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Da "A Anna Achmatova",Marina Ivanovna Cvetaeva

Creato il 03 febbraio 2011 da Lulu
Violinista fu un qualche mio antenato,Cavallerizzo, e ladro anche, per giunta.Non per nulla ho l’istinto della zingaraE i miei capelli odorano di vento!Non è lui, l’olivastro, che dal carroRuba con la mia mano le albicocche,Il ricciuto e camuso responsabileDel mio destino passionale?Guardava sbalordito il contadino,Rigirando una rosa fra le labbra.Fu un cattivo compagno, – ma un amanteFocoso e tenerissimo!Passionista di pipa, luna e barche,E di tutte le giovani vicine...E in più, mi sa, sia stato un bel vigliaccoQuel mio antenato occhiogialluto.Che per un soldo via! l’anima al diavolo,Non andasse per tombe, a mezzanotte!E mi sa pure che nello stivalePortasse dietro tanto di coltello.Che spesso e volentieri lui sbucasse,Agile come un gatto, da qualche angolo...Chissà perché mi sono resa contoChe non suonasse affatto il violino!Per lui le cose non valevan nulla Quanto la neve di dicembre a luglio!Tale violinista fu il mio avolo.Tale son diventata io poeta.

The Way by Francis Bruguière (1929)


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