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Cupido, la mitologia del Dio dell’Amore

Creato il 19 maggio 2011 da Witzbalinka

Cupido è uno dei più famosi simboli dell’amore, chi non conosce il bambino alato armato di arco e freccie, che lancia con esse l’amore aii cuori dei futuri innamorati.

La leggenda racconta che se una di tali frecce arriva al tuo cuore, ti innamorerai profondamente e forse eternamente. E visto che si dice che l’amore passa presto, Cupido ci viene presentato come un bambino con le ali, giovane e capace di volare, e con gli occhi bendati per mostrarci che l’amore “può essere irrazionale e cieco”, cioé a prima vista.

cupido

Nella mitologia latina, Cupido (che significa desiderio) è il dio dell’amore, del desiderio e dell’erotismo. Figlio degli dei Venere e Marte, Eros è il suo omonimo nella mitologia ggreca, figlio di Afrodita e Adone. Nella mitologia induista lo si conosce sotto il nome di Kàmadeva, dio dell’amore, e anche in questo caso il nome significa desiderio sessuale.

Oggi nella cultura vigente Cupido è l’icona degli innamorati e del giorno di San Valentino. Le sue frecce sono popolarissimi simboli dell’amore, visto che questo viene rappresentato con due cuori attraversati da una freccia.

La mitologia ci ha regalato belle storie come quella di Cupido (Amore) e Psyche (Anima). Lei era un’attraente principessa (quindi mortale) conosciuta per la sua bellezza. Nelle due culture, sia la romana che la greca, la madre (Venere o Afrodita) era tremendamente invidiosa della sua estrema bellezza. E incaricò cupido di punirla con le sue frecce, facendola innamorare dell’uomo più disgraziato del mondo, ma sembra che Cupido colpì se stesso mentre cercava di lanciare una freccia a Psyche, innamorandosi profondamente di lei. La andava a trovare tutte le notti e la prese in sposa, con la condizione di rimanere sempre al buio e non potersi vedere mai. Lui era un dio e come tale non gli era concesso innamorarsi di una mortale.

Psyche, tentata dalle sue sorelle, non seppe resistere e una notte accese la luce. Cupido come castigo la abbandonò, e lei vagò disperratamente fino al tempio di Venere, dove si trovava la dea dell’amore sua “suocera”, che invidiosa di lei le chiede di scendere nell’inframondo o mondo sottomarino e visitare a Proserpina nella versione Romana o Persefone nella versione greca. Psyche doveva consegnare una cassa che conteneva bellezza e non doveva aprirla per nessuna ragione. Ma la tentazione la vinse e alla fine aprì la cassa, e invece di trovarvi bellezza cadde in un sonno profondo simile alla morte. Cupido ruppe il sonno mortale del suo corpo e lo mise di nuovo nella cassa. La perdonò, però Venere la condannò facendola prigioniera della solitudine e della tristezza. Ma gli dei, commossi dall’amore di Psyche per Cupido, la portarono all’Olimpo e la trasformarono in una dea.

Amore e anima tornarono ed unirsi, e da questa unione nacque Voluptas (voluttuosità).

Ara Only-apartments Author
Ara

Per i romani Cupido era il Dio dell”amore. A Roma puoi innamorarti di una persona o della città e affittare appartamenti a Roma Chissà ti arrivi qualche freccia, se non sei stato ancora colpito.

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