Magazine Cultura

Curiosità: Come Si Può Camminare Su Una Fune?

Creato il 04 novembre 2015 da Paolopol

È importante tenere lo sguardo fisso in avanti e le braccia allargate.

PIC BY SCOTT ROGERS / CATERS NEWS - (PICTURED: ANDY LEWIS HIGHLINING) - This fearless daredevil must have his head in the clouds - as he bravely edges across a highline a whopping 3000ft above the ground. Sky high Andy Lewis carefully moves forward inch by inch across the thin wire with the breathtaking backdrop of fluffy clouds and a magnificent glowing skyline behind him as the sun sets. In a different snap Andy, who has been slacklining and BASE jumping for the past 10 years, crosses another line WITHOUT a harness - and only water and rocks below him if he falls. The incredible images were taken this year on a trip to Brazil with friends who call themselves the Moab Monkeys - after the famous Utah desert, home to the some of the worlds top slackliners. SEE CATERS COPY

«Ogni pensiero sul filo è una caduta in agguato». Lo sostiene Philippe Petit, francese, autore del Trattato di funambolismo e uno dei più grandi funamboli di tutti i tempi. Per lui, che ha camminato su funi tese tra i campanili di Notre Dame, tra le Twin Towers e sulle Cascate del Niagara, la distrazione è letale.

Ma per tantissimi che, con la moda della slackline (un nastro in nylon, più largo della fune), hanno provato a cimentarsi in quest’arte circense, compiere pochi passi senza cascare – a poche decine di centimetri da terra – sarebbe un successo.

COME SI FA? Petit suggerisce di cominciare da fermi, con un piede solo sulla fune (scalzo, o con calze o scarpe sottili): la sensibilità è fondamentale. La fune vibra, la slackline ondeggia: è normale, è il corpo che cerca equilibrio. Meno lo si trova e più il tremolio è forte. L’obiettivo è resistere almeno 10 secondi, per poi esercitarsi sull’altra gamba. Tutti hanno il proprio piede migliore, che diventerà il piede di appoggio.

SOSPESI SU UNA CORDA. La camminata vera e propria arriverà in seguito perché, come afferma Petit, “sarà una successione di equilibrio: su un piede, poi sull’altro”. Le cadute sono inevitabili, ma occorre da subito resistere il più possibile.

Gli istruttori di slackline suggeriscono altri trucchetti. Usare corde molto corte o far sedere un compagno sulla linea per smorzarne le oscillazioni. Ma anche tenere lo sguardo fisso in avanti, piegare le gambe per abbassare il baricentro e bilanciarsi allargando le braccia sopra le spalle. È fondamentale cercare l’equilibrio a ogni passo e fare più allenamento possibile. Meglio pochi passi, ma restare sulla fune più a lungo. Se proprio non si riesce, provate a dare una mano a un compagno, poi solo un dito e infine camminate… da soli!


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog