La luce più bella e colorata della Terra è quella che il Sole sprigiona nelle zone del circolo polare Artico, secondo il fotografo Terje Sorgjerd.
Come queste immagini, scattate sull’arcipelago di Lofoten, in Norvegia
(grazie Azzurra per la segnalazione!).
Mari, oceani, paesaggi, natura, ambiente, ecosistema, rispetto, amore. Questi i concetti alla base della rubrica periodica "da Costa a Costa", uno spazio pensato per racchiudere, di volta in vola, notizie, informazioni, curiosità, iniziative legate alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo ed al settore crocieristico in generale.
Buona lettura!
Il World Oceans Day è la giornata mondiale degli oceani ufficialmente riconosciuta dalle Nazioni Unite dal 2002. Nata a Rio de Janeiro nel 1992 nel corso della Conferenza Internazionale su Ambiente e Sviluppo, ogni 8 giugno è pr un sorprendente programma di iniziative in contemporanea nei cinque continenti, finalizzato alla sensibilizzazione e divulgazione di tematiche relative alla salvaguardia dei nostri oceani.
Per puntare l’attenzione su quanto sia importante la conservazione degli oceani mondiali e la sua biodiversità, quali fattori rilevanti per l’evoluzione climatica e la produzione di ossigeno, nonché per la sopravvivenza di tutte le specie presenti sul Pianeta Terra, enti, associazioni, acquari, musei, istituti scolastici, università ed istituzioni celebrano il World Oceans Day attraverso meeting, esposizioni, dibattiti, proiezioni audiovisive e mostre fotografiche in una giornata di festa con i colori del mare.
Il tema scelto per quest’anno dal World Ocean Network è: “Our oceans: greening our future”.
L’Ambasciata del Festival Internazionale dell’Immagine Sottomarina – Onlus – e la MAR, Associazione per le Attività e le Ricerche Marine, in occasione dell’evento per il World Oceans Day Italia 2011, saranno presenti a Trapani, città in cui si svolgeranno le celebrazioni ufficiali, e parteciperanno ad un programma di incontri e dibattiti sulla tutela e la promozione dell’area del Mediterraneo. I temi, grazie al contributo di esponenti del mondo scientifico, della cultura e della comunicazione, verranno affrontati in chiave divulgativa e con particolare attenzione al mondo delle scuole attraverso la presentazione di progetti originali ed innovativi.
World Oceans Day anche nel resto del mondo. Per l’occasione, a New York l’Empire State Building sarà illuminato di bianco, blu e viola; a Hong Kong è previsto uno spettacolo di ballerine di danza del ventre, mentre a Malaga è previsto un festival e a Ottawa una mostra di artisti.
A Moorea, in Polinesia, alcune classi scolastiche andranno a visitare la ‘clinica delle tartarughe marine’ e i bambini riceveranno il passaporto di ‘cittadino degli oceani’.
Il sito web del World Ocean Network raccoglie idee utili alle celebrazioni, come le istruzioni per realizzare una pulizia di fiumi, laghi, spiagge o altri habitat di acqua dolce o costieri.
Una proposta facile ed accessibile a tutti è quella di indossare una maglietta blu e fare da ‘ambasciatore’ della salvaguardia dei nostri mari, invitando ad esempio a mangiare tipi di pesce in buona salute, con popolazioni ancora abbondanti.
Tuttavia, dopo il disastro del Golfo del Messico e le fuoriuscite radioattive in mare di Fukushima, l’edizione di quest’anno dovrà fare i conti con le nuove sfide per uno sviluppo sostenibile del Pianeta.
"Guardando indietro agli ultimi dodici mesi dell’anno, non si può dire che sia stato un bel periodo per gli oceani" afferma Julia Marton-Lefevre, direttore generale dell’Unione mondiale per la conservazione della natura.
La marea nera e l’incidente nucleare giapponese "ci ricordano – spiega il direttore dell’Iucn – quali siano le minacce di grande scala per gli oceani, ma anche tragicamente, per le comunità che abitano nelle vicinanze".
