Edimburgo – Mentre sfogliavo il programma dell’ultima finale di Pro12, sul bus che mi portava verso l’aeroporto di Dublino, ho realizzato di aver preso parte, dal vivo, agli ultimi tre successi di Leinster, in tre competizioni diverse (ma nello stesso mese).
Il primo trofeo, forse quello più importante, arriva nel maggio 2012, infatti, quando Leinster conquistava la sua terza Heineken Cup in quattro anni – la seconda consecutiva – a Twickenham, battendo Ulster al termine di una gara stradominata.
L’anno successivo, maggio 2013, alla RDS i Dubliners hanno vinto la Amlin Challenge Cup contro lo Stade Français Paris di capitan Sergio Parisse, con una prestazione impressionante: lo Stade, sostanzialmente, ha fatto la partita nel primo tempo, ma Leinster ha marcato tre mete spettacolari con altrettante ripartenze devastanti che hanno stroncato le speranze francesi. (I Dubliners si ripeteranno una settimana più tardi nella finale di Pro12, contro Ulster, ma questa gara me la sono goduta in tv).
Quest’anno, infine, Leinster conquista il Pro12, secondo titolo celtico consecutivo e quarto della storia, battendo i Glasgow Warriors, ancora in maggio e ancora alla RDS.
Considero questa coincidenza assolutamente fortunata un onore e un privilegio, perché ho da sempre una grandissima ammirazione per Leinster e perché, personalmente, sono convinto che questa squadra sarà ricordata come una delle più forti della storia e non solo del rugby irlandese.
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