Da Bangkok a Siem Reap in aereo, tanti pro e ma anche diversi contro!

Creato il 09 dicembre 2014 da Italianoabangkok @BeingAndrea

Fino a circa un anno fa arrivare a Siem Reap in aereo non era impossibile ma era decisamente molto più costoso.

Come nel caso di Samui, anche per Siem Reap esisteva una sorta di monopolio da parte della Bangkok Air, unica compagnia che avesse dei voli diretti da Bangkok ma che in quanto “boutique airlines" non ha assolutamente dei prezzi bassi.

Oggi, la concorrenza con altre 2 compagnie aeree che fanno questa tratta ha ridotto decisamente il costo dei voli e aumentato la frequenza con cui in poco più di un’ora è possibile spostarsi fra queste due città. In pratica:

Airasia

  • 3 voli al giorno
  • Prezzo variabile a tratta da 1.000 a 3.500 baht

Cambodia Angkor Air

  • 1 volo al giorno
  • Prezzo mostrato 900 baht ma prezzo finale poco al di sotto dei 3.000 baht

Bangkok Air

  • 5 voli al giorno in alta stagione
  • Prezzo minino in alta stagione non inferiore a 5.000 baht

Ovviamente noi abbiamo optato per l’opzione più economica, Air Asia; partenza puntualissima alle 19.50, arrivo alle 21. In 5 ore da casa a Bangkok ero già in Hotel a Siem Reap! La parte più stressante è stata percorrere in taxi i 25 km che separano Siam dall’Aeroporto Internazionale di Don Muang - da cui partono i voli Air Asia! Per il resto tutto liscissimo, anche ottenere in un’ora scarsa il “Visa On Arrival" - visto cambogiano direttamente in aeroporto - con 40 dollari e una fototessera. In aereo si ricevono i moduli da compilare comodamente durante il volo e da consegnare una volta arrivati. I tempi sono tutti decisamente ridotti rispetto allo stesso percorso fatto via terra.

Quello che però decisamente manca nel fare il viaggio in volo è attraversare a piedi la frontiera fra questi 2 paesi.

Fare il viaggio via terra è decisamente più stancante ma al tempo stesso è un’esperienza molto più bella e che permette di assaporare somiglianze e differenze fra i 2 paesi. Ricordo ancora la schiena indolenzita dopo le quasi 10 ore necessarie per raggiungere Siem Riep e lo stress delle pratiche burocratiche alla dogana di Poipet dove spesso gli ufficiali chiedono un “pizzo" ingiustificato al quale nessuno ha il coraggio d’opporsi. Ricordo i bambini che ti circondano chiedendo l’elemosina e il contrasto con i casinò costruiti nella "terra di nessuno”, i carri trainati a mano e le file da uno sportello all’altro. Le facce della gente, i sorrisi e il caldo afoso che durante il giorno rende l’aria pesante.

Se da un lato viaggiare in aereo permette di arrivare a Siem Reap in tarda serata e di risparmiare diverse ore, farlo via terra - ora possibile anche con un bus diretto che attraversa la dogana - resta per me il modo migliore per entrare nello spirito di un paese che la modernità la vive di riflesso nei turisti che ogni giorno arrivano da ogni parte del mondo.

C’è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio.
Milan Kundera


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