NORVEGIA GIUGNO 2013
23 giugno – Da BERGAMO a BERGEN: questo è l’esordio del viaggio di noi soliti 7 in NORVEGIA…volo RYAN AIR fino a OSLO che ci accoglie con la pioggia, per fortuna è solo uno scalo e, arrivati a BERGEN, troviamo tra le nuvole il sole: bene, bene! La città è molto carina, passeggiamo in un parco con un bel laghetto e tanti rododendri, ci mescoliamo nella piazza ai tanti ragazzi, bimbi biondissimi, famigliole locali, che si riposano e si divertono visto che è domenica. Arriviamo al caratteristico MERCATO DEL PESCE, FISKETORGET, dove ci sono banchi con invitanti vari tipi di salmone, gamberi, astici, granchi, merluzzi; cominciamo a fare qualche assaggio proponendoci di tornare più tardi (che per i norvegesi non può essere dopo le 18) per cenare a uno dei tanti tavoli che circondano i banchi.
Intanto gironzoliamo per il MOLO DI BRYGGEN nell’antico porto di Bergen con splendide caratteristiche casette in legno, che erano gli antichi magazzini dell’epoca del commercio di pesce in città, ora quartiere di artisti, ricca di ristoranti e di bei negozietti. Qui facciamo
acquisti anche in un negozio bellissimo di decori natalizi, poi assaggiamo al mercato il salame di alce, balena e di renna e parliamo con stupore ai venditori, che sono italiani, trasferitisi in Norvegia, contenti del posto, ma molto perplessi del clima. Improvvisamente la notizia che avevamo letto (Bergen è la città più piovosa d’Europa) viene confermata e si scatena il diluvio, perciò ci ripariamo sotto la tenda e ceniamo con salmone di vari tipi e un bel piattone di gamberi.Ci avviamo verso l’ostello, che ha una bella terrazza con panorama sulla città, ci facciamo un thè tutti insieme nella cucina comune e poi concludiamo la giornata con una partita a carte.
24 giugno – Sonno ristoratore, abbondantissima colazione salata e dolce e poi salutiamo Bergen tra le nuvole, ma senza pioggia, per affrontare le verdi montagne con foreste, laghetti dai mille riflessi della natura circostante, isolate casette di legno con grandi vetrate e senza recinzioni. E’ un continuo alternarsi di nuvole, sole, pioggia, cielo sereno con belle nuvolette, la strada è bella e senza nessun traffico, troviamo tanti tunnel, molte cascatelle e iniziamo a costeggiare i FIORDI, precisamente ci troviamo all’HARDARGERFJORDEN. La prima sensazione che proviamo è di pace e tranquillità, per la strada si vedono tante belle casette, molte delle quali con l’erba sul tetto, montagne, ghiaccio, cascate. Dopo una puntata al supermercato dove troviamo in vendita molti cibi improponibili, ci fermiamo per un pic-nic a OYSTESE su un prato in riva al fiordo seduti attorno a un tavolo in pietra da cui si gode uno splendido panorama. Proseguiamo costeggiando il fiordo, trovando ogni tanto punti con pedaggio automatico senza motivo (che si paga con una specie di Telepass): irritante ed eccessivo questo esborso, caro come qualsiasi cosa in Norvegia! Il successivo paese di ULVIK è molto carino, ma purtroppo sta piovendo; è circondato da vette innevate, piantagioni di mele rosse, foreste di betulle.
Arriviamo verso sera allo splendido cottage dal tetto di paglia (è una HYTTE) che abbiamo prenotato a VOSS con un bel terrazzo da cui si gode il panorama del lago e che è tutto in legno con un soppalco che subito le ragazze si accaparrano, fantasticando di essere Heidi. Si tratta di un cottage usato in prevalenza d’inverno perchè vicino alle piste da sci, è troppo accogliente e perciò decidiamo di cenare qui preparandoci una bella pasta al pomodoro, per poi rimanere a chiacchierare.
