Cùpido
Dal latino cupidu(m), derivato di cupere ‘desiderare’.
Aggettivo.
(letterario) Assai desideroso, bramoso: cupido di ricchezze, di onori, di gloria; veloci cupidi inseguimenti (D’Annunzio).
Concupiscente, libidinoso: occhio, sguardo cupido.
Cupidìgia
Latino volgare cupiditia(m), derivato di cupidus ‘cupido’.
Sostantivo femminile.
(letterario) Desiderio sfrenato, bramosia, avidità: cupidigia di ricchezze.
Una (parola) giapponese a Roma
Yeoman ['jeomen]
Voce inglese, forse da young man ‘giovane uomo’.
Sostantivo maschile invariabile.
(storia) Uomo libero ma non nobile, proprietario di terreni, specialmente nei secoli XVI e XVII.
Uomo chiamato a ricoprire qualche ufficio pubblico.
Membro della guardia incaricata di proteggere la Torre di Londra.
Si dice cùpido, l’aggettivo, e non cupìdo.
Il dio romano dell’erotismo e della bellezza si dice Cupìdo.
L’eufemismo
Ci scrive Marco Marcon.
— Mi è venuto in mente un bell’eufemismo classico per morire: "cadere"!
Vale sopratutto per i soldati che in battaglia non muoiono ma cadono,
ma è usato anche per altre morti per incidente: sul lavoro talvolta e
per poliziotti/carabinieri/pompieri…
Ti segnalo anche che per gli alpini (specie se in congedo) si dice
anche che "vanno avanti", ma questo uso è molto gergale tra i soli
alpini, appunto. —
Battuta obbligatoria
Continua il contributo di Alessia Donatelli sulle battute obbligatorie del gioco della tombola.
— Quando sarà estratto il numero 69, lo sventurato detentore del tombolone dovrà dire "sessantanove… ah, no, scusate, era al contrario, è il sessantanove". —
Tommaso Feleri! Chi era costui?
Secondo indizio
Lei è poverissima e deve prostituirsi per mantenere i famigliari. Lui dona alla famiglia di lei dei soldi in un momento di particolare difficoltà.