore si attesta tra il 9 e il 10% mentre nei mangimi umidi il valore oscilla tra il 65% e l’85%; tale differenza trova riscontro nella diversa tecnologia di produzione. Per PROTEINA GREGGIA si intende la quantità di proteina presente nell’alimento; in realtà la metodica analitica ufficiale (cioè quella di riferimento) è una metodica che stima il contenuto in azoto; tale dato, moltiplicato per un coefficiente (6,25), ci fornisce la stima del contenuto in proteina greggia di un alimento; quindi tale dato non sempre è indicativo della presenza nell’alimento di proteina “vera”. Questo dato merita particolare attenzione, in quanto il cane, essendo un animale appartenente all’ordine dei carnivori, ha una capacità molto elevata di digerire le proteine. Inoltre questo dato andrebbe analizzato unitamente al dato relativo alla presenza tra gli ingredienti (possibilmente al primo posto) di proteine di origine animale (carne, pesce, uova) in quanto proprio le proteine di origine animale sono quelle che il cane riesce a digerire e quindi utilizzare meglio rispetto a quelle di origine vegetale (cereali, soia). Tale parametro varia molto in funzione delle diverse formulazioni e rispetto alle indicazioni circa l’utilizzo del mangime (cane adulto, accrescimento, light, senior, etc.); comunque nei mangimi secchi per cani adulti il valore dovrebbe oscillare dal 20 al 26% sempre sul tal quale mentre per i mangimi secchi per cuccioli in accrescimento tale valore varia dal 24 al 28%. I GRASSI GREGGI rappresentano il dato analitico percentuale riferito alla quantità di lipidi presente nell’alimento; in questo caso la metodica ufficiale è più attendibile e quindi il dato maggiormente interpretabile. Il cane riesce ad utilizzare molto bene i grassi come fonte di energia, siano essi di origine animale (sego bovino, grasso di pollo, strutto suino, olio dei pesce) che vegetale (oli vegetali). La comunità scientifica dibatte da molto tempo circa il giusto valore percentuale dei grassi presente nelle formulazioni per cani in quanto c’è chi asserisce che un valore troppo alto possa predisporre gli animali all’obesità. In realtà il problema non è solo nella quantità di lipidi quanto piuttosto nella qualità degli stessi; infatti la presenza nella formula di oli e/o grassi di qualità permetterebbe di utilizzarne di meno in quanto l’organismo animale riuscirebbe a digerirli completamente e quindi ad utilizzare questa nobile fonte di energia con maggiore rendimento e minori sprechi, con riflessi positivi anche sulla quantità totale di mangime da somministrare. Il parametro CELLULOSA GREGGIA fa riferimento alla quantità di materiale indigeribile; infatti il cane, così come tutti i monogastrici, non è in grado di digerire la fibra cioè il materiale che costituisce la parete della cellula vegetale; la fibra comunque riveste un ruolo importante nella nutrizione del cane in quanto rappresenta un ottimo substrato per le fermentazioni operate dai microrganismi che abitano il canale digerente del cane oltre che essere un utilie fattore anti stipsi. Le fonti di fibra presenti nella formula degli alimenti per cani vanno dai sottoprodotti della macinazione dei cereali (crusca), ai sottoprodotti dell’industria dello zucchero (polpe di barbabietola) fino ai fruttani (FOS, inulina) ed ai mannani (MOS) che svolgono anche una funzione di modulazione sull’attività fermentativa del digerente. C’è da rilevare peraltro come i mangimi secchi per cani siano più ricchi di fibra in quanto nella loro formulazione sono maggiormente impiegati i cereali rispetto ai mangimi umidi nei quali vengono impiegati maggiormente ingredienti di origine animali nei quali la fibra non è presente. Indicativamente il tenore in cellulosa greggia dei mangimi secchi per cane dovrebbe variare dall’1,8% al 2,5% per cani adulti al mantenimento e dall’1,5% al 2% per i mangimi per i cuccioli in accrescimento.

Il tenore in CENERI GREGGE fa riferimento al contenuto totale in sostanze inorganiche (minerali) in quanto la loro determinazione analitica prevede proprio il completo incenerimento della sostanza organica. La valutazione di tale parametro merita particolare attenzione in quanto un alto contenuto in ceneri non sempre è sinonimo di maggiore integrazione minerale della formula quanto piuttosto potrebbe indicare un maggiore utilizzo di sottoprodotti della macellazione (ossa, connettivo, piume, etc.), materiale molto scadente da un punto di vista nutrizionale ma molto ricco di residuo inorganico, un buon mangime non dovrebbe contenerne più del 7%..