25 giugno – Le nuvole non ci spaventano e salutiamo a malincuore le nostre belle casette, ci fermiamo alla spettacolare CASCATA TVINDEFOSSEN, costeggiamo un ripido torrente
nel quale si svolge una gara di kayak, facciamo incontri ravvicinati con pecore e agnellini che ci attraversano la strada, saliamo fino al ghiacciaio e giochiamo a palle di neve. Il panorama è splendido e selvaggio, poi di colpo dopo un tunnel entriamo in una nuvola, che si apre in tempo per farci ammirare la CHIESA di legno di HOPPERSTAD STAVKYRKJE. Da qui cominciamo a costeggiare il SOGNEFJORDEN sulle cui rive ci fermiamo a pranzo per un pic-nic con vista cascata; finalmente compare un bel sole e facciamo una passeggiata su una spiaggia verde con acqua dagli splendidi colori e le solite pecore che pascolano. Una bella chiesetta bianca si specchia nell’acqua verde del fiordo. Ci fermiamo al paesino di SKJOLDEN, dove pernottiamo al CAMPING VASSBAKKEN in una casetta (HYTTE) di legno (una per famiglia) proprio vicinissima ad una grande cascata con il rumore dell’acqua che ci fa compagnia, ceniamo nel prato davanti a casa con grandi wurstell e dolce al cioccolato e poi Beppe si cimenta con le tre ragazze in un’escursione proprio sotto (o meglio dentro) la cascata. E’ sempre perfettamente chiaro anche di sera, in questo periodo in realtà non diventa mai notte, c’è solo un lieve crepuscolo verso le 3 di notte: bello, ma c’è da considerare però chi i norvegesi non sono così fortunati perchè nell’altra metà dell’anno è buio per tutta la giornata (allucinante!).26 giugno – Al risveglio piove. Non è certo un caso che qui sia tutto così verde, con tutta l’acqua che scende dal cielo! Per fortuna quando partiamo smette di piovere e ci avviamo verso la montagna dove il paesaggio ricorda molto le Alpi, ma è del tutto deserto con vastissime valli verdi. Ci fermiamo in vari punti panoramici, fa freddissimo, in certe zone c’è anche la neve, arriviamo fino al ghiacciaio, troviamo anche laghi gelati, anelli da sci di fondo con tanti sciatori a 1440 metri al SOGNOFJELLPASS, varie persone che fanno sci da strada. Incontriamo tanti camper e moto, in prevalenza tedeschi.
Ci fermiamo a LOM, paesino con una bella chiesa di legno e gironzoliamo per le viuzze. Eccoci nel pomeriggio a una tappa importante del viaggio, il FIORDO DI GEIRARGER,
patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, suggestivo per le montagne alte a strapiombo, la cascate in successione e perchè ci compare di colpo davanti arrivandoci dall’alto da una valle verdissima per una strada tortuosa e ripidissima. Ammiriamo il panorama da varie postazioni dall’alto, poi passeggiamo in paese e verso sera (ma naturalmente c’è ancora luce piena, anche se purtroppo la meteorologia non ci assiste e non c’è il sole) prendiamo una nave per una MINICROCIERA nel GERANGERFJORD, che ci permette di goderci il fiordo da un’altra prospettiva, fino al paese di HELLESYLT, dove pernottiamo in un albergo con vista fiordo, dopo aver cenato con hamburger e hot-dog.27 giugno – Oggi il sole illumina il fiordo, la colazione è molto abbondante, anche con
salmone e uova, tonificante per il percorso che ci aspetta. Attraversiamo in traghetto lo STORFJORDEN a STRANDA per affrontare poi la TROLLSTIGEN: la strada tortuosa e panoramica con le sue cascate e le montagne a strapiombo si può ammirare da un bel luogo di osservazione, posto nel punto più alto della strada. Questo è il regno dei TROLL che sono creature fantastiche e magiche che naturalmente non possiamo vedere perchè temono la luce del giorno.Ad ANDALSNES facciamo il solito pranzo/pic-nic sul fiordo e poi passeggiamo per il paesino. Splendido il percorso tra le campagne con mucche, pecore, fiori viola, rosa e gialli
