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Cyber bulldozer – Una storia di cyber bullismo

Da Leggere A Colori @leggereacolori
o-CYBERBULLISMO-facebookEnnesima vittima del cyber bullismo. E’ il titolo utilizzato dalle maggiori fonti di informazioni nazionali e locali. Un’anima fragile di soli quattordici anni ha smesso di battere le ali domenica scorsa nella provincia di Padova. Come spesso accade, nessuno si era accorto del suo malessere e nemmeno i gridi di dolore lasciati sulle sue braccia da qualche lama avevano attenuato la violenza dei cyber bulli del social network frequentato dalla ragazzina e che sembrerebbero, stando alle notizie dei media, essere stati determinanti per il compimento del tragico gesto. Come aveva previsto Mark Zuckerberg dopo aver vissuto nelle campagne e nelle citta’, arriverà il tempo in cui si vivrà sul web. Quel tempo è arrivato e non si possono sottovalutare e trascurare gli effetti che i nostri comportamenti possono avere sui nostri interlocutori virtuali. In un tempo in cui la reputazione di aziende, brand, personaggi pubblici e chicchessia si misura sulla base della popolarità e approvazione e gradimento della rete, da più parti viene invocata una maggiore promozione di campagne di sensibilizzazioni per un uso responsabile della rete. Ma da sola basta la prevenzione? In tanti, infatti, invocano parallelamente, una giurisprudenza meno vaga e incerta su quelli che sono i “reati intangibili”. Una museruola ai cyber bulldozer andrebbe pure messa secondo una parte dell’opinione pubblica. La verità è che anche questa volta nessun adulto si è accorto che la ragazzina da tempo combatte Continua a leggere

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