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Da bruxelles con furore – storia di monti che usa la merkel tedesca per cancellare lo stato italiano

Creato il 29 giugno 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

di Ciuenlai

E’ l’ennesimo gioco delle parti. Monti fa finta di essere contro la Merkel. Anzi fa il duro. Pensate che ha minacciato, concordando con Cameron, di non firmare la Tobin Tax, gettando nella più completa disperazione Wall Strett, la City, Francoforte e Piazza Affari, dove, si dice, abbiano subito aperto quattro club “Forza Mario”. Lo scopo di questa farsa è quello di trovare una scusa per imporre le ultime scelte della sua linea iperliberista. Mario è a buon punto. Ha stangato con una miriade di balzelli le famiglie, salvaguardando banche, finanziari e ricchi e ha azzerato i diritti dei lavoratori cassando la voce pensioni, strutturalizzando il precariato ed eliminando di fatto l’art. 18. Gli rimane un ultima cosa da fare “privatizzate l’Italia”. Il piano è questo. Intestarsi una falsa battaglia contro la Merkel (sic) a Bruxelles, portare a casa poco o niente e di, conseguenza accentuare l’opera di terrorismo finanziario che ormai va avanti da una settimana, per rendere credibili e inevitabili i tagli draconiani che si prepara a fare. In parallelo con il summit, infatti in Italia non si fa altro che parlare di Spending Rewiew e cioè di smantellamento della spesa pubblica e dei servizi. Si parla addirittura di un Consiglio dei Ministri di Domenica, magari all’ora della finale degli europei, così, in caso di vittoria, si possono far ingoiare altri tremendi rospi. Obbiettivo cancellare lo Stato per rendere inevitabile, anzi auspicabile la privatizzazione e la mercificazione di tutto. Dalla salute, alla scuola, dall’acqua, ai rifiuti azzerando quasi completamente le prestazioni assistenziali. Il “Venditalia”. Dopo il suo mandato sarà terminato i compiti a casa terminati e ci faranno fare le elezioni che nel frattempo saranno diventate un mero esercizio per replicanti (di Monti).

 



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