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Curare lo stress con la Naturopatia

Creato il 04 dicembre 2015 da Informasalus @informasalus

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I consigli per affrontare al meglio la condizione di stress riguardano fondamentalmente lo stile di vita e l'alimentazione

Oggi, a soffrire di stress sono in tanti, che lamentano carenza di energia, stanchezza eccessiva e continua, scarsa capacità di concentrazione, apatia, mancanza di motivazione. Molti affrontano la situazione ricercando stimolanti: cibi ricchi di zucchero, caffè, cioccolato, sigarette.

Alcuni diventano adrenalina-dipendenti: per sentirsi energetici e vivi, si dedicano a lavori o passatempi che richiedono un'intensa partecipazione e una potente attivazione delle ghiandole surrenali. Spesso però questi tentativi di risolvere il problema non fanno altro che peggiorarlo, cosicché ben presto il soggetto si sente incapace di controllarsi e in preda alla sensazione di non farcela.

In tutte le condizioni di stress in cui è richiesto un surplus di energia per via di un pericolo fisico o di origine mentale (preoccupazioni economiche, rapporti interpersonali difficili, eccessivo perfezionismo, bisogno di apparire e di far carriera a tutti costi ecc.) la biochimica dell'organismo si modifica. Rapidi segnali stimolano i surreni a produrre adrenalina. In breve il cuore pulsa più velocemente, i polmoni iperventilano e il respiro si fa più frequente, il glucosio di riserva viene messo in circolo e reso disponibile ai muscoli che si tendono, le pupille si dilatano. L'organismo, in seguito alla sensazione di allarme e di pericolo, si prepara a fuggire o a combattere.

Viene preparato il combustibile per le cellule e, in particolare, per i muscoli e il cervello. Il pancreas secerne glucagone e insulina. Il glucagone, se la glicemia si riduce eccessivamente, fa aumentare il livello di glucosio nel sangue, liberandolo dai depositi; l'insulina consente al glucosio di entrare nelle cellule che si preparano a bruciare questo prezioso combustibile. Ciò dà la sensazione di disporre di una maggiore energia, aumentando prontezza e lucidità mentale.

Ma da dove arriva questo surplus di energia? È energia che viene deviata dalle normali attività di riparazione e mantenimento dell'organismo, quali la digestione, la depurazione, il ringiovanimento, e quindi da tutti i meccanismi di rigenerazione e di recupero. Il sistema nervoso, endocrino e immunitario ne sono completamente coinvolti. Ipofisi, pancreas, surrene e fegato sono sottoposti a un continuo sforzo per rifornire energia dal metabolismo degli zuccheri. I livelli di ormoni surrenalici che combattono l'invecchiamento si riducono, così come quelli di cortisolo; aumenta il livello di radicali liberi in circolo e, con il tempo, l'organismo recupera sempre più lentamente, o addirittura non ce la fa più a recuperare: gradualmente ci si accorge di non rispondere più allo stress come si era soliti fare in precedenza.

Si riduce il livello di energia generale, così come la capacità di concentrazione, compaiono dei piccoli vuoti di memoria, aumentano irritabilità, insonnia, mal di testa, sudorazione, difficoltà al risveglio mattutino, alcuni sono soggetti a scoppi d'ira.

Gli stimolanti sembrano l'unica ancora di salvezza per continuare a "stare al passo", ma, sotto il loro effetto, diventa sempre più difficile rilassarsi per cui si è portati ad assumere in aggiunta sostanze che inducono rilassamento, quali alcool, sonniferi e ansiolitici.

Paradossalmente, la maggior parte delle persone non può più fare a meno dello stress, perché altrimenti si sente "a terra", sensazione che rivela lo stato di esaurimento del surrene. L'adrenalina le fa sentire vive, come un'onda che sale e porta in alto, se non che, poco dopo, si ritrovano a terra più in basso di prima: l'abuso di adrenalina porta infatti all'esaurimento, alla malattia, all'invecchiamento precoce. Tutti i fattori stressanti e le sostanze stimolanti consumano l'energia vitale a un tasso molto superiore a quello necessario alle nostre caratteristiche naturali per rigenerarla.

Le cellule dell'organismo sono affamate di sostanze nutritive come il glucosio e i nutrienti che fanno da catalizzatori delle reazioni enzimatiche: vitamine e minerali. Lo stress infatti, raddoppiando il fabbisogno vitaminico del nostro organismo, ne consuma in abbondanza, così come lo stato di tensione continua depaupera le riserve dei nutrienti necessari al recupero e alla rigenerazione: se ne risparmierebbe una gran parte, se solo potessimo rilassare tutti i muscoli del corpo.

È dunque evidente che i consigli per affrontare al meglio la condizione di stress riguardano fondamentalmente lo stile di vita e l'alimentazione. Per aumentare al massimo l'energia vitale disponibile è molto importante sostituire in gran parte gli zuccheri a rapido assorbimento con i carboidrati a lento assorbimento: questi ultimi rilasciano infatti gradualmente il loro combustibile e impediscono sbalzi glicemici che metterebbero sotto sforzo il sistema nervoso e quello endocrino, producendo nervosismo e irritabilità.