e le casette ben tenute. Beppe non si smentisce e dimostra di conoscere ogni particolare delle strade e dei luoghi visitati, è troppo abile ad organizzare gli spostamenti! Fantastica la location della dimora di questa notte: una rossa casetta di pescatori posta su una palafitta a VIKANESET, che ci fa completamente l’atmosfera del mare sia per il caratteristico aspetto interno della casa sia per il continuo vociare dei gabbiani. Di estrema suggestione il sole di mezzanotte seguito dopo poco tempo dall’alba: assistiamo a questo spettacolo dalla nostra casetta/palafitta nel silenzio e nella pace che neanche le nostre 3 vociantissime ragazze riescono a scalfire.28 giugno – Lasciamo a malincuore le nostre belle casette e passeggiamo al porto della vicina cittadina di KRISTIANSUND, entriamo in una panetteria e assaggiamo qualche dolce (perdibile!). L’isola vicina (qui è tutto un susseguirsi di isole e fiordi) si raggiunge con un tunnel di ben 6 Km sotto al mare. Avvistiamo dei cerbiatti e vediamo ridursi le nuvole fino ad avere alcuni sprazzi di sereno per percorrere con un a buona luce la
STRADA DELL’ATLANTICO, che ci offre panorami mozzafiato sull’oceano e scenografici ponti costruiti in mezzo al mare. Arrivati a MOLDE prendiamo ancora una volta un traghetto (con ulteriore esborso: ma quanti soldi vogliono questi norvegesi per viaggiare sulle loro strade, cosparse di tunnel e traghetti!!) e ci appostiamo in una casetta carina tutti e 7 insieme, anche questa volta con un bel soppalco, a SJOHOLT. Ceniamo a ALESUND in un bel ristorante del centro (HUMMER E KANARI) a base di salmone e merluzzo noi grandi e di hamburger di pesce le ragazze per 28 euro a testa e poi gironzoliamo tra le vie con case in stile liberty (caso unico in Norvegia, perchè all’inizio del 1900 un incendio distrusse del tutto la città che venne poi completamente ricostruita).29 giugno – Giornata di transito verso BERGEN sotto la pioggia battente, passiamo vari fiordi, ma la meteorologia non favorisce purtroppo le soste durante le mattinata. Nel pomeriggio invece è un alternarsi di nuvole e sole fino a giungere a Bergen con il cielo terso. Passeggiamo per il BRYGGEN, ceniamo al mercato del pesce (questa volta al
coperto) con un’ottima zuppa di pesce (diversa da quella che si fa da noi), spiedini di vari pesci, salmone e fish and chips. In porto c’è uno splendido veliero, che è una nave-scuola messicana e ci viene per fortuna data la possibilità di salirci. Ma ci sono anche tante belle barche a vela che il nostro UNICO CAPITANO PIETRO avrebbe gran piacere di far navigare!30 giugno – Lasciamo l’auto in aeroporto a BERGEN e prendiamo in mattinata il volo per TROMSO, con il quale arriviamo al NORD della NORVEGIA, superando il CIRCOLO POLARE ARTICO (è la prima volta per tutti che arriviamo così a nord!). Noleggiamo 2 nuove auto e prima di tutto visitiamo la bella cittadina di TROMSO, che possiede il fascino marinaro del porto artico, ma che non merita naturalmente l’appellativo di “Parigi del Nord” che le è stato affibbiato. Altra curiosità di Tromso è che è sede dell’università più a nord d’Europa. In porto troviamo che fa scalo una delle famose nave postali
HURTIGRUTEN, poi visitiamo la moderna CATTEDRALE DELL’ARTICO (ISHAVSKATE DRALEN) posta in posizione un po’ elevata con vista panoramica sulla città. E’ nuvoloso, ma come quasi sempre verso sera diventa sereno. Arriviamo a GIBOSTAD all’HOTEL SENJAGARDEN, dove abbiamo un ampio appartamento con vista sul fiordo, biliardino, salotti e cucina quasi tutti per noi, tanto è vero che i corridoi mezzo deserti ci fanno pensare a “SHINING”…in realtà il luogo è davvero simpatico e il panorama dalle grandi finestre, unito al fatto che la luce è piena anche di sera, ci fa passare la voglia di dormire.1 luglio – Sole, sole…l’ideale per esplorare in lungo e in largo l’ISOLA DI SENJA, ricca di aspri scenari naturali con villaggi di pescatori e borghi che si aggrappano a lembi di terra tra montagna e mare. Sembra di essere sulle Alpi tra laghetti montani, peccato che ci siano
