Desta stupore la scelta dell' Aventino da parte dell' Unione Nazionale Avicoltori. Lo dichiara Saverio De Bonis, presidente Anlac, Associazione nazionale liberi allevatori di conigli.
La decisione di autoescludersi dalla Commissione unica nazionale (Cun conigli) - prosegue - è un fatto grave che non giova all' immagine di questa primaria associazione di trasformatori di pollame che annovera al suo interno prestigiosi marchi nazionali.
La Cun - fa notare l' anlac - è un grande conquista per il mondo agricolo e per i consumatori, perché introduce forme virtuose di trasparenza nei mercati all' origine. Non può pertanto essere servita su un piatto d'argento a chi ne vorrebbe condizionare la sua composizione e la politica dei prezzi, in funzione di strategie aziendali che mal sopportano il confronto vero tra domanda e offerta e che sinora hanno preferito forme meno trasparenti di prezzo.
Questo modus operandi - aggiunge il presidente dell' anlac - apparteneva ai vecchi schemi delle borse merci locali, in via di progressivo superamento, grazie anche ai pareri espressi dall' antitrust nazionale, che di recente ha dichiarato che le modalità di gestione e di governo delle commissioni camerali facilitano il coordinamento tra gli operatori dell' industria di trasformazione, specie quando questa risulta caratterizzata da un assetto stabilmente oligopolistico e da un elevato potere contrattuale nei confronti dei produttori di materia prima.
E' essenziale - conclude - che il governo e l' antitrust vigilino su questa autoesclusione per garantire, da un lato, che non si arrivi a una riapertura della borsa merci di Verona e, dall' altro, per scongiurare che la coesistenza di diverse piazze fisiche locali (Treviso, Milano, Cuneo, Forlì) diventi un ostacolo al corretto svolgimento del processo concorrenziale, come purtroppo si stà verificando nel mercato in queste settimane.
Ufficio Stampa Anlac