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Da Costa a Costa: un mare di argomenti.

Creato il 07 gennaio 2011 da Dreamblog @Dreamblog

La prima nave da crociera, dopo anni, ha finalmente fatto scalo a Cuba! Quale? Vi ricordate Costa Europa?
Dopo quattro lunghi anni di ricerche, sono state mappate le rotte delle tartarughe liuto, le più grandi al mondo!
Cagliari sempre più protagonista nel mondo delle crociere.
Sarà una collisione nell’Antartide ad offrire la possibilità di scoprire molti segreti del continente ghiacciato?

Tutto questo nella rubrica di oggi, dedicata al mondo crociere, al mare, all’ambiente e a tutte le principali iniziative collegate. Buona lettura!

Da Costa a Costa: un mare di argomenti.
 

Un gruppo di ballerini di salsa e showgirls in bikini con copricapi di piume hanno accolto i circa 1.500 turisti sbarcati dalla Thomson Dream (ex Costa Europa), una nave che i funzionari locali hanno descritto come tra le più grandi attraccate a Cuba in questi anni.

Le navi da crociera da queste parti erano infatti diventate una rarità; dal 2006 precisamente, dopo che l’allora presidente Fidel Castro aveva fortemente criticato il turismo crocieristico.

Ma il governo cubano, oggi, guidato dal fratello minore di Fidel, Raul, è a corto di liquidi e per questo sembra aver adottato una visione più rosea

Il funzionario del Ministero del Turismo cubano, Jose Manuel Bisbe, ha sottolineato, in occasione dell’arrivo della Thomson Dream, la ripresa del traffico crocieristico per l’isola.

In un breve discorso ai giornalisti, in pantaloncini corti e infradito ed in streaming dalla nave, Bisbe ha anticipato che un certo numero di intese sono già state siglate con operatori crocieristici europei per aggiungere, ai loro itinerari, scali regolari nei porti cubani, e diversi altri accordi sono in cantiere.

Da Costa a Costa: un mare di argomenti.

Cuba ha quindi srotolato il tappeto rosso per accogliere i passeggeri della Thomson Dream, nave conosciuta, fino alla primavera scorsa come Costa Europa. Allo sbarco, sono stati accolti da quattro showgirls con acconciature torreggianti e da una serie di bambine, vestite con i tradizionali abiti bianchi e fasce colorate, che hanno distribuito gratuitamente campioni di Havana Club.

Il primo scalo, ci auguriamo, di una lunga serie.

 

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Ogni anno, lentamente, su interminabili distanze: il lunghissimo viaggio che le tartarughe liuto, le più grandi tartarughe marine al mondo, compiono tra l’Africa occidentale e il sud dell’Atlantico è stato mappato per la prima volta dagli scienziati con l’aiuto di tecnologie satellitari. E durante lo studio, è stato scoperto che un esemplare in cerca di cibo ha portato a termine una traversata di 8.000 chilometri, fino alle coste del Sud America.

Lunghe fino a due metri e pesanti fino a 750 chili, le tartarughe liuto sono una specie in via di estinzione, minacciata da chi caccia le loro uova e dalle reti deipescatori.

Gli studiosi dell’università di Exeter hanno apposto dei dispositivi sul guscio di 25 femmine che nidificano nel Gabon – la più grande ‘incubatrice’ di tartarughe liuto al mondo – e hanno seguito i loro movimenti per quattro anni. Scopo della ricerca era di stabilire se il forte declino nella popolazione di tartarughe liuto, già registrato nel Pacifico a causa dell’interferenza dei pescherecci, poteva ripetersi nell’Atlantico e di identificare i Paesi da coinvolgere per la protezione della specie.

"Nonostante approfondite ricerche sulle tartarughe liuto, nessuno fino ad ora sapeva con certezza che rotte seguissero nel sud dell’Atlantico. Ciò che abbiamo dimostrato è che esistono tre chiare rotte migratorie verso i luoghi ricchi di cibo che letartarughe raggiungono dopo essersi riprodotte in Gabon, anche se il numero di tartarughe che sceglie un particolare tragitto varia di anno in anno", ha dichiarato Matthew Witt, uno dei ricercatori che hanno preso parte al progetto.

