CUB - Piccole prede (Belgio 2014) Titolo originale: Welp Regia: Jonas Govaerts Sceneggiatura: Jonas Govaerts, Roel Mondelaers Cast: Stef Aerts, Evelien Bosmans, Titus de Voogdt, Gill Eeckelaert, Jan Hammenecker, Maurice Luijten, Ricko Otto Genere: piccolo Se ti piace guarda anche: Un'estate da giganti, Shrooms - Trip senza ritorno, Eden Lake, The Blair Witch Project
Facciamo finta di essere in campeggio, tutti raccolti vicini vicini intorno al fuoco, come i boy scout. Io ooodio i boy scout, ma non importa. Facciamo come se fossimo in campeggio e vi racconto una storia de paura, una storia dell'orrore che vede come protagonisti proprio i da me tanto odiati boy scout. Siete pronti? Occhio a non farvela addosso.
"La volete sentire una storia davvero terrificante?"
"Sììì!"
"Pensieri Cannibali è stato indicato come uno dei migliori blog di cinema d'Italia."
"Oh mio Dio, ma è spaventoso!"
Un gruppo di ragazzetti belgi va in gita al campo estivo insieme a tre capi scout, due tipi e una tipa. Sentite già odore di triangolo sentimentale? Io invece sento un altro odore, o meglio una puzza. Ve la siete già fatta nelle mutande? Ma ho appena iniziato! E poi tranquilli, questo non è Twilight e non c'è nessun triangolo amoroso e dudù dadadà. Potete tirare un sospiro di sollievo. Non succede niente di così scontato. Cub - Piccole prede stupisce anzi con una prima scena che mette una notevole strizza addosso. Non è da tutti i film horror partire subito così, a mille. Anche la seconda scena è costruita con una tensione notevole, e sì che si tratta solo della corsa in bici del protagonista per raggiungere i suoi amichetti in tempo e partire per il campo estivo. Dopo un 1-2 iniziale del genere, stavo già sognando la visione più tesa dell'anno e al di là di questo il film parte alla grande anche per un'altra ragione: Cub - Piccole prede all'inizio echeggia i bei filmoni pre-adolescenziali di una volta, quelli anni '80, quelli stile Goonies e E.T. l'extra-terrestre, virato più sull'horror. D'altra parte non si esce vivi dagli anni ottanta, giusto? E così dopo i primi 10 minuti ero già pronto a inserire questa pellicola tra i miei nuovi cult personali e invece...
Invece niente. Questo sì che è un colpo di scena! Le battutine sceme che si fanno tra amici in gita si esauriscono nella primissima parte e il film mette subito da parte il suo lato umoristico, portandosi via pure le belle atmosfere da cinema 80s della partenza. A questo punto compenserà con altro? No! La caratterizzazione dei personaggi è davvero debole. Il piccolo protagonista viene descritto come un ragazzino con dei problemi, ma non si riesce a empatizzare più di tanto con lui, o nemmeno con qualcun altro. Sarà che a me le giovani marmotte, pardon i boy scout mi stanno proprio sulle scatole, ve l'ho detto. O sarà che gli attori non sono proprio il massimo della vita e l'unico che si segnala un minimo è Titus de Voogdt, già visto nella splendida serie tv britannica The Missing. Lo sviluppo della storia con questi personaggi ben poco interessanti che si avventurano in un bosco che pare sia abitato da un misterioso bambino lupo inoltre procede in maniera molto scontata, fino a che...
Fino a che basta, la storia è bell'e che finita lì. Lo sviluppo è da classico horror ambientato in un bosco come se ne sono già visti a bizzeffe, con una serie di omicidi e di scene abbastanza splatter ma nemmeno troppo prive della tensione costruita dalla pellicola nel valido inizio. Il finale poi, che dire del finale? È il finale più prevedibile visto negli ultimi mesi/anni/millenni. Paura, vero? Cosa c'è di più spaventoso di un film horror con una conclusione più telefonata di una telefonata da un call-center di una compagnia telefonica?
Ve lo dico io: niente. O forse giusto un film con Sylvester Stallone, ma per questa sera basta con le storie dell'orrore. Per non agitare troppo i vostri sonni, vi lascio allora con un pensierino della buonanotte: sarebbe potuto essere un grande cortometraggio, invece Cub - Piccole prede è un piccolo lungometraggio... perché allora certi registi non si limitano? Forse perché i cortometraggi non li guarda nessuno, io per primo? Voi questa notte rifletteteci su e poi domani mi date una risposta. Io intanto vi dico che, se abbassate le vostre aspettative, una visione questo Cub - Piccole prede se la può comunque meritare. Parola di scout.