Per gli appassionati di tecnologia e di informazione in ambito Apple probabilmente questa non è una grande novità, dal momento che già in passato si era preannunciato questo momento, ma per tutti coloro che non se lo fossero appuntato sul calendario, ieri è stata una giornata particolarmente significativa. Si è tenuta infatti la tanto attesa intervista al D11,una sessione che si avvicina molto di più ad una conferenza in realtà, e di cui Tim Cook è stato protagonista assoluto, rivelando informazioni particolarmente importanti rispondendo a tutte le domande che ogni sviluppatore, ogni curioso, ogni fan della Apple e degli idevice probabilmente avrebbe in mente. Nel corso dei famosi “100 minuti” Della D11, Tim Cook ha dunque anticipato e svelato molti dettagli e molti punti di vista significativi, nonché indizi e indiscrezioni che non potevano non essere riportati. Per questa ragione elencheremo ed evidenzieremo tutti gli argomenti principali toccati durante questa intervista, direttamente dalla poltrona dove un tempo ha seduto anche Steve Jobs e dove nel corso delle varie edizioni sono sempre stati portati alla luce fatti di grande importanza.
Apple TV
La Apple TV rappresenta una parte considerevole nell’attuale mercato delle TV ed è stato questo uno dei punti su cui si è espresso Tim Cook di fronte alla domanda riguardante l’attuale andamento sulle vendite e i dati relativi all’andamento dell’Apple TV. A questo proposito il CEO Apple ha dichiarato: “per molti hanno abbiamo continuato a vendere poche centinaia di migliaia. Al momento ne abbiamo vendute più di 13 milioni. La metà dei quali circa nell’ultimo anno”. Molti forse si aspettavano anche più dettagli riguardo al futuro della Apple TV e quali saranno i cambiamenti, i miglioramenti che verranno apportati in un prossimo futuro, ma Tim Cook non ha dato voce a molte possibilità, rimanendo piuttosto vago sull’argomento: “Ritengo che molti di noi sarebbero d’accordo sul fatto che ci siano ancora moltissime cose riguardo all’esperienza TV che possono essere migliorate”, aggiungendo che vi è una “grande visione” alla base dei progetti attualmente in corso, ma senza scendere nei dettagli. Su questo versante dunque buio assoluto o quasi, sebbene sia rilevante notare come la Apple TV abbia aumentato vertiginosamente le sue vendite in uno spazio di tempo relativamente ristretto, un’instancabile crescita che sembra non vedere ostacoli.
Google Glasses e tecnologia indossabile
Negli ultimi tempi la cosiddetta tecnologia indossabile sembra che diverrà il prossimo obiettivo comunque di quasi tutte le compagnie attuali, il traguardo obbligato verso cui punteranno tutti gli sforzi di ogni ricerca e di ogni prodotto, di conseguenza. Riguardo ai Google Glass, Tim Cook si è espresso piuttosto criticamente, cancellando quella scia di entusiasmo che sembra aver accompagnato il nuovo prodotto Google e che vedrà il lancio ufficiale nel 2014. Sugli occhiali infatti ha rivelato: “Io provo interesse verso un grande prodotto. Io indosso gli occhiali unicamente perchè non riesco a vedere senza di essi. La gente desidera che gli [oggetti] indossabili siano leggeri, non invasivi, che riflettano il loro stile/carattere e cose simili. Da un punto di vista commerciale, gli occhiali sono complessi. Credo che il polso sia più interessante. Si presenta più naturale in qualche modo. Io penso che qualcosa debba funzionare, tu debba convincere le persone sul perchè indossarli ne valga la pena ”.
Che qualcosa da portare al polso sia migliore dei Google Glass è stato anche confermato dal fatto che durante l’intervista Tim Cook stesso portava un Nike Fuelband, e riportando come questo sia davvero l’ambito principale su cui puntare. Anche perchè a detta di Tim Cook “per convincere le persone che debbano indossare qualcosa, deve essere incredibile” ma al momento “non c’è nulla di grandioso che io abbia visto. Niente che convincerà un ragazzo a indossare occhiali, un orologio o qualsiasi cosa si indossi”. Andando più nello specifico tuttavia, quando si tratta dei piani della Apple in proposito, nuovamente non è stato dato molto spazio alle intenzioni della compagnia, anche se ha rivelato una forte attrazione per questo spazio e che sicuramente il mercato punterà molto su questo punto. Sull’iWatch dunque rimane un velo di silenzio, anche se è già stato reso noto che una squadra dei laboratori Apple è stata indirizzata allo sviluppo di uno smartwatch.
Una notizia molto attendibile considerando che Cook stesso ha confermato il suo interesse per un dispositivo più semplice di un computer, con caratteristiche più semplici, e ovviamente da portare al polso. Per questo quando afferma che “molte compagnie si daranno da fare in questo spazio”, sicuramente non esclude la Apple, e vuole mantenere un certo riserbo in vista del vero “spettacolo”.