Gli scienziati hanno scoperto che le tartarughe attraversano le acque territoriali di 11 Paesi e diverse aree dove il rischio dei pescherecci è molto alto. "Conoscere le rotte ci ha aiutato ad identificare almeno 11 Paesi che dovrebbero essere coinvolti nella loro conservazione così come i Paesi con flotte di pescherecci che coprono lunghe distanze", ha detto Brendan Godley, un altro membro dell’equipe.

Le colonie di tartarughe liuto nel mondo avrebbero subito un declino dell’80% tra il 1982 ed il 1996. Secondo le stime più recenti, le femmine rimaste sarebbero 34.000 e nel Pacifico – dove la loro scomparsa è stata più marcata – soltanto 2.300. In Malesia una colonia dove un tempo nidificavano fino a 10.000 femmine, nel 1995 ne ospitava solo 37.

 

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Aumentano i turisti che arrivano con le navi da crociera a Cagliari: 160mila nel 2010 rispetto ai 112mila del 2009 e con un aumento del 70% sul dato registrato nel 2006.
"Un bilancio più che positivo, dovuto in gran parte all’accoglienza in Porto con i suoi due moli di attracco, Ichnusa e Sabaudo, ma anche all’attività di promozione del Porto di Cagliari nel circuito crocieristico", ha sottolineato il presidente dell’Autorità Portuale di Cagliari,Paolo Fadda.

"L’incremento degli arrivi è solo la metà dell’obiettivo che ci siamo prefissati – ha continuato Fadda – Cagliari ha una potenzialità da 300mila crocieristi, soprattutto occorre incrementare il turismo fuori stagione".

Due grandi armatori,Silver Sea e Princess Cruises, stanno monitorando il porto cagliaritano, soprattutto attraverso i riscontri dei croceristi. L’Autority ha portato avanti un’indagine di soddisfazione del cliente su un campione pari al 3,4% dei croceristi giunti in città nel 2010.

L’80% degli intervistati effettua acquisti, cibo (50%), souvenir (20%), abbigliamento (14%), gioielli (11%) con una spesa media di 61 euro a testa.
L’identikit del crocerista vede sempre in testa gli inglesi, seguiti dagli spagnoli.

Gli ospiti si fermano dalle due alle sei ore e si spostano con i pacchetti turistici a Nora, Barumini e quest’anno il 15% anche al Poetto.

"Lodano i nostri prodotti, la cucina, le chiese e i monumenti, ma il 25% degli intervistati lamenta scortesia, mancata accoglienza il 33% – aggiunge Fadda – anche se in cima alle critiche ci sono gli orari delle chiese e monumenti e dei negozi che non consentono loro di fare acquisti".

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Una spettacolare collisione fra un massiccio iceberg e un ghiacciaio antartico avvenuta un anno fa consentirà di scoprire molti segreti del continente ghiacciato.
Una squadra di 40 scienziati, guidati dall’oceanografo Steve Rintoul dell’ente australiano di ricerca Csiro, ha preso il largo mercoledì scorso, 5 gennaio, da Hobart inTasmaniadiretta al ghiaccioMerts, che fu colpito da un iceberg lungo 97 km, distaccandone una sezione di 78 km.

"La spedizione di sei settimane darà la possibilità di esaminare sezioni dell’oceano e della linea costiera che erano coperte dai ghiacci", ha detto Rintoul prima della partenza.

"La spaccatura ha esposto parti del fondo marino che prima non erano accessibili alla ricerca. E’ un punto caldo biologico che supporta specie di ogni genere, dal microscopico fotoplancton fino alle foche e alle balene. E’ un’occasione di una sola volta nella vita", ha aggiunto.

Sarà anche possibile studiare i cambiamenti intervenuti nella temperatura e nella salinità dell’Oceano antartico e di misurare l’anidride carbonica immagazzinata nell’oceano. La squadra è munita di cineprese che funzionano a 3000 metri sotto il mare, con supporti specialmente disegnati per proteggerle nei canyon in profondità.

Fonte: ANSA


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