Fidel Castro esce dal silenzio per dire la sua sul riavvicinamento tra Cuba e Stati Uniti, chiarendo che resta diffidente nei confronti di Washington ma non si oppone al disgelo. “Non ho fiducia nella politica degli Stati Uniti, né ho scambiato una sola parola con loro, ma questo non significa un rifiuto nei confronti di una soluzione pacifica dei conflitti o dei rischi di guerra”, ha scritto in una lettera indirizzata alla Federazione Studentesca Universitaria letta nella sua integralità da uno studente ripreso dalla televisione statale.
(artspecialday.com)
Primo intervento di Castro, dopo il riavvicinamento storico degli Usa a Cuba. E’ la prima volta che Castro interviene pubblicamente da mesi ed è la prima volta che commenta lo storico riavvicinamento tra Washington e l’Avana annunciato a metà dicembre da Barack Obama e Raul Castro, un silenzio che aveva contribuito ad alimentare le voci sul precipitarsi delle condizioni fisiche del ‘lider maximo’ cubano. “Il presidente cubano - ha quindi aggiunto, lodando l’opera del fratello Raul - ha compiuto passi pertinenti in linea con le prerogative e le facoltà che gli sono stata concesse dall’Assemblea Nazionale e dal Partito comunista di Cuba”.
“Qualunque soluzione pacifica o negoziata dei problemi tra Stati Uniti e i popoli o qualunque popolo dell’America Latina, che non implichi la forza o l’uso della forza, dovrà essere trattata in accordo con i principi e con le norme internazionali”, ha affermato Castro, sottolineando in conclusione di quella che egli stesso definisce la sua “posizione essenziale”: “Difenderemo sempre la cooperazione e l’amicizia con tutti i popoli del mondo e tra essi quelli dei nostri avversari politici”. (ADNKRONOS)