Fra le minacce più rilevanti per gli ecosistemi marini, l’ultima nota è quella dell’acidificazione degli oceani.
Quest’ultimo fenomeno secondo Marton-Lefevre "sta avanzando ad un ritmo allarmante, 100 volte più veloce rispetto a quello naturale".
Barcellona è in assoluto il primo porto europeo, nonché il primo del Mediterraneo.
Sono i numeri a riconoscere tale primato. Venerdì scorso (3 giugno), ad esempio, è stato registrato il record storico.
Sono state infatti ben sette le navi da crociera ad aver attraccato al porto nella medesima giornata, per un totale di oltre 27.200 ospiti movimentati.
Tre di queste, tra l’altro, dalle maxi misure: oltre 300 metri di lunghezza.
Le protagoniste di questa giornata da record sono state: Costa Serena, Carnival Magic, MSC Splendida, Noordam, AIDAvita, Thomson Dream e Indipendence of the Seas.
Secondo i programmi, tuttavia, il giorno in assoluto più trafficato dell’anno si verificherà il prossimo 20 agosto, quando attraccheranno ben nove navi contemporaneamente, con circa 31.000 passeggeri movimentati!
Nel 2010 sono stati complessivamente 2.347.976 gli ospiti che hanno visitato Barcellona, con un incremento del 9,06% rispetto al 2009. Tuttavia le previsioni per il 2011 prevedono ancora un segno “+”, che potrebbe raggiungere il 18% secondo le stime più ottimistiche. Saranno oltre 50 le navi da crociera ad operare nel porto spagnolo, molte delle quali lo utilizzeranno anche per le operazioni di imbarco e sbarco.
Il pesce pagliaccio, quello reso famoso dal film ‘Alla ricerca di Nemo’, potrebbe essere fra quelli più colpiti dall’acidificazione delle acque provocata dall’aumento della CO2 atmosferica.
Secondo un articolo pubblicato dalla rivista Biology Letters il pH che si raggiungerà nei prossimi decenni rende infatti questo pesce sordo, impedendogli di percepire i predatori.
L’analisi è stata fatta dai ricercatori dell’università di Bristol, che hanno fatto nuotare un gruppo di pesci pagliaccio giovani in quattro vasche, una con il livello di acidità attuale di 390 ppm e le altre con 600, 700 e 900 ppm, le quantità cioé che si dovrebbero raggiungere in questo secolo.
Su un lato della vasca era posto un altoparlante con il rumore prodotto dai tipici predatori della barriera corallina. Nel primo caso i pesci hanno passato tre quarti del tempo dal lato opposto della vasca rispetto ai ‘predatori’, mentre negli altri non hanno mostrato preferenze: "Quello che abbiamo fatto è mettere questi pesci nell’ambiente di domani – spiegano i ricercatori – e le conseguenze sono devastanti. Il sistema uditivo dei pesci non è danneggiato, ma non è chiaro cosa provochi il disorientamento, forse qualche effetto sui nervi che stiamo cercando di capire".
Si è svolta giovedì scorso, a Venezia, la millenaria cerimonia dello “sposalizio del mare”, attraverso un corteo acqueo di barche a remi, partito dal Bacino San Marco al seguito della ‘bissona’ Serenissima, la grande imbarcazione da parata.
Dal 1965 questo rituale, che ribadisce il rapporto e l’amore di Venezia per il mare, si ripete ogni anno nel giorno della Sensa, antica festività della Repubblica di Venezia, celebrata in occasione del giorno dell’Ascensione di Cristo (in dialetto veneziano Sensa) per commemorare due importanti ricorrenze: l’aiuto fornito dalla Serenissima alle popolazioni della Dalmazia minacciate dagli Slavi, e la stipula del trattato di pace che pose fine alla diatriba secolare tra Papato e Impero.
La rievocazione ha inizio con la sfilata di un corteo storico in cui si rappresentano i riti della tradizione gettando un anello nelle acque che simboleggia lo sposalizio con il mare (e il dominio antico di Venezia sul Mar Adriatico); seguono poi due regate.
Alla manifestazione hanno partecipato anche numerose autorità civili e religiose.