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Cucù

Creato il 14 agosto 2011 da Malvino
Se c’erano guardie del corpo a proteggerla, non erano riconoscibili. Aveva un tailleur nero, forse antracite, che sembrava preso ai grandi magazzini, e anche a dieci metri di distanza mostrava tutte le sue rughe e due grosse borse sotto gli occhi color cenere. Nell’insieme dava l’impressione di una preside e tuttavia, sforzandosi, si doveva riconoscere in lei il Cancelliere della Germania, la donna che qualche giorno fa ha potuto annunciare ai tedeschi un’ulteriore riduzione del deficit e un significativo taglio delle imposte, robe che da queste parti non si promettono, ma – appunto – si annunciano. Sarà stata l’occasione – si commemorava la costruzione del Muro di Berlino, stamane, in Bernauerstrasse – ma Angela Merkel aveva un sorriso sospeso in un indugio, come trattenuto, e forse nemmeno era un sorriso.Da italiano fuggito dall’Italia con la scusa delle ferie di Ferragosto, non ho potuto fare a meno di pensare che era la donna alla quale, non più di qualche anno fa, Silvio Berlusconi faceva cucù. Settanta chili di merda insaccati in un Caraceni, la quintessenza del cretino di successo, il furbo che ora annaspa nel suo bavoso sentimentalismo, faceva cucù questa opaca democristianona che guida la prima economia d’Europa. Dio, fammi morire qui.

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