Prima riflettevo su questa frase ed ho provato a guardarla da un’altra prospettiva, perchè se da un lato è vero che i viaggi arricchiscono le persone, è anche vero che le persone arricchiscono i viaggi. Mi riferisco a quelle persone che incrociano il tuo cammino. Oggi voglio parlavi di Reynaldo, Luisa, Roberto, Zoraida ed Ester, ovvero le nostre familias cubane, cuba casas particulares
Come vi accennai in un precedente post, il mio consiglio più spassionato se si decide di visitare Cuba, è quello di alloggiare in una casa particular. Di cosa si tratta? Non sono altro che l’equivalente dei nosti b&b, con la differenza che si ha come l’impressione di essere andati a trovare un parente lontano in grado di farvi sentire subito, come dire.. “A casa”.
La maggior parte di queste abitazioni mantengono lo stile coloniale, fatto di colori accesi, soffitti altissimi, mobili vintage e tanti, tantissimi sorrisi. Non meravigliatevi se all’inizio vi sembrerà un’atmosfera un pò invadente, loro sono così! Allegri, solari ed incredibilmente chiacchieroni. Ho passato due giorni a spiegare a mami Ester ( la nonna della famiglia ) che non conosco lo spagnolo mentre lei, consapevole degli effetti del jet lag e già pronta alle 5 del mattino per prepararci la colazione, continuava a parlarmi senza sosta. Al terzo ho rinunciato ed ho iniziato ad annuire con la testa di fronte a quel buffo personaggio che il giorno della partenza ci ha salutati con le lacrime agli occhi.
Oltre a lei, nella Casa Particular a L’Avana, c’erano Roberto e Zoraida. Non riesco a descriverli senza sorridere perchè di tutte queste persone conservo davvero un ricordo meraviglioso. Sempre lì, preoccupati nel raccomandarci di non fare troppo tardi, di non andare in quella determinata zona, di non accettare sigari dai venditori in strada, infatti siamo tornati in Italia con un bagaglio colmo di emozioni e con enorme pacco di sigari totalmente artigianali che hanno deciso di regalarci.
Reynaldo e Luisa sono invece i proprietari della Casa Particular di Trinidad ed anche loro meritano solo belle parole, ma rischierei di essere ripetitiva quindi mi limito a raccontarvi di come Rey ci abbia chiesto se avevamo intenzione di cenare lì e di come poi abbia trascorso un’intera serata con noi, a ridere seduto al nostro tavolo sul suo bellissimo terrazzo.
Loro hanno anche un maiale! Lo so, lo so, sembra assurdo, ma hanno un maiale! Ovviamente fuori casa
Per questo, tornando al discorso iniziale, sono anche le persone a fare i viaggi, perchè quello che trasmette un essere umano non potrà mai trasmetterlo una statua o un monumento. Quindi siate curiosi, disponibili ed affamati di parole. Neanche la trasparenza di quelle acque cristalline può ripagare la dolcezza nell’aprire l’email all’aeroporto di Madrid, dove abbiamo fatto scalo prima di tornare in Italia, e trovare un messaggio di Luisa in cui si preoccupava di sapere se fossimo arrivati.
Ah, dimenticavo. Si, ci sentiamo ancora
Un pò di informazioni pratiche. In entrambe le case ( centralissime e pulitissime! ) abbiamo speso circa nove euro a testa a notte per dormire in una camera con bagno privato. Le prenotazioni avvengono tramite posta elettronica.
Quella a L’Avana si chiama “Casa Colonial 1715″ e si trova a questo indirizzo:
Lamparilla #324, e/ Aguacate y Compostela | Habana Vieja., L’Avana, Cuba
email: [email protected]
La casa di Trinidad si chiama “El Calvario” e si trova a questo indirizzo:
Juan Manuel Marquez # 134 A e/ Calixto Sanchez e Isidoro Armenteros, Trinidad
Potete fare una prenotazionea attraverso Roberto, il proprietario della casa de L’Avana, dal momento che sono molto amici tra di loro.
Se vi dovessero avanzare farmaci, saponi o cose del genere, perchè non li lasciate a loro? L’entusiasmo mostrato per una tachipirina vi ripagherà