le maree e che, al di là delle curve, ci sia l’oceano. Splendido l’isolotto di HUSOY tra le cui case colorate con merluzzo, posto ad essicare al sole, passeggiamo, fermandoci in un essicatoio con distese di puzzolenti merluzzi. Oggi fa caldo e il mare è calmo, ma di solito l’isola è sferzata dal vento, tanto che c’è una barriera che protegge il paese dalle mareggiate e che alcuni tetti delle case sono ancorati al terreno. La serpeggiante strada sulla costa ci conduce a vari borghi marinari e a una bella ampia spiaggia sabbiosa (ERSFIORD), dove non possiamo resistere a bagnarci i piedi…non di più naturalmente, perchè il mare è gelato! A GRYLLEFJORD si potrebbe prendere il traghetto delle 15, ma ci attardiamo e arriviamo ben 2 minuti dopo: pazienza, ne approfittiamo per visitare la splendida struttura HAMM I SENJA, le cui case hanno grandi vetrate sul mare, passeggiare tra le rocce e cenare con hamburger e hot-dog su una terrazza. La traversata da GRYLLEFJORD ad ANDENES ci permette di godere dalle sdraio del ponte il suggestivo panorama prima del fiordo e poi del mare aperto per più di 1 ora e1/2, come sempre senza far caso all’ora perchè non diventa mai buio.Il paese di ANDENES, nell’isola VESTERALEN, è splendido, tutto ha una tonalità di luce
magica, che abbiamo la possibilità di goderci pienamente dai 2 cottage rossi (RORBU) a palafitta sul mare nei quali alloggiamo; lì vicino si può gironzolare per le viuzze del borgo fino al faro rosso. Dalle RORBU ci addormentiamo con la luce irreale del sole a mezzanotte per risvegliarci con il vociare dei gabbiano sulla riva del mare.2 luglio – Le nuvole non tolgono il fascino dell’aspro scenario naturale della ISOLE VESTERALEN con lunghe spiagge di sabbia fine sull’oceano davanti a scogli o piccoli isolotti brulli. Ci fermiamo a correre e a fare foto sulla spiaggia di BLEIK. Qui come nel resto della Norvegia ci sono tantissimi campeggi in posizioni ottime sul mare e per le strade si trovano parecchi camper, moto e bici. Si può camminare sul muschio morbidissimo, ricompare la vegetazione simile al cotone già vista in Islanda (la fifa) e la marea fa emergere piccoli scogli regno degli uccelli, fra cui riusciamo anche a vedere un’aquila di mare.
Maestosi ponti ci permettono di passare da un’isola all’altra delle VESTERALEN fino ad arrivare ad un traghetto che ci conduce alle LOFOTEN: la meteorologia purtroppo non ci
aiuta perchè la pioggia e il cielo grigio non ci permettono di ammirare come vorremmo le montagne frastagliate e la spettacolare natura. Ci fermiamo a passeggiare a SVOLVAER per le vie del paese e al porto e poi raggiungiamo il famoso antico villaggio di pescatori di NUSFJORD dove abbiamo prenotato una fenomenale RORBU per tutti e 7. Si tratta di una casetta di pescatori rossa a palafitta con un bel soppalco, dove ceniamo guardando il porticciolo, per poi gironzolare sul molo tra i pescherecci e le teste di pesce stese ad essicare.3 luglio – Il panorama dalla finestra della nostra rorbu è ancora nuvoloso, ma la giornata ci riserverà una splendida sorpresa: cambiamento meteorologico radicale con sole pieno e cielo azzurro in poco meno di un’ora…il paesaggio, che già era favoloso, diventa incredibile: vette appuntite che si specchiano nelle acque dei fiordi, capanne di pescatori