INTEGRAZIONE VITAMINICO-MINERALE

Un buon mangime deve contenere VITAMINA A responsabile dell’accrescimento osseo e muscolare in quantità di 5000 – 250.000 UI per kg di mangime. Tenete presente che la carenza di vit. A può portare a processi di desquamazione e secchezza della cute, a processi degenerativi dell’occhio e a lesioni della mucosa intestinale, mentre un suo eccesso può essere responsabile di emorragie interne, malformazioni ossee e fratture spontanee. Un’altra componente fondamentale dei mangimi è la VITAMINA D , ossia quella vitamina che permette l’assorbimento del calcio e del fosforo. Questa vitamina è fondamentale per un corretto accrescimento . la sua carenza può provocare rachitismo e malformazione ossea, ma lo stesso avviene anche per un suo eccesso. Una corretta quantità di vitamina D va da 500 a 10.000 UI per kg di mangime. CALCIO (è un importante componente di una dieta equilibrata. Una mancanza di calcio rallenta la formazione e la crescita delle ossa e dei denti, e provoca il loro indebolimento: viceversa, un eccesso di calcio nella dieta porta alla formazione di calcoli renali. La vitamina D è necessaria all’organismo per assorbire il calcio dagli alimenti) e FOSFORO (è un minerale che rappresenta più dell’1% del peso corporeo. Il fosforo è indispensabile in vari processi di produzione di energia, metabolismo dei grassi, dei carboidrati e delle proteine, e stimola le contrazioni muscolari; è inoltre necessario nella mediazione intracellulare, assicura la funzionalità renale e la trasmissione degli impulsi nervosi) dovrebbero essere contenuti nel mangime con un rapporto il più approssimato possibile a 1:1. La VITAMINA E ha un effetto antiossidante sugli organi riproduttori e quindi migliora la fertilità sia maschile che femminile. La sua carenza può provocare mortalità fetale, interruzione della gravidanza, ridotte capacità riproduttive. La quantità consigliata in un mangime è di 50 – 2000 UI per kg di mangime. Le vitamine già citate fanno parte delle cosiddette vitamine liposulibili, che hanno tra le loro caratteristiche quelle di poter essere assorbite dall’organismo e quindi di avere delle forti controindicazioni sia in caso di carenza ma anche in caso di eccesso. Le VITAMINE IDROSOLUBILI non hanno controindicazioni anche se somministrate in eccesso, le più conosciute sono quelle del gruppo B , la tiamina (B1), dose minima consigliata per kg di mangime = 1 ; La riboflavina (B2), dose minima consigliata per kg di mangime = 2,2 ; La niacina (B3), dose minima consigliata per kg di mangime = 11,4; La pirossidina ( B6) , dose minima consigliata per kg di mangime = 1; L’acido folico (B9) , dose minima consigliata per kg di mangime = 0,18 ; La cianocobalamina ( B12) , dose minima consigliata per kg di mangime = 22; La biotina ( B8) dose minima consigliata per kg di mangime = 0,10.

CONSERVANTI
I conservanti sintetici comprendono il BHA e BHT, gallato di propile, propilenglicole (impiegato anche come alternativa “meno tossica” agli antigelo industriali per auto) e trimetilchinolina. La letteratura relativa alla tossicità, ai rischi o ai problemi derivati dal consumo continuo di questi antiossidanti, spesso ingeriti quotidianamente da cani è scarsa. L’impiego di possibili agenti cancerogeni come il BHA, BHT e la trimetilchinolina vengono permessi in quantità relativamente basse. Gli effetti di questi prodotti chimici nel pet food non sono stati studiati approfonditamente, ma il loro consumo, a lungo termine, è probabilmente dannoso, ancor peggio quando non viene specificato il tipo di additivo, come nel caso della dicitura “additivi CEE”, ovvero additivi perfettamente legali secondo il punto di vista comunitario ma che restano sconosciuti al consumatore. Gli antiossidanti naturali sono più costosi, più “delicati” e ne occorrono quantitativi maggiori rispetto agli analoghi artificiali ma siamo certi che non provocano effetti collaterali. Troviamo spesso impiegata la vitamina E (o tocoferolo) appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili. Che immessa nei cibi industriali ha spesso il duplice compito di impedire l’ossidazione dei grassi presenti nel mangime e di rappresentare un integrazione vitaminica per il cane .L’ olio di rosmarino è utilizzabile come antiossidante idoneo a stabilizzare gli oli naturali, è un olio eterico ottenuto mediante distillazione a vapore acqueo dalle foglie del rosmarino ha leggere caratteristiche fungicide e conservanti.

Fonti: Forum Pastore Tedesco.com – consumo consapevole.org

Chi più spende meno spende, non è solo un proverbio. Se spendi poco per cibare il tuo amico pelosetto, quello che risparmi lo spenderai con gli interessi per curalo quando si ammalerà! Un prodotto andrebbe scelto sopratutto per la qualità, poi per la convegnenza ed in fine per il servizio.

ll rispetto per la vita è detto “umanità” ma a pensarci bene, tra tutte le specie l’umanità è quella che ne ha meno” A. Schweitzer

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