"Basta volermi stuprare, donne. Non ce la faccio più!"
Crush (USA 2013) Regia: Malik Bader Cast: Crystal Reed, Lucas Till, Sarah Bolger, Reid Ewing, Caitriona Balfe, Holt McCallany, Michael Landes, Leigh Whannell, Camille Guaty, Preston Davis Genere: stalker Se ti piace guarda anche: Swimfan, Attrazione fatale, The RoommateSi parla sempre di violenza contro le donne. Giustamente. È un grave problema. Una piaga della nostra società. Ne parlano tutti, telegiornali rispettabili e poi anche Studio Aperto, grandi quotidiani e poi anche Il Giornale. Non di meno va sottovalutata un’altra questione spesso poco affrontata dai mass media: la violenza contro gli uomini. Ebbene sì. La violenza perpetrata dalle donne nei confronti di poveri uomini indifesi. Lontano dai riflettori di televisioni e stampa, questo è un dramma che coinvolge quotidianamente un numero sempre maggiore di uomini. Uomini aggrediti, perseguitati, stalkerati, persino stuprati da donne.
Alla mancanza di attenzione nei confronti di questo terribile problema di cui a quasi nessuno sembra interessare, pone finalmente rimedio la pellicola di cui vi parlo oggi. Crush è un film che affronta di petto la tematica delle donne ossessionate a tal punto dagli uomini da arrivare a compiere contro di loro atti da vere e proprie stalker violente e maniache. Dal 1987 di Attrazione fatale, in cui Michael Douglas era perseguitato da Glenn Close e dal 1994 di Rivelazioni, in cui il povero Michael Douglas, ancora lui, veniva stuprato da Demi Moore, il problema non ha più goduto di grosse attenzioni mediatiche. Nel frattempo è comparso qualche altro film come Swimfan, ma spesso si sono voltate le spalle alla questione con omertà. Quasi nessuno sottolinea più il pericolo cui vengono esposti alcuni uomini, uomini come Harry Styles dei One Direction, che non può andarsene in giro tranquillo senza rischiare di venire stuprato selvaggiamente da branchi di minorenni assatanate.
Sarah Bolger mentre cerca di approfittarsi del povero indifeso Lucas Till.
Qualcosa di analogo succede anche al protagonista del film Crush, interpretato da Lucas Till di X-Men - L’inizio. È alto, biondo e atletico, è uno dei tipi fichi del liceo, è il top player della squadra di calcio della scuola, e ha alcune ragazze che gli ronzano intorno. Una è una topa clamorosa, Sarah Bolger che abbiamo già visto in Once Upon a Time, The Moth Diaries e nei Tudors, ed è la tipa che più o meno frequenta. Dico più o meno perché questo ragazzo è talmente spaventato dalle donne, oltre che impegnato nella sua carriera calcistica (come se a qualcuno negli Stati Uniti fregasse qualcosa del calcio), da non aver voglia di impegnarsi in una storia seria con lei. Grandissima topa, lei, grandissimo idiota, lui, a non volersela fare.L’altra tipa che se lo ciula con gli occhi è una fanciulla caruccia però molto timida, riservata e darkona. In questa parte molto emo troviamo Crystal Reed, la protagonista femminile della serie tv Teen Wolf, ancora acerba recitativamente però dal discreto potenziale futuro. Più che flirtare con lui, questa ragazza lo segue su Facebook, e con segue su Facebook intendo che passa le notti a masturbarsi guardando le sue foto, e lo segue un po’ dappertutto. Avete capito bene: è una stalker psicopatica. Nel frattempo, guarda caso, intorno al bel ragazzo protagonista capitano incidenti di vario tipo e quella gnocca di Sarah Bolger rischia di venire ammazzata…
"Lucas, quanto ti stuprere... volevo dire scopere... volevo dire bacerei."
Crush è il classico stalker-movie già visto e rivisto, con una sceneggiatura che non riesce a farci avvicinare davvero ai personaggi, o a provare un qualche tipo di introspezione psicologica. Se a ciò aggiungiamo dei dialoghi piazzati col contagocce e la modestia di quelli presenti, il patatrac è assicurato. A voler salvare qualcosa c’è comunque il giovane cast promettente e un colpo di scena che, pur non arrivando del tutto inaspettato, non è nemmeno malaccio. In pratica, si tratta di un thrillerino guardabile proprio per il rotto della cuffia se siete a caccia non di uomini né di donne, maledetti stalker che non siete altro, ma solo di una visione estiva senza tantissime pretese. Solo una: va dato atto a Crush di avere il coraggio di spezzare il silenzio omertoso sulle violenze e sugli atti di stalkeraggio nei confronti degli uomini. Quasi un j’accuse per fermare queste terribile violenze. Perché ricordate, donne: se un uomo dice no, è stupro! (voto 5-/10)