I mesi estivi, spesso sinonimo di ferie, sono stati al contrario un periodo di gran fermento per molte missioni spaziali e notizie scientifiche tanto da costringerci a trascurare le esplorazioni "veterane", salvo qualche aggiornamento lampo. Bene, è proprio arrivato il momento di fare il punto della situazione per Curiosity e Opportunity: ho lasciato passare così tanto tempo dall'ultimo, che un bel riassunto è utile anche per me!
Iniziamo da Curiosity.
Lo avevamo lasciato diretto verso sud, in direzione di un campo di dune.
Curiosity: route map aggiornata al 14 settembre 2015
redit: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona / Phil Stooke, University of Western Ontario
Superata Marias Pass nel sol 1072 (12 agosto 2015), Curiosity ha guidato per la maggior parte del tempo alla ricerca di un buon target per un nuovo utilizzo del trapano. Il team voleva assaggiare la pietra arenaria scura dell', per cercare indizi sulle antiche condizioni ambientali che hanno caratterizzato la storia del cratere Gale.
Il paesaggio è sicuramente gradevole, peccato che il rover si sta muovendo su un terreno piuttosto accidentato.
Qui sopra, una vista a 360 gradi ripresa dalla MastCam left durante il sol 1081 (21 agosto 2015) da osservare in full size in un bel 29.032 x 1.347 pixel direttamente dal nostro album di Flickr. La zona è caratterizzata da una serie di creste distanti circa 20-30 metri l'una dall'altra che potrebbero generare qualche preoccupazione per lo stato delle ruote, ormai da diverso tempo non più in troppo in forma.
Curiosity sol 1074 - direzione sud - est sud est - Full size 21529 x 1559 pixel
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Credit: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Oltre alle creste ritmiche che limitano anche la visuale e quindi le pianificazioni di guida a lungo termine, la strada da percorrere appare in generale "ruvida", come il team stesso la descrive in uno degli aggiornamenti sul sito USGS.
Il mosaico qui sotto, ripreso dal MAHLI, proprio con lo scopo di controllare lo stato delle ruote, mostra chiaramente le piccole grandi sfide quotidiane che il rover deve affrontare.
Dopo aver scaricato parte del campione prelevato dal target "Buckskin" (pelle di daino), all'interno di un ampio affioramento roccioso nella regione "Lion" (Leone) alla base del Monte Sharp, dove è stato scattato anche l'ulltimo selfie, la squadra è alla ricerca di un nuovo bersaglio perché l'Unità Stimson si sta rivelando molto interessante.
Qui sotto un anaglifo e un dettaglio della polvere di Buckskin.
Curiosity MAHLI sol 1089 anaglyph
Curiosity MAHLI sol 1089 - dettaglio
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Credit: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
La zona mostra delle fratture più grandi e distanziate rispetto ad altre osservate da Curiosity: queste, invece, di essere riempite di "bianco", cioè di solfato di calcio, presentano una sorta di bordo sfumato più chiaro che sembra diffondersi nella roccia circostante. Ne è un esempio la " croce marziana" un affioramento fotografato dalla Navigation Camera del rover durante il sol 1083 (24 agosto 2015) che si è meritata un posto nella nostra " Immagine del Giorno".
Non è chiaro cosa siano questi aloni, se si tratta di un materiale depositato nei pori dell'Unità Stimson o qualcosa che è colato via, o un minerale trasformato, ma è probabile che il team ne selezioni uno come prossimo punto di contatto per il trapano.
Qui a sinistra uno dei campi di sabbia basaltica del cratere Gale, osservato nel 2006, 2008 e 2011.
Gli scienziati usano il movimento delle dune per studiare la circolazione dei venti all'interno del cratere e mettere a punto i modelli meteorologici.
In apertura, uno degli ultimi panorami 360 ripreso durante il sol 1100 (10 settembre 2015), disponibile a 29.800 x 6.800 pixel sul nostro album di Flickr. Qui sotto un dettaglio dello stesso paesaggio, in direzione est, ripreso intorno alle 8:30 ora locale con il Sole, ancora radente, che inizia ad illuminare i rilievi.
Opportunity, invece, lo avevamo lasciato vicino al cratere Spirit of St. Louis, all'ingresso della Marathon Valley.
