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Curiosity arriva a Kimberly dove procederà con la terza perforazione

Creato il 23 marzo 2014 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Curiosity Map sol 574

Credit: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona

A partire da metà marzo, il rover della NASA Curiosity è arrivato in una zona chiamata Kimberly, originariamente designata coma KMS-9, scelta dal team di missione, lungo il tragitto per il Monte Sharp, per una terza perforazione, dopo John Klein e Cumberland.

Il rover, nel mese di febbraio, aveva seguito un percorso alternativo, attraversando un passaggio chiamato Dingo Gap, una duna di sabbia alta circa 1 metro che unisce due scarpate, un punto di accesso ad un terreno meno aspro e tagliente, selezionato dagli ingegneri per limitare i prematuri danni alle ruote, apparsi già dal mese di ottobre 2013.

Nella vasta pianura di Moonlight Valley, oltre Dingo Gap, Curiosity ha provato per la prima volta una nuova strategia di guida, procedendo in retromarcia per contenere il tasso di foratura delle ruote.

Curiosity sol 545 NavCam anaglyph - Moonlight Valley

Curiosity sol 545 NavCam anaglyph - Moonlight Valley
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Dal sol 559 al sol 569, il rover ha praticamente guidato ogni giorno anche se il 9 marzo, la sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) è andata in safe-mode facendo perdere un giorno (sol 567, 11 marzo) sulla tabella di marcia.

Questo, inoltre, è un periodo un po' complicato per la pianificazione dei comandi perché il downlink dei dati ha un certo ritardo sull'orario del Pacifico, così anche le osservazioni scientifiche sono ridotte al minimo.

Ma Kimberly è un affioramento interessante selezionato dal team di missione per assaggiare nuovamente il suolo marziano da Yellowknife Bay, a luglio 2013.
Ha suscitato interesse a partire dalle riprese orbitali della fotocamera ad alta risoluzione della sonda della NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO).

"In Kimberly, vediamo tre tipi di terreno a vista e una superficie relativamente priva di polvere," ha detto Katie Stack del California Institute of Technology, Pasadena.

Kimberly è formato da 3 piccoli tumuli, il che lo rende anche un luogo caratteristico: fanno parte dell'affioramento quello tutto a sinistra e i due all'estrema destra.

Curiosity sol 572 MarsCam right panorama

Curiosity sol 572 MarsCam right panorama
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Da parte nostra abbiamo notato una diversa risposta cromatica dei panorami ripresi con la MastCam in questa zona: sembra che una patina distinta permei il fondo mentre non è presente sui promontori. Potrebbe trattarsi di una diversa concentrazione di sali ma ovviamente per conferme o smentite ci vogliono dati alla mano. 

Curiosity sol 576 MastCam right panorama

Curiosity sol 576 MastCam right panorama
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Curiosity 0574ML2329007000E1 DXXX
Giunto in zona questa settimana, Curiosity ha scattato come prassi foto panoramiche per permettere al team di missione di individuare i target scientifici utili.

Finalmente, nel sol 574 (18 marzo 2014) sono stati selezionati intriganti piani rocciosi su cui appoggiare il braccio robotico.

I preparativi sono già iniziati e il rover sta pulendo la strumentazione per togliere ogni residuo dei campioni precedenti.

Il bersaglio sarà proprio lo sperone centrale visibile nel mosaico, di cui vediamo il dettaglio nell'immagine raw qui a sinistra.

Curiosity sol 574 - Kimberley area

Credit NASA / JPL / Malin Space Science Systems / Midnight Planets

Curiosity sol 574 MastCam left mosaic - Kimberley area

Curiosity sol 574 MastCam left mosaic - Kimberley area
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

L'affioramento ricorda un po' zone pavimentate già viste nel cratere Gale, come ad esempio lo Shaler e Point Lake, nell'area di Glenelg.

Di sicuro questi luoghi mostrano una certa similitudine visiva, almeno su larga scala.

Curiosity sol574 NavCams anaglyph - Kimberley area

Curiosity sol574 NavCams anaglyph - Kimberley area
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Curiosity sol 313 NavCam left - Shaler

Curiosity sol 313 NavCam left - Shaler
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Forse, però, nel dettaglio sveleranno storie diverse.
Lo Shaler è considerato un ambiente sedimentario fluviale/lacustre ma le ChemCam, messe a confronto, sembrano mostrare consistenza, durezza e granulometrie diverse.

Curiosity ChemCam  for Sol 576 - Kimberley area

Curiosity ChemCam  for Sol 576 - Kimberley area
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

Curiosity sol 311 ChemCam

Curiosity sol 311 ChemCam - Shaler
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44

L'attenzione scientifica si è spostata a "cercare sottoinsiemi di ambienti abitabili che conservino anche carbonio organico", ha dichiarato John Grotzinger, dl California Institute of Technology di Pasadena, principale investigatore per la missione Curiosity ed ciò che gli scienziati sperano di trovare tra i sedimenti alla base del Monte Sharp.

Ad oggi, Curiosity ha percorso 6,2 chilometri e scattato più di 132.000 immagini e dovrà guidare ancora per almeno 4 chilometri per raggiungere la meta, forse a metà 2014.


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