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Cualbu:«Il sindaco Zedda boicotta il Teatro Lirico»

Creato il 18 maggio 2014 da Nonzittitelarte

Cualbu:«Il sindaco Zedda boicotta il Teatro Lirico»Duro attacco del consigliere d’amministrazione della Fondazione

La Procura della Corte dei Conti non ha ancora mosso contestazioni formali dopo l’acquisizione dei documenti sulla gestione del Teatro Lirico, né è detto che lo farà, ma la visita della Finanza l’8 maggio nella sede della Fondazione ha arroventato lo scontro nel consiglio di amministrazione dell’ente. Mauro Meli, nominato sovrintendente a gennaio dai consiglieri Gualtiero Cualbu, Carlo Follesa e Giorgio Baggiani contro il parere del collega Mario Marchetti e del sindaco Massimo Zedda (presidente del cda), è definito «furibondo» da chi lavora con lui, ma è Cualbu ad attaccare frontalmente il primo cittadino per aver intrapreso «una guerra personale contro il maestro Meli e i consiglieri di amministrazione che l’hanno scelto».
I DOCUMENTI L’ingegnere si riferisce alle carte inviate da Zedda alla magistratura contabile perché questa accertasse «la correttezza» dell’operato del neo sovrintendente. Il sindaco ha puntato il dito contro la mancata firma di Meli sul contratto da 120 mila euro e sulla sua richiesta di avere ulteriori 60 mila euro per ricoprire anche la carica di direttore artistico; sui 14 contratti a tempo sottoscritti dal Maestro a partire da gennaio; sull’inserimento nel bilancio 2014 di contributi regionali per 9 milioni a fronte di entrate (così ha sostenuto) inferiori a 5.
CUALBU «La Finanza ha chiesto anche i documenti sulla buonuscita a Gennaro Di Benedetto», spiega Cualbu riferendosi ai 203 mila euro sborsati nell’aprile 2012 perché l’ex sovrintendente lasciasse il posto. Come dire: sotto controllo c’è l’operato di Zedda, il quale «dopo aver perso le cause amministrative» relative alla nomina di Marcella Crivellenti alla guida del Teatro, «e dopo che nei suoi confronti è stato chiesto il rinvio a giudizio» per abuso d’ufficio, «parla ancora di Teatro. Come può? Solo ora il Lirico ha riacquistato credibilità. Ha conquistato duemila abbonati, ha un cartellone nuovo con 40 spettacoli in più, prevede 150 mila spettatori rispetto ai miserrimi 85 mila della passata gestione. Il Comune invece non versa i soldi che deve, per il 2013 ha dato solo 400 mila euro. Zedda sta boicottando, noi dobbiamo tutelare l’istituzione pubblica e il denaro pubblico. Come si può candidare Cagliari a capitale europea della cultura in questa situazione?» E siccome le parole non bastano, «martedì lo sbugiarderemo in una conferenza stampa carte alla mano».
Andrea Manunza

FONTE: Unione Sarda

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