È bene dunque evitare o ridurre il consumo di pane bianco, primi piatti a base di farine raffinate e ossidate, dolci che contengono zuccheri raffinati e sostituirli con alimenti integrali e biologici che forniscono un pieno carico di energia costante: cereali integrali, legumi, verdure, semi, frutta. Nutrienti altamente energetici sono le vitamine e i minerali. La vitamina B3, B6, lo zinco e il cromo favoriscono il metabolismo degli zuccheri. La vitamina C è uno splendido antiossidante, come del resto la vitamina E e la F.

Le vitamine del gruppo B sono contenute nei cereali integrali e nel lievito di birra, lo zinco in particolar modo nei semi, il cromo in lievito di birra, farina integrale, germe di grano, mele, spinaci, carote, fagioli secchi, la vitamina C negli agrumi, nella Rosa canina, nel Ribes nero, in broccoli e cavoli.

La vitamina E è presente particolarmente nel germe di grano e nell'olio di germe di grano; la vitamina F è costituita dagli acidi grassi essenziali, acido linoleico e linolenico, contenuti negli oli di semi spremuti a freddo (olio di semi di girasole, olio di lino) e nei pesci di mari freddi, quali sgombri, aringhe e salmone.

Fondamentale è anche il magnesio, in quanto attiva numerosi enzimi, contribuisce a mantenere la carica elettrica delle cellule, in particolare quelle dei muscoli e dei nervi, è coinvolto in molte funzioni cellulari, fra cui la produzione di energia e di proteine e la replicazione cellulare. Quando è carente, i sintomi sono: irritabilità, confusione mentale, debolezza, sindrome premestruale, disturbi cardiaci, di trasmissione nervosa e di contrazione muscolare. Possono comparire anche crampi e insonnia, mentre si riduce molto la resistenza allo stress.

Il magnesio è presente in abbondanza negli alimenti integrali, in particolare in legumi, semi, cereali, e in verdure a foglia verde. La raffinazione e l'elaborazione dei cibi elimina la maggior parte del suo contenuto naturale, per cui sono in molti a presentarne un deficit, anche perché in situazioni di stress il suo fabbisogno aumenta particolarmente.

Il magnesio è contenuto, in ordine decrescente, in alghe, crusca di grano, germe di grano, mandorle, anacardi, lievito di birra, grano saraceno, nocciole, miglio, grano in chicchi, segale, tofu, riso integrale, fichi secchi, albicocche secche, datteri, cavolo verde, mais dolce, prezzemolo, prugne secche, semi di girasole, fagioli, orzo, aglio, piselli, uvette.

Pesce, carne, latte e frutta sono invece molto scarsi di questo minerale. In situazioni di stress, in seguito al cambio biochimico dell'organismo, ci si disidrata più facilmente, ed è quindi consigliabile bere acqua, abbondantemente e lontano dai pasti.

La necessità di una bevanda tonificante può essere efficacemente soddisfatta dal tè mu che contiene sedici erbe tra cui il ginseng, e che, proprio per questo, è evidentemente da evitare la sera.

Infine, l'ossigeno è il nutriente fondamentale anche se la maggior parte delle persone respira superficialmente e usa solo un terzo della propria capacità polmonare. Da suggerire è pertanto un buon esercizio fisico che, accompagnato da respirazioni profonde, aiuta l'organismo a disintossicarsi, ossigena le cellule, scarica i nervi, e quindi al tempo stesso tonifica e rilassa. Da ricercare il più frequentemente possibile è poi il contatto con la natura perché "ricarica le batterie", consente cioè quel recupero che non ci fa entrare in fase di esaurimento.

Esiste infatti un ritmo naturale al nostro interno, così come in ciò che ci circonda. Alterare continuamente questo ritmo e non recuperare mai vuol dire mettere le basi per malattie fisiche o nervose.

Proiettandoci continuamente nel futuro per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, e quindi il successo, ci porta a consumare le preziose energie che l'attimo presente, con la sua saggezza, attiva e moltiplica attraverso il piacere e la gioia di "esserci nel fare". E la gioia del fare porta chiarezza e abbondanza: anche una semplice faccenda di casa, se svolta con piacere, rigenera, se sbrigata di fretta e per dovere, consuma.

Lo stress è molto spesso un atteggiamento mentale di paura di non farcela, allora l'intero organismo entra in tensione e consuma. Consuma la vita e gli elementi vitali che teniamo in deposito per i reali momenti di emergenza e di necessità. Modificare lo stile di vita, i propri pensieri, nutrimento della mente, e i cibi, nutrimento del corpo, è vera prevenzione. È costruire il proprio benessere giorno dopo giorno, nel rispetto di quel ritmo naturale che conserva il più a lungo possibile giovinezza e salute.

Tratto da “Curarsi con la Naturopatia Vol.1” di Catia Trevisani


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