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Custodie per fantasma iPhone 5: ecco perchè i produttori hanno scommesso

Creato il 16 ottobre 2011 da Vociapple @vociapple

Custodie per fantasma iPhone 5: ecco perchè i produttori hanno scommesso

La storia della custodia per il fantasma
iPhone 5, un mai materializzato modello più sottile e più largo
dell’attuale, finisce al centro di una storia di Businessweek che racconta
perchè e come società specializzate in accessori investono milioni su prodotti che
non sanno se arriveranno sfruttando indiscrezioni che arrivano da oriente.

50mila dollari, circa 36mila euro. Ecco quanto sarebbe costato ad Hard Candy Cases, ad
una piccola ma aggressiva società americana specializzata in custodie per
iPhone, la scommessa sul lancio di un nuovo iPhone con bordi affusolati e
schermo a dimensione maggiorata. La storia di Hard Candy Cases viene raccontata da Businessweek che la
utilizza come esempio per far capire come funziona il mercato “dell’anticipo”
sul lancio dei nuovi dispositivi Apple e per quali ragioni realtà che si
occupano di accessori sono disposte ad investire cifre tanto alte senza sapere
con certezza se quello che stanno per fare si trasformerà in una mossa
intelligente o solo in uno spreco di denaro.

La motivamente fondamentale è nella dimensione del business in gioco; lo scorso
anno sono stati spesi 436 milioni di dollari in custodie, il 33% in più rispetto
allo scorso anno secondo alcune statistiche di NPD. Anche una piccola società
come Hard Candy Cases può avere ambizioni importanti (50 milioni di fatturato è
la previsione per il 2013) che però possono materializzarsi solo se si è
disposti a rischiare almeno quando si hanno minime certezze. Nel caso
dell’iPhone affusolato pare che ci fossero: «tre società asiatiche – dice Tim
Hickman l’amministratore delegato di Hard candy Cases – ci avevano fornito dei
modelli molto dettagliati. Per questo abbiamo creato stampi in acciaio e ci
siamo messi a raccogliere prenotazioni il giorno stesso del lancio del nuovo
iPhone. Se le cose fossero andate come dovevano avremmo avuto centomila
custodie in viaggio verso gli USA mentre si formavano le file di fronte ai negozi».
In passato questo sistema che si fonda su indiscrezioni e qualche volta veri e
propri furti di notizie ha prodotto profitti importanti e questa è la ragione
per cui molti investono milioni di dollari nel creare prodotti per riempire i
magazzini di prodotti che possono essere del tutto inutili.

Il gioco non è praticato solo da società di piccolo o medio cabotaggio. Come ricorda
Businessweek anche Casemate aveva presentato brevemente custodie per il
misterioso e mai materializzatosi iPhone 5; ma anche Speck ed Incase, rivela
Hickman si servono dagli stessi fornitori di Hard Candy Case; tutti questi
produttori però negano di utilizzare modelli che giungono sui tavoli dei
designer per vie traverse. «Questa cosa fa arrabbiare Apple – dice
l’amministratore delegato della società americana specializzate in custodie -
ma la faccenda va in questo modo, piaccia o no».

Speck, intervistata anch’essa, sottolinea che la necessità di scommettere è un fatto
reale, «facciamo quel che fanno tutti, ascoltiamo le indiscrezioni e prepariamo
qualche modello. Ma poi per la produzione restiamo in attesa di vedere quel che
succede realmente».

Hickman comunque non sembra molto preoccupato di avere speso 50mila dollari che
apparentemente non sono stati messi a frutto. «I dati su cui sono state
costruite quelle custodie da qualche parte sono usciti, serviranno per un
futuro prodotto». A meno che, chiosiamo noi, siano usciti direttamente da Apple
che li ha usati per minare alle fondamenta il sistema di indiscrezioni che dai
produttori di custodie arriva ai siti di informazioni che usano le stesse
custodie per trarre informazioni anticipate sulle specifiche e l’aspetto dei
nuovi dispositivi mobili di Apple.

Se, infatti, qualcuno sarà ancora disposto ad investire sulle voci, molti alla luce di
quando è successo potrebbero non esserlo perché, come si è dimostrato in questo
caso, non tutti prototipi sono un buon investimento e con meno gente disposta
ad investire in prototipi ci saranno anche meno siti che si lanciano in
anticipazioni. Diffondere il cosiddetto FUD (Fear, Uncertainty and Doubt,
paura, incertezza e dubbio”) è una strategia di marketing che specialmente
in campo informatico ha storicamente pagato dividendi alti, molto più alti di
quelli che derivano ai produttori di custodie dallo sfruttameno di voci e
indiscrezioni sui nuovi prodotti Apple.

Tags: Apple, custodie, iphone 5s, produttori

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