Crytek presenta Robinson: The Journey

Quando si tratta di innovare nel campo dei videogiochi si fa una certa fatica a trovare dei nomi di riferimento nel variegato mondo del mainstream: certo, se poi Ubisoft, Bethesda e Electronics Arts continuano a scivolare sulle stesse bucce di banana allora riusciamo a capire quanto la nostra quest sia difficile. Serie a 5 stelle come Assassin's Creed, Skyrim o FIFA continuano a dimostrare la teoria secondo la quale chi prova a innovare è perduto. Nel dubbio, quindi, non ci provano nemmeno. Non la pensano così alla Crytek, a mio modesto parere una delle software house più promettenti che ci siano (avete mai giocato a Rise? No? Malissimo!!!) che ha presentato un titolo di prossima pubblicazione che è tutto un programma, Robinson: The Journey.

Robinson: The Journey si presenta come un survival game in cui dobbiamo impersonare un ragazzo che disgraziatamente (per lui) precipita su un pianeta sconosciuto e all'apparenza disabitato. In realtà il mondo pullula di esseri viventi, dinosauri per gran parte, e noi dovremo esplorarlo per trovare ciò che ci occorre per sopravvivere e all'occorrenza difenderci dai predatori.

Dove sta la particolarità di Robinson: The Journey? Semplice: nel fatto che è un gioco non ottimizzato, non adattato ma bensì fatto apposta per essere giocato con un visore per la realtà virtuale. L'ambiente è esplorabile a 360° e tutto può interagire con noi. Il succo del discorso è che abbiamo forse il primo gioco mainstream creato per la realtà virtuale così come, ritorno a dire, Rise è stato il primo (e forse l'unico sotto certi aspetti) titolo creato appositamente per le console next gen.

Vedremo quando uscirà Robinson: The Journey se le promesse verranno mantenute.