Nei giorni successivi il gruppo dei partecipanti europei ha visitato le località del Parco Naturale della Sierra Norte di Siviglia e il Parco Naturale dello Stretto di Gibilterra dove ha potuto comprendere l’evoluzione del paesaggio culturale ed ambientale, la sua importanza per il mantenimento della ricchezza della biodiversità e della diversità delle espressioni culturali. Il gruppo di lavoro ha poi collettivamente costruito un piccolo edificio che diventerà la sede del Centro d’Interpretazione della Pietra a Secco ed un tipico ‘corral’, cioè un particolare recinto in pietra a secco utilizzato per riunire il bestiame.
“ La Cooperativa di Arnasco- conclude Gallizia- aveva ospitato i partecipanti del progetto a giugno, in occasione della terza visita. La prima visita si era tenuta in Francia, mentre la seconda si era svolta in Inghilterra. Grazie all’impegno di tutti i partecipanti era stato ricostruito un muretto in pietra a secco proprio all’ingresso del paese, che in seguito è stato denominato il “muretto europeo” perché sono chiaramente riconoscibili i quattro stili utilizzati dalle quattro delegazioni che lo hanno costruito”. Un unico materiale, la pietra, che viene utilizzata attraverso tante tipologie costruttive, tutte ugualmente importanti per mantenere viva la diversità locale e per evitare che nel medio e lungo periodo, si perda di vista l’importante funzione che ha la presenza contadina a presidio del territorio. Compito delle comunità montane, collinari e costiere non solo liguri, ma europee è infatti quello di salvaguardare il patrimonio naturale, il paesaggio, il territorio dall’incuria e dall’ abbandono che condurrebbero ad un impoverimento dei luoghi e delle conoscenze locali.
CLAUDIO ALMANZI