su palafitte, distese di merluzzi stesi ad essicare, fattorie, scogliere. Gli stoccafissi appesi sui tralicci stipati nei magazzini sono una quantità enorme in tutte le LOFOTEN, in particolare nella zona del villaggio A (che si legge O), incantevole paesino di casette rosse di pescatori dove troviamo cumuli di merluzzi, assaggiamo i tipici dolci alla cannella e osserviamo il fabbro al lavoro nella sua bottega con il sottofondo del vocio dei numerosissimi gabbiani. Pranziamo con hamburger di pesce in una bella casetta rossa vicino a un imponente ponte.Dopo aver superato il tunnel sottomarino di NAPP, corriamo sulla splendida e lunga spiaggia di sabbia fine di RAMBERG, dove qulache nordico si azzarda addirittura a fare il
bagno, mentre noi ci bagniamo solo i piedi… I colori del mare sono fenomenali con riflessi dal verde al blu in continuo mutamento, in particolare nella zona del villaggio di HENNINGSVAER, dove avvistiamo qualche pulcinella di mare e dove, sulle alte pareti rocciose, vediamo vari ragazzi che si arrampicano. Ceniamo al caratteristico ristorante in legno PRAESTENGBRYGGA nella piazza centrale di KABELVAG con aringhe, gamberetti e naturalmente bacalao con patate (dopo tutti i merluzzi visti oggi ad essicare era impossibile non mangiarlo!). L’hotel che abbiamo prenotato a KAVELVAG ha un’enorme finestra sul mare, che non ci permette di addormentarci facilmente sia per la gran luce (come sempre ci sono solo tende e poco oscuranti) sia per le emozioni della giornata.4 luglio – Controlliamo le ultime previsioni meteo sul web e poi ripartiamo. Anche qui come ovunque, persino nelle più sperdute rorbu norvegesi, l’wi-fi è gratuito e ci permette di essere aggiornati sulle ultime notizie dei ragazzi sulle panchine di Silvano e degli amici di Voghera. Il percorso dalle LOFOTEN a TROMSO è un’affascinante commistione tra l’antico mondo di marinai e la vita contadina, che ci fa attraversare fiordi, ampie vallate verdi circondate da montagne, specchi d’acqua dai colori verdi; oggi il tragitto è un po’ lungo, ben 400 Km! Anche qui la campagna è disseminata di casette dai colori vivaci soprattutto rosso sempre della stessa tonalità (sarà in vendita la vernice con il colore di Stato?), senza recinzioni, con grandi finestre senza persiane, ma solo tende sempre aperte, prati ben tenuti con tappeti elastici e giochi, bei fiori, tavoli, sdraio e barbecue. Ci fermiamo a camminare su una lingua di sabbia formata solo da conchiglie.
Arrivati a TROMSO al nostro HOTEL VIKING, in posizione centrale, mangiamo una goffre
di benvenuto dell’albergo, passeggiamo in città e al porto prima di cenare con hamburger e patatine per poi raggiungere la cattedrale antica al di là del ponte e assistere in porto alla vendita di merluzzi direttamente dai pescherecci.5 luglio – Passeggiata mattutina nel campus dell’UNIVERSITA’ di TROMSO e poi sosta di raccoglimento nel punto più a nord del nostro itinerario (69°, 71 parallelo). Oggi le donne del gruppo indossano un’identica felpa con scritto ITALIA, inducendo però perciò all’aeroporto la comprensibile domanda (visto anche il fisico!) di un gruppo di turisti “C’è qualche gara della nazionale?”, noi pensiamo di essere buoni candidati per il campionato di scala 40. Raggiungiamo OSLO in aereo e con il treno arriviamo in centro, ci piazziamo nel nostro appartamento e, approfittando del bel sole caldo, incominciamo ad esplorare la città partendo dalla cattedrale e dalle vie centrali: c’è tantissima gente in giro, in particolare ragazzi di ogni razza, infatti la città è
decisamente multietnica. Molto bello il nuovo quartiere sul molo TJUVHOLMEN, frutto di una splendida opera di riqualificazione dell’area portuale. Qui ceniamo in un bel ristorante (Albert) a base di ottimo pesce (salmone, tonno, merluzzo con contorno di patate, caro come qualsiasi ristorante della Norvegia). Torniamo al nostro appartamento , ci beviamo tutti insieme un bel thè e poi nanna pronti per una nuova giornata.6 luglio – Sole pieno e caldo ci accolgono al nostro risveglio, acquistiamo un biglietto giornaliero per i mezzi di Oslo e ci apprestiamo alla visita del PARCO VIGELAND che