Jony Ive e iOS 7
Se l’interesse di Cook verso la tecnologia indossabile da polso è stato genuino, ancora più entusiasta è stato il suo commento riguardo a iOS 7 e al risultato raggiungo da Jony Ive. Come trattato di recente, anche Tim Cook ha infine confermato che Ive sta portando a compimento la settima versione di iOS, la quale verrà ufficialmente presentata durante le WWDC 2013 come molti si aspettavano. Jony Ive è stato infatti definito “assolutamente incredibile” per quanto riguarda i cambiamenti nella grafica, e nello sviluppo complessivo sia di iOS che di OS X, tanto da considerarlo la “chiave” di questo aggiornamento. Una sicurezza più che fondata sull’impatto positivo che si aspetta dal lancio di entrambi gli aggiornamenti, tanto da affermare con certezza “sarete voi i giudici”. Una fiducia incrollabile, sicuramente più che ben risposta, visti i risultati raggiunti da Ive. Come già annunciato in precedenza si tratterà comunque di un design molto piatto, lotano dagli effetti grafici complessi, e dalle sfumature più ricercate, per cercare linee più minimali e compatte, offerte anche dalla scelta del bianco e nero come base indiscussa. Se iOS 7 e OS X saranno così validi dunque, lo sapremo tra due settimane e potremo ammirare in anteprima il tanto lodato lavoro di Ive.
Lisa Jackson e policy ambientale
La Apple ha dimostrato un genuino e solido interesse nei confronti dell’ambiente, come è stato dimostrato dalla costruzione del centro dati in North Carolina, dove l’utilizzo delle energie è stato legato esclusivamente alle energie rinnovabili e all’insegna del rispetto dell’ambiente. Per rendere le proprie politiche ambientali ancora più sicure e certificate, nello staff della Apple ha fatto il suo ingresso Lisa Jackson, un nome che mantiene una grande rilevanza quando si tratta di questioni ambientali: la Jackson è stata infatti capo dell’EPA, l’agenzia per la protezione ambientale- nominata dallo stesso Obama-, prima di salire a bordo della Apple. A questo proposito Tim Cook ha affermato: “Lei coordinerà una buona parte di questa attività per la compagnia” aggiungendo: “sarà perfetta per la nostra prospettiva”. Dopotutto è stata ben per quattro anni a capo dell’EPA e la sua presenza a Cupertino implicherà un livello di serietà e di impegno al riparo da ogni interrogativo.
Applicazioni e Facebook Home
Una delle tematiche più delicate che vanno a toccare da vicino la politica seguita dalla Apple negli ultimi anni riguarda la sua chiusura nei confronti degli sviluppatori e delle applicazioni provenienti da terzi. E’ stato infatti fatto notare come Android da quel punto di vista sia molto più aperta, rispetto ai canoni della Apple.Di fronte alla domanda inerente una maggiore apertura in futuro, Cook ha replicato dicendo che “riguardo ad un’apertura in tal senso, penso che ci vedrete molto più aperti in futuro, ma non al punto da mettere il consumatore a rischio verso cattive esperienze. C’è sempre una linea di sicurezza , oppure non è così sicuro”. Questo è servito anche come trampolino per la domanda successiva verso Facebook Home e la sua interfaccia, la quale non è stata accolta dalla Apple, a differenza della Android. “ Noi pensiamo che il consumatore ci paghi per compiere delle scelte da parte sua Ho visto alcuni di queste schermate di impostazione, e non credo corrisponda con ciò che desiderano i consumatori. Alcuni lo desiderano? Sì”, ha detto in sua difesa Cook. Ovviamente è consapevole che alcuni desiderino avere l’interfaccia nuovissima di Facebook, ma non così tanti da spingerlo ad intraprendere qualche trattativa in merito. Tanto da affermare che “sono sempre di più le compagnie che possono lavorare insieme. Ma non penso che [Facebook] sia una di queste”. iOS rimarrà dunque fuori dalla portata di facebook Home, e difficilmente lo sarà in futuro.
Android
Trattandosi del rivale per eccellenza di iOS e della Apple in generale, i rapporti con Android rappresentano uno dei temi più delicati di questa intervista, ma Cook ha ribadito prontamente. Di fronte ad un’ipotetica apertura dei servizi iCloud per il Google Play Store, il CEO Apple ha evidenziato : “ verso una domanda generale come ‘la Apple estenderebbe un applicazione da iOS ad Android? Noi non abbiamo alcun problema religioso con questo. Se riteniamo che abbia senso per noi farlo, lo faremmo”. E ha proseguito sostenendo: “Puoi assumere la stessa filosofia e applicarla virtualmente a qualsiasi cosa noi facciamo. Se ha senso farlo, noi lo facciamo”. Insistendo tuttavia su una futura presenza di iCloud per dispositivi Android, Cook non ha lasciato molte speranze: “Non è oggi. Rimarrà così per sempre? Non lo so”. Rimane dunque comunque un certo astio su ipotetiche aperture verso Android, e pensare di vederle collaborare non è un’ipotesi molto probabile neanche nei temi a venire.
Nel corso di questa D11, si sono ancora toccati altri argomenti in modo meno approfondito, come l’immagine della Apple di fronte alla questione sul pagamento delle tasse e di come Cook l’abbia difesa dichiarando che è una compagnia di serietà, oppure di come la concezione dei prossimi iPhone dovrà sempre tenere conto dei desideri dell’utenza. Insomma, dopo 100 minuti di informazioni e dichiarazioni, il profilo delineato di fronte ai nostri occhi mantiene aspetti incoraggianti, sebbene non manchino anche aspetti meno chiari, ma di certo la Apple sembrerebbe al sicuro da preoccupazioni. Se davvero questo corrisponde al vero, potremo vederlo direttamente con i nostri occhi.
Per chi lo desiderasse,ecco il video completo dell’intervista D11 con Tim Cook disponibile qui: