Se c’è qualche editore che pubblica fantasy che vuole avvalersi delle mie competenze in materia, sono disposta a cambiare lavoro. Almeno io conosco il genere, i libri, gli autori e una parte di quanto ruota intorno alla narrativa fantastica, e certe cappellate non le farei. Quali? In realtà sono tante e intendo scrivere un articolo in proposito, comunque l’ultima novità riguarda il mio caro amico George R.R. Martin. Amico in senso figurato visto che l’ho incontrato solo una volta, ma i suoi libri mi hanno intrattenuta piacevolmente per molte ore. Bene, voi quanti libri avete letto?
L’altra sera ho assistito a una conversazione un po’ strana fra mio marito e un amico. Si stavano aggiornando sui loro progressi nella lettura delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, e mentre mio marito affermava di essere impegnato a leggere il quarto, l’amico ha dichiarato di aver terminato solo il primo. Ho dovuto intervenire io, che sapevo ciò che avevano letto, per spiegare che il primo stava leggendo La regina dei draghi, quarto volume italiano (dopo Il trono di spade, Il grande inverno e Il regno dei lupi) e il secondo aveva terminato Il grande inverno, seconda parte del primo romanzo americano (A Game of Thrones è arrivato in Italia suddiviso in due parti intitolate Il trono di spade e Il grande inverno). E per fortuna non era presente nessuno che aveva letto il tomo gigante che comprende i primi due romanzi originali, corrispondenti ai primi quattro volumi italiani, altrimenti avremmo avuto una numerazione ancora diversa.
Un piccolo intoppo l’ho avuto anche al lavoro, dove un cliente ha comprato il secondo volume della saga, cioè Il grande inverno. Tecnicamente è il secondo volume italiano, e se lui voleva il secondo era giusto dargli quello. Però dopo che se ne è andato mi è venuto un dubbio: dato che lui aveva visto la serie televisiva Game of Thrones, tratta dal primo romanzo, e dato che lui voleva il secondo, non è che volesse invece Il regno dei lupi e La regina dei draghi? Sospetto che non conoscerò mai la risposta, ma è certo che la situazione è molto caotica.
E visto che Mondadori ha creato una notevole confusione facendo per ben due volte la cosa sbagliata, ora ha deciso di aumentarla ancora una volta facendo finalmente la cosa giusta.
Ormai sembra assodato che il 25 ottobre uscirà I guerrieri del ghiaccio, prima parte di A Dance with Dragons. La seconda parte del romanzo, di cui ancora si ignora il titolo, dovrebbe uscire per l’inizio dell’anno prossimo, diciamo nel periodo fra gennaio e marzo, entrambe al prezzo di 19,00 €. La terza e ultima parte sarà pubblicata in un imprecisato futuro. Ma c’è un altro volume di Martin che giungerà presto nelle nostre librerie, e non sto parlando del fumetto tratto dal primo romanzo sceneggiato da Daniel Abraham e pubblicato da Italycomics.
In novembre Sky inizierà a trasmettere Game of Thrones, quindi per l’occasione nello stesso periodo, forse lo stesso 25 ottobre, Mondadori metterà in vendita un libro nella collana Oscar grandi bestsellers, al prezzo di 15,00 €. Il titolo? Il trono di spade e Il grande inverno.
Non so ancora se questo è un titolo di lavoro e poi in libreria avremo Il gioco del trono, traduzione del titolo originale già usato nella collana Urania, o se verranno affiancati i due titoli dei volumi italiani. Sospetto che in copertina avremo Sean Bean, che nella serie tv ricopre il ruolo di Eddard Stark, ma è solo un sospetto. E temo che gli errori saranno rimasti sempre lì dove abbiamo avuto modo di leggerli per tutti questi anni. Perciò avremo ancora unicorni capaci di uccidere meta-lupe anche se si sono estinti da un pezzo, visto che questo dettaglio Martin lo ha specificato solo in A Dance with Dragons. In fondo a differenza dell’unicorno un cervo non è un animale fantasy, quindi che importanza potrà mai avere? E avremo pure incipit che non esistono. Belli, ma inventati dal traduttore.
““We should start back,” Gared urged as the woods began to grow dark around them. “The wildlings are dead.”” ha scritto Martin.
“Le tenebre stavano avanzando.
«Meglio rientrare.» Gared osservò i boschi attorno a loro farsi più oscuri. «I bruti sono morti.»” ha tradotto Sergio Altieri, inventando di sana pianta proprio la prima frase della saga, Le tenebre stavano avanzando.
E se, come dice il motto degli Stark, l’inverno sta arrivando, ci aspettano alcuni mesi da brivido.