Cucina Sarda: Arrosa e Mindula

Da Kalaris @EssereFreelance

Qui c’è ancora un buon profumo di frittura e i miei dolcetti sono caldi, con l’interno che lentamente si fredda… li lascio riposare per qualche momento e condivido con te questa ricettina da non perdere.

Si tratta de “Sa Arrosa e Mìndula” (la rosa di mandorla), che a Quartu Sant’Elena chiamano anche Arrosa e sa Priora (rosa della prioressa in quanto dolce confezionato in occasione della festa dedicata a Santa Rita). Si tratta di uno dei dolcetti meno noti e più scenografici di tutta la nostra tradizione. L’idea di base è quella di posare almeno tre sfoglie di pasta colorata e tagliata in forma di fiori: una volta fritti i petali si gonfieranno regalando al dolce una deliziosa somiglianza alle rose. Pare che un tempo la sfoglia venisse tagliata con delle rotelle taglia pasta e che dunque la fisionomia del dolce fosse più vicina a quella di un garofano: il risultato comunque non doveva essere troppo differente. Una deliziosa sfoglia profumata di alchermes o zafferano con interno di mandorle: da leccarsi i baffi. 

Languorino? Ecco la ricetta.

Ingredienti per la pasta

  • 500 gr di farina;
  • 4 rossi d’uovo;
  • 30 gr di zucchero semolato;
  • 30 gr. di strutto;
  • acqua qb;
  • coloranti a piacere (zafferano o alchermes).

Ingredienti per il ripieno

  • 500 gr di farina di mandorle;
  • 650 gr di zucchero;
  • acqua qb.

Come devi procedere

Per il ripieno devi mescolare la farina di mandorle con lo zucchero, aggiungere pochissima acqua e mettere in un tegamino a cuocere. L’idea è che lo zucchero si sciolga e che l’acqua ti aiuti a creare un impasto denso e dolcissimo. Preparato il ripieno rimboccati le maniche: c’è da impastare.

Mescola farina e tuorli, e lentamente incorpora lo strutto e lo zucchero diluito con poca acqua. Se lo desideri puoi aggiungere qualche colorante naturale: alchermes per ottenere rose rosa, zafferano per rose gialle. Impasta, impasta, impasta e solo dopo aver ottenuto una pasta liscia e forte prendi lo stendi pasta e crea delle sfoglie  piuttosto sottili (io ho regolato la mia Imperia sul n. 5). Taglia tre fiori uno dei quali dovrà essere bucato al centro. A questo punto posiziona il primo fiore, sopra salda il secondo forato al centro, sistema con un cucchiaino un cuore di mandorla e copri con il terzo fiore. Friggi, abbonda con lo zucchero a velo e buon appetito.

Qualche consiglio

Se la vecchia e saggia Madre Sardegna ha consegnato alle sue donne la semola, un motivo ci sarà. Sostituisci alla farina la semola, la frittura sarà certamente più croccante!

Anzi che tre sfoglie, per comporre la tua rosa utilizzane almeno 5: in questo modo il fiore prenderà più spessore.

Salda bene le chiusure: il ripieno di mandorle ha la cattiva abitudine di saltar fuori e far impazzire l’olio!

Tenendo conto che il risultato finale doveva somigliare a questo… temo che dovrò ri cimentarmi in questa ricettina niente male!


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