Cure cancro. Per il mielona la speranza viene dal … morbillo

Da Pukos

 E’ scontato che ogni notizia riguardante nuove sperimentazioni di cure in ambito tumorale desti interesse ed attenzione, la prudenza è d’obbligo, ma vale la pena non tralasciare alcuna innovazione in materia.

In Italia ogni anno vengono diagnosticato 9,5 nuovi casi di mieloma ogni 100.000 abitanti fra gli uomini e 8,1 casi ogni 100.000 abitanti fra le donne, quindi circa 4.500 nuovi casi ogni anno.

Dagli Stati Uniti giunge una notizia in campo di ricerca della cura del cancro che sta facendo molto discutere e dibattere l’ambiente scientifico e l’opinione pubblica: un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic di Rochester sono riusciti a frenare la proliferazione del mieloma, una forma di tumore, grazie all’immissione di una dose massiccia di virus del morbillo, capace secondo questa sperimentazione di infettare e uccidere le cellule tumorali.

Ovvio che, nonostante anche da noi si predichi assoluta cautela al fine di non creare false illusioni, la notizia è di quelle che non passano di certo inosservate.

Soprattutto se si pensa che questo tentativo riuscito di uccidere le cellule cancerose, ha potuto risparmiare i tessuti sani, rendendo possibile lavorare su una prospettiva ancor più positiva in chiave futura.

L’esperimento è stato pubblicato sulla rivista edita dalla stessa Mayo, la Clinic Proceedings e da ieri è sulle prime pagine di salute di molti siti internazionali. Le due donne sottoposte alla sperimentazione, di 49 e 66 anni, hanno visto ridursi il tumore progressivamente dopo che alle altre terapie, specialmente una delle due, non rispondevano più. Illusioni no, ma speranza sì.

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