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Cuori letterari solitari

Creato il 28 febbraio 2012 da Tiziana Zita @Cletterarie

Cuori letterari solitariChi  non ha mai sbirciato tra gli annunci amorosi nella pagina delle inserzioni del quotidiano, o nella rubrica rosa della rivista di gossip, “ovviamente” letta dal parrucchiere? Chi, se sorpreso nel farlo, ha negato un interesse reale,  affermando di leggere le inserzioni amorose di quando in quando, solo per curiosità o divertimento? Beh, se siete tra quelli colti in flagrante con il naso nelle pagine dedicate agli annunci sentimentali, potete rilassarvi e non sentirvi a disagio, perché, “udite udite”, tra i fan più accaniti delle rubriche per “cuori solitari” ci sono proprio gli “intellettuali”. E già, la categoria da cui meno ci si aspetterebbe una “debolezza” di questo tipo.  A riportare la sorprendente notizia è stato, qualche settimana fa il magazine D: negli Stati Uniti tra i letterati newyorkesi è diventato decisamente “trendy” lanciarsi nel mercato dei “personals”, così si chiamano oltreoceano gli annunci per cuori solitari. 

A sdoganare la sezione inserzioni amorose tra scrittori, poeti, editor e sceneggiatori è stata la prestigiosa e snob The New York Review of Books  dove i “Personals”, dal 1963, anno di nascita della rivista, ad oggi sono diventati un appuntamento sempre più atteso e seguito. Un successo tale che all’entrata sul mercato del più giovane e altrettanto snob quatrimestrale letterario n + 1, la curatrice Kaithlin Philips, ha voluto fortemente inserirvi una nuova rubrica di “annunci per cuori solitari”, convinta che nel mondo intellettuale ci fosse, nella comunicazione amorosa, una enorme lacuna che doveva essere colmata.  La scommessa si è rivelata vincente: 7  mila annunci in pochi mesi, scritti e inviati da una valanga di pensatori  da ogni parte del mondo, in cerca della loro RLT Relazione a Lungo Termine.

Cuori letterari solitari

Trattandosi di inserzioni sentimentali a firma di letterati, il risultato non può che essere un linguaggio decisamente originale, prevalentemente per addetti ai lavori. Un esempio?
Lei: “giornalista semi-disponibile, nei tardi vent’anni, entusiasta dello yoga e fan del post-strutturalismo francese, desidera incontrare scrittore di fiction o non-fiction per lunghe conversazioni su politica e simili davanti a del buon vino…”.
Lui: “Sono il tipo alto, magro, non in fantastica forma, tornato a vivere dai genitori dopo un master in Relazioni Internazionali. Etero, (finchè non sia provato il contrario) e con tendenza a diventare noioso se non stimolato con continuità”.
Lei: “A parte amare le teorie del complotto e i maglioni oversize, cerco qualcuno con cui fare religiosamente i cruciverba del New York Times al mattino ( ma non insieme, perché sono ferocemente possessiva, solo delle parole crociate, degli uomini molto meno)”.
Lui: Per quanto trovi che le tipe glaciali siano hot, non sono arrivato al punto di ritenere che Siri (la voce “intelligente” dell’iPhone) possa essere la mia fidanzata surrogata: cerco la sua versione reale”.

Cuori letterari solitari
E ancora: “Io dipendente da Terry Pratchett, Wilde e Gibran, una Voltairessa. Tu: uno che può convincermi che il Dostoevskij di Delitto e Castigo non è un rimuginatore idiota, quindi assertivo che metta le sue teorie in atto”.
Insomma la strada è spianata e l’invito della curatrice Kaithlin Philips agli italiani è arrivato: chi voglia lanciarsi alla ricerca di un amore snob che somigli all’eroe della serie culto, o alla protagonista del proprio romanzo preferito, ora sa come fare!


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