· somatostatina, somministrata non nelle modalità suggerite e registrate dal produttore, ma per infusione (3 mg), o il suo analogo Octreotide;
· bromocriptina;
· melatonina (20 mg), unita ad adenosina secondo un brevetto del 1991 intestato ad una azienda, e del quale risulta inventore anche lo stesso Luigi Di Bella;
· complesso vitaminico (soluzione di retinoidi, 7 g, e vitamine E, C e D);
· ciclofosfamide, (chemioterapico molto efficace usato in molte terapie anti-tumorali), in dosi giornaliere di 50 mg (sostituito dall'Idrossiurea nel trattamento del glioblastoma).
Altri farmaci venivano poi somministrati a seconda del tipo di tumore. Di Bella sosteneva di avere curato 10.000 persone senza effetti collaterali, ma non aveva mai pubblicato nulla di rilievo in merito. Di Bella attribuì il fallimento della sperimentazione a tre fattori: utilizzo di medicinali scaduti, dosaggi errati e preparazioni non corrispondenti alle istruzioni e selezione dei pazienti (secondo Di Bella i pazienti erano già in stadio avanzato, ed erano già stati sottoposti a chemioterapia che secondo il professore "ha un effetto deleterio sui pazienti"). Nel tempo le discussioni nel mondo politico e scientifico sull'efficacia del suo trattamento sono continuate con pareri contrastanti, ma ad oggi sembra esserci una svolta molto importante. L'Università di Firenze ha condotto uno studio dal titolo "Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno" ed è stato poi pubblicato sulla rivista European Journal of Pharmacology ricevendo dall''Istituto Europeo di Oncologia diretto da Veronesi l'approvazione in seguito lla guarigione di cellule tumorali nel seno di una trentenne. Un passo importante nella lotta contro il cancro che torna a dare speranza a chi ne soffre e dà finalmente il giusto tributo agli studi fatti dal professor di Bella.