Grazie al successo riscosso da Oculus Rift Italia e dalla realtà virtuale all'Udine 3D Forum, evento che ha permesso al nostro team di entrare in contatto con centinaia di sviluppatori e durante il quale abbiamo concesso al pubblico la possibilità di scoprire le meravigliose capacità del DK2, abbiamo avuto anche occasione di conoscere validissime persone, una delle quali è Luca Nardone, curatore dell'evento stesso che tramite un'intervista vi farà avvicinare alla realtà (quella vera) di Udine 3D Forum.
Ci puoi raccontare brevemente la tua carriera e il tuo coinvolgimento con il mondo del 3D?Devo confessare che il mondo del 3D era poco più di una curiosità per me prima di occuparmi di Udine 3D Forum, anche se mentre frequentavo le scuole medie cercavo di costruire oggetti 3D wireframe sul mio Commodore 16.
Ufficialmente sono un perito elettrotecnico che poi si è laureato in ingegneria chimica con la passione per i materiali avanzati. Dopo aver vissuto un breve periodo all'estero ho iniziato a lavorare in Italia su progetti europei e, da 10 anni, lavoro a Confartigianato Udine, dove mi occupo di diverse cose, tra le quali due che ritengo molto importanti: aiutare le aziende ad utilizzare nuove tecnologie e farle collaborare tra loro.
Qual è la mission di Udine 3D Forum? Siete soddisfatti dei risultati raggiunti?Udine 3D Forum è nato quasi per scommessa, ma ci siamo subito accorti di avere vicino moltissime persone che lavorano o vorrebbero lavorare in questo settore. Ci hanno chiesto di dargli un'occasione di confronto e di approfondimento ed è quello che, nel nostro piccolo, cerchiamo di fare.
Vogliamo che possano incontrare chi segue da vicino lo sviluppo di queste tecnologie, ma anche chi riesce a dare una lettura sociologica ed economica così da poter capire dove indirizzare il loro futuro professionale con uno sguardo concreto sul futuro. Cerchiamo poi di ispirarli, ma anche di formarli, con dei workshop tecnici che gli permettono di apprendere delle tecniche nuove ed esplorare applicazioni pratiche alle quali non avevano ancora pensato.
Data l'importanza sempre crescente della realtà virtuale, come intendete sviluppare Udine 3D Forum alla luce di questa nuova tecnologia?Stampa 3D gaming, realtà virtuale e aumentata sono delle cose alle quali dedicheremo particolare attenzione nelle prossime edizioni del Forum. La presenza di uno spazio dedicato a Oculus Rift Italia, già quest'anno, ci ha permesso di lanciare un'esca ai visitatori per interessarli a questi strumenti nei quali credo molto.
La realtà virtuale aveva già tentato invano di imporsi a livello mainstream negli anni '90. Quale pensi che sia la strada giusta da seguire perché la VR abbia un impatto sociale di massa?Ovviamente il mondo dei giochi sarà uno dei principali modi nei quali la realtà virtuale potrà trovare una diffusione significativa. Ho conosciuto però diverse persone che operano già da tempo in questo settore per supportare la formazione e l'addestramento del personale addetto alla gestione di situazioni ad alto rischio. La formazione potrebbe essere quindi una delle applicazioni più promettenti per la realtà virtuale.
Quali potrebbero essere secondo te le future applicazioni di Oculus Rift?Come dicevo, credo che in ambito professionale la formazione e l'addestramento rappresentino uno dei campi più promettenti. Un'altra applicazione che mi sembra interessante è quella della realizzazione di demo di prodotti o di ambienti architettonici che potrebbero essere esplorati da progettisti e committenti per valutarne al meglio i diversi aspetti costruttivi. La immagino poi abbinata a telecamere 360°, come quelle sviluppate da alcune aziende che seguo, per la gestione in remoto di ambienti di lavoro o per il controllo della sicurezza degli edifici.
Dopo aver provato Oculus Rift, ci puoi raccontare le tue impressioni? Quali ti sembrano i limiti e i punti di forza del device?Sono rimasto davvero impressionato dalla sensazione di totale immersività che si ha indossandoli. Anche se nelle applicazioni che ho sperimentato la grafica non è ancora realistica, la sensazione di movimento e di interazione con l'ambiente sono davvero eccezionali.
Ho trovato veramente ottima la comodità di Oculus Rift che mi aspettavo più pesante e meno reattivo nel movimento. Per certe applicazioni credo sarebbe meraviglioso se potessimo liberarci dei cavi e muoverci liberamente nello spazio.
La realtà virtuale, secondo te, segnerà la fine degli schermi tradizionali? O le modalità di fruizione andranno a stratificarsi?Non penso che vedremo sparire gli schermi tradizionali, allo stesso modo in cui le tecnologie touch non hanno fatto scomparire tastiere e mouse. Si tratta di strumenti che vengono utilizzati in situazioni diverse e con scopi diversi.
Come funzionario dell'ufficio categorie di Confartigianato Udine, pensi che la VR può essere cruciale per il futuro delle imprese e dei giovani? Potrebbe incidere positivamente sull'economia?Onestamente credo che non sarà cruciale per il mondo delle imprese, ma mi auguro davvero di poter veder nascere in Italia delle imprese in grado di costruire sulla VR e sul gaming il loro successo. Magari partendo da progetti come quello che Marco Mazzaglia, grande esperto di video game che abbiamo avuto con noi a Udine3D Forum, sta coordinando per far lavorare assieme un fantastico gruppo di giovani professionisti del settore.
Infine, una curiosità: qual è un film o un videogioco che vorresti vedere o giocare in VR?Direi Moto GP oppure Call of Duty: Advanced Warfare