Sabato 20 aprile si inaugura a Cuneo la mostra storico-retrospettiva del pittore Bartolomeo Giorgis (1862-1923), originario di Chiusa Pesio. A novant’anni dalla scomparsa, il Comune di Cuneo e quello di Chiusa Pesio, grazie al lavoro e alla cura dell’Associazione Culturale Magau, hanno voluto rendere omaggio a un artista estremamente attivo, sia nella produzione sacra che in infiniti altri soggetti.
La mostra rappresenta un’occasione straordinaria per apprezzare lo stile del Giorgis, artista raffinato e sostenuto da una personalità versatile, vicino alla cultura francese del periodo e tra i protagonisti dell’arte di fine Ottocento della nostra provincia.
“In lui il mito, l’allegoria, la storia antica e biblica, il mondo degli umili nonché il ritratto e la figura risaltano con grande trasparenza d’anima, culto del bello e per un tono affettivo e a volte quasi infantile, espresso magistralmente nella numerosa serie degli amorini che unisce, nella cifra pagana d’origine, queste immagini a quelle cristiane” (scritto di Ida Isoardi, tratto dal catalogo della mostra).
La mostra, dal 14 luglio al 25 agosto, verrà trasferita presso il Palazzo Comunale in Chiusa di Pesio.
“Sono davvero numerosi – dichiara Alessandro Abrate, presidente dell’Associazione Culturale Magau – i pittori e, gli artisti che, tra fine ‘800-primo ‘900, hanno lavorato in provincia di Cuneo, spesso impegnati in grandiosi cantieri decorativi per interni di chiese e dimore pubbliche o private; altre volte inclini a dipingere su tela o tavoletta in studio o en plein air, specializzandosi in determinati soggetti. Davvero tanti ma perlopiù sconosciuti o perlomeno poco noti, nonostante, ad una rilettura, alcuni possano risultare bravi esecutori, personalità dotate di tecnica e di singolare ingegno creativo. Tra questi Bartolomeo Giorgis (1862-1923: lo scorso anno ricorrevano i 150 anni dalla nascita; quest’anno i 90 dalla morte) spicca per deciso carattere e per una coerente quanto organica espressione pittorica, purtroppo non del tutto documentata, ma che comunque lo pone tra le più vivaci ed attive personalità artistiche che caratterizzarono un determinato contesto culturale e territoriale. La mostra e questo catalogo lo vogliono ricordare e valorizzare: un omaggio fortemente voluto dalla nipote Adriana Giorgis e condiviso dagli associati Magau che, impegnati nel promuovere ‘arte’ in provincia di Cuneo, accanto alla divulgazione dell’espressione contemporanea (linea, questa, privilegiata nei programmi Magau sin dagli esordi) pongono attenzione a quanto, nei risvolti della storia, può oggi trovare nuova e fertile considerazione”.