Il presidente della Feps e i rappresentanti del Fondo Provinciale per la Cooperazione di Milano visitano le scuole realizzate dall’ONG Vento di Terra per le comunità beduine palestinesi in Cisgiordania.
“Iniziative come quella della Scuola di Gomme creano un tessuto sociale coeso e contribuiscono a diffondere quella cultura dei diritti umani e civili che costituisce la condizione fondamentale per la promozione umana e la crescita di un popolo”. Con queste parole Il presidente della Feps, Massimo D’Alema, ha sottolineato l’importanza degli interventi della Cooperazione Italiana in Medio Oriente nel corso della cerimonia ufficiale che si è tenuta stamani a Khan al Akhmar (Cisgiordania).
Secondo il presidente una politica estera efficace in grado di incidere sul territorio, non è solo frutto dell’azione dei governi, ma è realizzata anche dall’impegno del volontariato e delle organizzazioni non governative che assieme agli enti locali costruiscono relazioni di amicizia e collaborazione a livello internazionale.
Il presidente D’Alema, dopo la visita alla scuola di Wadi Abu Hindi, ha incontrato i piccoli allievi della scuola elementare costruita nel 2009 da Vento di Terra per la comunità beduina Jahalin su progetto architettonico di ARCò – Architettura e Cooperazione, utilizzando 2,200 pneumatici dismessi e argilla: “Ci auguriamo che questa struttura “non permanente” dal punto di vista materiale sia duratura nella sua missione pedagogica”, ha commentato D’Alema.
L’onorevole D’Alema si è voluto anche rivolgere “agli amici di Israele”, sottolineando che “se qui vi è una scuola, invece che disperazione e frustrazione, questo rappresenta un aiuto anche per la stessa sicurezza e per la stessa pace degli israeliani”.
Alla Cerimonia hanno preso parte tra gli altri, il viceministro dell’Istruzione Palestinese HIsham Khael ed il Console Generale italiano a Gerusalemme, Giampaolo Cantini.
In rappresentanza del Fondo provinciale per la Cooperazione e lo Sviluppo della Provincia di Milano è intervenuto anche l’ex deputato e assessore Stefano Apuzzo: “Questa scuola – ha spiegato Apuzzo - è un simbolo di futuro. I bambini Jahalin, che ogni giorno affrontano la minaccia delle ruspe, hanno oggi possibilità di studiare e porre le basi di un futuro di pace e convivenza”.
“Questo è un giorno che rimarrà a lungo impresso nella memoria della comunità Jahalin di Al Ahkmar.”, ha detto Massimo Annibale Rossi presidente di Vento di Terra ONG, che dal 2009 lavora a fianco delle popolazioni beduine e per il diritto all’istruzione in Cisgiordania e a Gaza. Rossi ha ringraziato il presidente D’Alema per la sua presenza chiedendogli di portare in Parlamento la causa dei beduini Jahalin. “Incoraggiati dal sostegno dimostrato su più fronti, vorremmo, inoltre, chiedere alle autorità intervenute a questa cerimonia di schierarsi a difesa della scuola ed in particolare, al Consolato Italiano, di continuare a sostenere i diritti dei minori beduini attraverso i propri canali diplomatici“, ha concluso Rossi.
La Scuola di Gomme, realizzata grazie al contributo della Cooperazione Italiana , della CEI e dei comuni del Sud Milano, è sotto costante minaccia di demolizione così come la maggior parte degli edifici appartenenti alle comunità beduine palestinesi in Area C. UNRWA, UNICEF ed Amnesty International hanno promosso campagne per fermare la demolizione della scuola e richiedere la sospensione di tutti i piani di espulsione forzata dei beduini. Vento di Terra ONG che porta avanti progetti educativi, di architettura bioclimatica e di microimpresa sociale ha lanciato la campagna: “Chi demolisce una scuola demolisce il futuro”.
Ufficio Stampa Vento di Terra ONG
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