L'ultima volta che ho scritto un post è stata a febbraio di quest'anno. Ora iniziano a cadere le foglie e tra non molto mi ritroverò ad indossare gli stessi maglioni invernali che mi accompagnavano nei mesi di gennaio e febbraio di quest'anno, quando raccontavo di A Tavola del mese di marzo. Ho davvero la sensazione che sia passata un'eternità da quando ho deciso di prendermi una pausa. Molti mesi sono trascorsi in effetti e la pausa è stata una lezione di vita!
Avevo bisogno che l'inverno volgesse al termine e ho aspettato la primavera con la speranza di sempre. Un sentimento un po' infantile e incantato, quasi una speranza che il rinascere della natura facesse in qualche modo sbocciare in me un qualcosa che si stava attenuando.
Poco tempo a diposizione per me. Avvolta negli impegni di lavoro, casa e famiglia, mi sono ritrovata ad un certo puto ferma, completamente immobile. Mi è successo una cosa simile a questa: era come se avessi corso per chilometri e chilometri e poi all'improvviso mi fossi fermata. Non mi ero accorta che negli ultimi chilometri e quindi negli ultimi mesi c'erano dei segnali da ascoltare. Stanchezza, tempo e vita troppo strutturati. Ecco qui! E allora? Che fare?Correre! Non sapevo bene all'inizio se la scelta di iniziare a correre fosse un delirio totale, ma ci dovevo provare. Innanzi tutto uscire a correre avrebbe significato stare all'aperto e per me "montanara" è un requisito fondamentale per stare bene. Beh....non è stato poi tanto un delirio devo dire. Ho iniziato con calma e poi, mese dopo mese e allenamento dopo allenamento, non solo ho riguadagnato i miei spazi ed i miei tempi, ma mi sono confrontata con una me stessa nuova e ritrovata! Ho riscoperto come stare bene, nuovi ritmi, nuove abitudini alimentari e piccoli trucchetti per esserci sempre, come piace a me, ma senza ansie.
Si sa, lo si legge e lo si sente di continuo, di quanto sia importante il movimento fisico ed una corretta almentazione. Ma diverso è provarlo e convincersi dei benefici sulla propria pelle. Non avevo certo da dimagrire e non dovevo necessariamente cambiare alimentazione, ma volendo correre in modo corretto ho fatto più attenzione alla dieta.Un esempio?Colazione abbondante, il mio pasto preferito: spremuta di arancia, pane tostato, formaggio caprino, uovo all'occhio di bue, prosciutti o parenti di insaccati (non molto però). Per finire, un caffè lungo e via, si esce.A pranzo prediligo pasta, riso, verdure (a volte carne bianca) e per cena splendidi passati di verdure, minestroni, velluate....confort food serale insomma. Semplice, questa soluzione per me è perfetta per avere le giuste energie per la giornata e un sonno compatto di notte. E poi....corsa tre volte a settimana. Ecco, questa non può più mancare!
Quindi, in onore di questo equilibrio ritrovato e di questa domenica autunnale di relax, ecco qui una ricetta vegetariana. Un piatto colorato, allegro, puntellato di semi di papavero che a pioggia ricoprono i gnocchetti di saraceno.
Gnocchetti sardi di grano saraceno, peperoni ai due colori
Per due persone: mezzo peperone rosso, mezzo peperone giallo, uno scalogno, un filo d'olio extravergine di oliva, un cucchiaio di semi di papavero, prezzemolo fresco, sale e pepe
In una padella fai stufare lo slcalogno tritato con un filo d'olio. Unisci i peperoni tagliuzzati e procedi con la cottura. Aggiungi un paio di cucchiai d'acqua e mescola. Aggiusta di sale e di pepe e aggiungi il prezzemolo fresco al termine. Condisci i gnocchetti di saraceno spadellandoli nelle verdure e finisci con i semi di papavero.
E se hai voglia di qualcosa di fresco, affetta un cetriolo e proponilo con questa cremina:
mousse di philadelphia, cipolla tritata sottilmente, una spruzzata di limone, sale e pepe
Semplice e delizioso, anche come antipasto o per spiluccare....mentre prepari il pranzo.
Basta poco. Telefono in un angolo, radio modalità on. Doccia calda, un vestito caldo e morbido e poi in cucina a preparare il pranzo o la cena.
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