ospita in un bel giardino ben 200 sculture di bronzo, granito e ferro battuto. Ci spostiamo poi nell’area che accoglie la maggior parte dei musei della città e scegliamo il MUSEO FRAM, che ci fa immergere nella storia dell’Artico e dell’Antartico; è anche possibile salire sulla mitica nave FRAM ed esplorarla. Ritorniamo in centro, passando per la FORTEZZA AKERSHUS e per l’antico quartiere KRISTIANIA con tappa all’HARD ROCK CAFE’. Bella l’esperienza all’ ICE BAR, locale di ghiaccio molto particolare che è sempre tutto l’anno a -5 gradi, in cui tutto l’arredamento, compreso il bancone del bar e i bicchieri, è di ghiaccio: per entrarci ci viene fornito un pesante mantello invernale con guanti e sorseggiamo una fredda bibita.Abbiamo letto che il vero piatto caratteristico norvegese non è il pesce come pensavamo, ma le polpette con salsa marrone, perciò non possiamo esimerci dal cenare nel locale che pare sia specializzato nelle polpette norvegesi tradizionali: buone, ma quelle che cucinano le nostre nonne sono meglio! Torniamo al molo per una passeggiata tra la cosmopolita popolazione di Oslo, è sabato sera e tutti esibiscono i loro look migliori (del tutto inquietanti!).
7 luglio – L’ultimo giorno a Oslo (e purtroppo anche l’ultimo giorno delle nostre vacanze norvegesi) è dedicato alla NATIONAL GALERY e a MUNCH, di cui quest’anno si celebrano i 150 anni della nascita con una raccolta delle sue opere (“LIVETS DANS= LA DANZA DELLA VITA”), tra cui il famosissimo URLO, che la nostra Giulia sa mimare in modo impressionante.
Nel complesso la Norvegia merita sicuramente un viaggio per la natura spettacolare, gli ampi scenari montani e marini, le vette coperte di neve vicino al mere, le casette rosse che
si specchiano nei fiordi, la luce irreale del sole di mezzanotte. Il Nord ha avuto per noi un fascino maggiore, in particolare ci hanno entusiasmato le ISOLE LOFOTEN per i fenomenali scenari naturali, che ci hanno comunicato serenità e pace. I FIORDI ci hanno invece un po’ deluso, forse non aiutati dal cielo che è rimasto spesso nuvoloso.La stagione tra giugno e luglio che abbiamo scelto per il viaggio è certamente la migliore, perchè le giornate sono lunghissime o meglio non finiscono mai perchè c’è sempre luce. Il clima non è comunque un gran che e per noi mediterranei non è facile abituarsi ai mutamenti metereologici troppo repentini e continui da pioggia con nuvoloni neri a sereno totale. Inoltre non fa certo caldo (in media circa 15°) e l’acqua del mare è naturalmente gelata.
Altra nota dolente sono i costi, infatti tutto è carissimo a partire dagli hotel, ai ristoranti, ai generi alimentari, al noleggio auto agli irritanti pedaggi per strade, ponti, tunnel e traghetti.
Organizzare un viaggio in Norvegia itinerante “fai da te” non è per nulla semplice perchè ci sono tante variabili da considerare, anche tenendo presente i cosi molto alti. Consigliamo a chiunque per risolvere questi problemi un BEPPE, che ha fatto uno studio approfondito dei percorsi, scelto la strategia degli spostamenti e delle localizzazioni degli alberghi, deciso quali mezzi usare (auto, nave, treno, bus) confrontando costi e utilità. Riunioni primaverili del gruppo ci hanno permesso di confrontare i suoi studi con i nostri più modesti approfondimenti per poter formulare il piano di viaggio. Quando poi lo studio sul web si unisce alla genetica, che permette a Beppe di orientarsi in qualunque luogo come se ci fosse già stato, siamo a posto…lo so che chi sta leggendo è invidioso, ma Beppe è nostro!