DA BERLUSCONI A MONTI, PERCHE’ E’ GIUSTO GIOIRE
di Angelo d’Orsi
“Eppure, nella consapevolezza che i giorni che ci si parano davanti potranno essere durissimi, per i nuovi “sacrifici” che ci verranno imposti, ossia probabili nuove ingiustizie, eppure, lasciatemi dire che sabato sera ho provato gioia. Ho stappato la famosa bottiglia rimasta in frigo dal 13 dicembre scorso, e ho brindato alla fine del tiranno. E a coloro che, amici, sodali, compagni ripetono che non cambierà nulla, nel passaggio da Berlusconi a Monti, rispondo che – a prescindere dalla inevitabilità, o necessità, ora, di questa soluzione inventata da Napolitano – intanto, se la sorte ci assiste, ci saremo liberati per sempre dal peggiore di tutti. Di tutti, tutti coloro che hanno esercitato il potere, in ogni epoca storica dell’Italia unita.
Ci siamo liberati di un venditore di fumo che perseguendo i propri interessi ha devastato economia, istituzioni, cultura, etica pubblica. Un maniaco sessuale, finito al governo del Paese. Un corruttore, un bugiardo, un ridicolo pagliaccio. Il quale, la sera seguente, non ha arretrato dal recitare la parte del salvatore della patria, che fa fatto un passo indietro, mostrando senso dello Stato e generosità (è sempre stato generoso di complimenti con se stesso, il Cavaliere), ma – e qui il suo volto si è indurito – ha precisato, all’incirca: non si illudano coloro che ritengono che io rinunci a salvare il Paese dal comunismo. Mi si lasci dire che in questo momento quella minaccia, che vorrebbe essere una promessa, suona patetica, come il sorriso che ha cercato in extremis di offrire alla telecamera. Un sorriso che era il ghigno di un fantasma. Lo stesso sorriso che la sera prima, uscendo dal Quirinale dove aveva appena firmato il documento di dimissioni nelle mani di Napolitano, cercava di dipingere sul proprio volto tiratissimo, mentre qualche migliaia di italiani gli gettava addosso tutta la rabbia covata e cresciuta nel corso di quasi un ventennio, il nostro nuovo ventennio di passione sofferente”.
(Micromega -14 novembre 2011 – qui l’articolo completo )
