La possibilità di poter disporre la consulenza tecnica d’ufficio, così come avviene nel processo amministrativo civile, è stata introdotta solo di recente con la legge n. 205/2000 e mediante il Codice del processo amministrativo, approvato con d.lgs. 104/2010 che all’art. 63 ha ampliato gli strumenti a disposizione del giudice amministrativo ammettendo anche la consulenza tecnica e, sia pur limitatamente alla giurisdizione esclusiva, l’impiego degli strumenti previsti dal codice di procedura civile con l’eccezione dell’interrogatorio formale e del giuramento.
L’impiego di un consulente tecnico costituisce un elemento fondamentale in ambito processuale: esso consente infatti al giudice amministrativo un accesso diretto ai fatti, a differenza di quanto avviene con la verificazione, poiché quest’ultima non prevede la possibilità di svolgere valutazioni, limitandosi soltanto all’accertamento del fatto.
Questa è anche l’interpretazione del Consiglio di Stato per il quale “la verificazione disposta dal giudice consiste in un mero accertamento disposto al fine di completare la conoscenza dei fatti che non siano desumibili dalle risultanze documentali e, sotto tale aspetto, si differenzia dalla consulenza tecnica d’ufficio che si estrinseca in una valutazione tecnica di determinate situazioni da utilizzare ai fini della decisione, con una valenza non meramente ricognitiva e circoscritta ad un fatto specifico”.
L’art. 67 del d.lgs. 104/2010 stabilisce inoltre che il collegio nomini il consulente con la stessa ordinanza con cui dispone la CTU, formulando i relativi quesiti e fissando il termine entro cui il consulente incaricato deve comparire dinanzi al magistrato a tal fine delegato per assumere l’incarico e prestare giuramento.
È evidente, in ultima istanza, che le possibilità di impiego del CTU (consulente tecnico d’ufficio) nelle cosiddette “magistrature speciali” sono molteplici. Per approfondire questo tema Maggioli Editore consiglia il libro Il CTU per le Magistrature speciali, redatto da Massimo Moncelli: il volume, disponibile in formato e-book, fornisce una visione tridimensionale dell’argomento, approfondendo la disamina delle possibilità di sviluppo professionale per poi soffermarsi successivamente sulle modalità operative connesse allo svolgimento dell’incarico di consulente tecnico.
L’obiettivo che si prefigge l’e-book è quello di offrire un agevole strumento di lavoro che aiuti il professionista nella crescita e nello svolgimento della sua attività peritale, ponendolo nelle condizioni di poter affrontare gli eventuali incarichi assegnati.
Il CTU per le Magistrature speciali
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