Ora, il rover si trova all'interno della valle sempre alle prese con i suoi "problemi di memoria".
Credit: NASA/JPL-Caltech/Cornell/UA - Processing: M. Di Lorenzo (DILO), K. Kremer/kenkremer.com
Opportunity sta affrontando il suo settimo inverno marziano con la sola memoria RAM, cioè quella "a breve termine", "volatile", che si cancella se viene tolta l'alimentazione. Questo significa che i dati raccolti devono essere trasmessi agli orbiter, che fanno da ponte per le comunicazioni con la Terra, lo stesso giorno.
"La memoria flash è una comodità ma non una necessità", aveva dichiarato il Project Manager, John Callas, del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Pasadena, in California. Tuttavia, questo renderà i mesi inveranali più impegnativi del solito: gli anni precedenti Opportunity risparmiava energia facendo dei "pisolini" tra un'attività e l'altra ma ora questo non sarà possibile. Dovrà compiere il suo lavoro ed inviare tutti i dati prima di riposarsi, con conseguente aumento delle necessità energetiche.
"Ci vorrà una pianificazione più attenta del solito", ha detto Jennifer Herman, ingegnere dei sottosistemi al JPL.
"Tenere tutto sotto controllo richiede più energia di quanta ne sarebbe servita se il rover avesse fatto dei sonnellini. Tuttavia, stiamo escogitando nuove soluzioni e nuovi trucchi".
Purtroppo, per quanto la vita di Oppy sia legata alla creatività del suo team, nuovi piccoli incovenienti si manifestano con maggior frequenza, vista l'età. L'ultima è un' anomalia alla macchina fotografica PanCam, quella che ci regala i paesaggi a colori.
"Abbiamo notato che un paio di volte negli ultimi 100 sol o giù di li, la PanCam è andata in timeout, nel tardo pomeriggio, senza finire il lavoro, senza lacuna spiegazione ovvia", ha dichiarato Jim Bell, capo dello strumento e presidente della The Planetary Society. "Per ora, abbiamo una serie di ipotesi in corso".
Sebbene Bell abbia deciso di evitare qualsiasi sequenza pomeridiana, la squadra è abbastanza certa che il timeout non rappresenti alcun pericolo per la salute delle fotocamere e presto eseguiranno qualche ripresa ad hoc per cercare di diagnosticare il problema.
La Marathon Valley è stata scelta dal team per affrontare i mesi in cui l'illuminazione del Sole è più debole e quindi l'energia raccolta dai pannelli solari di Oppy è minore. Si trova lungo il bordo occidentale del grande cratere Endeavour e si estende per circa tre campi da calcio da est ed ovest. Qui, le osservazioni con il Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars (CRISM) a bordo di MRO hanno rilevato esposizioni di minerali argillosi (smectite) che potrebbero rappresentare antichi episodi di ambienti bagnati su Marte.
La squadra sta guidando il rover sul versante nord della valle, dove il pendio è rivolto verso sud con un'inclinazione tale da massimizzare l'apporto di energia immagazzinata dai pannelli solari.
Opportunity Front Hazcam left e right a colori, realizzate sfruttando le variazioni di luminosità come filtri. Sol 4107.
Target "Private Robert Frazer": gli scienziati ritengono che sia formato da vari frammenti da impatto e roccia fusa, probabilmente collegati alla formazione del cratere Endeavour 3 o 4 miliardi di anni fa, ma chimicamente alterato da abbondante acqua.
Credit: NASA/JPL-Caltech - Processing: Credit: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
Qui sotto l' ultimo incredibile mosaico ripreso ieri (sol 4142) dalla PanCam.
Per gli ultimi aggiornamenti sulla posizione dei rover, seguire i "MISSION LOG" di Marco Di Lorenzo:
Riferimenti: -
http://www.planetary.org/blogs/emily-lakdawalla/2015/09181704-curiosity-update-sols-1073-1107.html
- http://astrogeology.usgs.gov/news?p2pb1p3pb1p2pb1&p=1&pb=1
- http://www.planetary.org/explore/space-topics/space-missions/mer-updates/2015/08-mer-update-opportunity-digs-marathon-valley-walkabout.html
- http://mars.nasa.gov/mer/mission/status_opportunity.html#recent