Curiosity sol 84 MAHLI self portrait 9332 x 6728 pixel
"Courtesy NASA/JPL -Caltech" processing 2di7 & titanio44
Il 28 febbraio scorso alle 10:30 UTC il team di missione aveva intenzionalmente ridotto le attività di Curiosity, ponendolo in safe mode, a seguito di un problema manifestatosi sulla memoria flash del computer principale.
Il lavoro di diagnostica in una simulazione di test al JPL aveva indicato che la situazione aveva coinvolto una posizione di memoria corrotta sul computer side-A usata per allocare dei file.
Il rover ha quindi continuato ad essere attivo ma in "modalità provvisoria" utilizzando il computer ridondante side-B.
Come molti veicoli spaziali, infatti, Curiosity ha installata una coppia di computer principali, in modo da avere un backup disponibile se uno di questi dovesse fallire. Ognuno dei computer, side-A e side-B, a loro volta, hanno altri sottosistemi duplicati di sicurezza.
Già sabato scorso il rover è uscito dal safe mode e nella giornata di domenica ha ripreso l'uso della sua antenna ad alto guadagno, che gli da modo di comunicare direttamente con la Terra.
"Stiamo facendo buoni progressi nel recupero", ha dichiarato Richard Cook, project manager della missione Mars Science Laboratory al NASA JPL. "Una possibilità è recuperare side-A come backup. Inoltre, abbiamo bisogno di passare attraverso una serie di step con il side-B, come informare il computer sullo stato del rover, la posizione del braccio, questo tipo di informazioni".
Tuttavia, ad oggi, anche se Curiosity è sulla via del ripristino e la ripresa delle piene attività è prevista per la prossima settimana, la causa che ha portato al problema sulla memoria flash è ancora da stabilire.