Tuttavia poiché la politica è scelta tocca ora al centro destra saper dimostrare di avere le spalle abbastanza robuste per attuare la tanto attesa rottura con il passato e intraprendere un percorso di razionalizzazione, selezione delle spese e aggiornamento normativo.
È infatti evidente che in tempi di carestia non si possa mangiare salmone tutti i giorni e che sia necessario ora individuare gli interventi prioritari e utili ai cittadini e tagliare tutti i superflui iniziando proprio da quelle iniziative di cui spesso nemmeno ci si accorge dell’esistenza.
Non chiediamo un taglio indiscriminato a tutti i progetti, ma il coraggio di superare l’archeologica norma regionale che oggi, dopo quasi 30 anni, promuove una pericolosa distinzione tra soggetti di serie A – che ogni anno, anche attraverso specifiche convenzioni hanno la certezza del contributo – e soggetti di serie B spesso soggetti a tagli in modo trasversale e unanime.
Basterebbe infatti avere il coraggio di diradare la fitta foresta delle convenzioni e dei contributi che oggi appaiano consolidato per reperire le risorse sufficienti a non tagliare in modo indiscriminato ma a permettere l’attuazione di interventi di grande interesse e importanza per i cittadini.
Gianluca Vignale, consigliere Pdl regione Piemonte