Da De Gasperi a Valerio Scanu. Ovvero Matteo Renzi ed il Quarto pol(l)o

Creato il 23 aprile 2011 da Firenze5stelle @firenze5stelle

Rottama il PD , rottama di qui, rottama di la’, il telepopolare Sindaco di Firenze Matteo Renzi ci sta prendendo gusto.

Nel dare un colpetto anche ai servizi pubblici (asili, educatori e trasporti pubblici tra gli altri) gli deve esser sfuggita la frusta rottamatrice, flagellando tutto cio’ che puo’ capitare a tiro, dai lavoratori del Maggio post Fukushima, ai sindacati , dalla Curia e  frati fiorentini.

Con i lavoratori per il Primo Maggio aveva già provveduto l’anno scorso, il 2010, e quest’anno addirittura i lavoratori si “permettono” lo sciopero proprio per il giorno della festa.

C’è un medico tra voi ? No, non vi preoccupate, non c’è bisogno di medici come qualcuno chiede, non vi preoccupate perchè la  comblicola dì Renzi si stà preparando per la fondazione del Quarto Polo, che naturalmente nulla avrà con le ideologiche sinistre.

Ed intanto i polli continueranno con lo stringere la cinghia, ma festeggiando notti bianche e blu, per fortuna !

L’analisi dalla  rete

A Firenze si celebra la Passione secondo il sindaco Matteo

Troppe ricorrenze assieme. La Pasqua, il 25 aprile e il primo maggio. Cristo, Liberazione, Lavoro. E turismo, per la mercantile Firenze, già invasa dai turisti di questa primavera precoce. Povero Renzi
La Pasqua 2011 mette in scena una pesante via crucis per il sindaco Matteo Renzi, flagellato da tutta la città, stranieri compresi. Andiamo per ordine. Dice Dante Alighieri: “Renzi considera lo sciopero dei commessi il primo maggio contro di lui”. Risponde Bobo: “O dove ce l’ha la bottega?”. La vignetta di Staino sul Corriere Fiorentino si riferisce allo sciopero indetto dai sindacati contro la decisione di lasciare liberi i commercianti di aprire per la Festa dei lavoratori. La notizia è vecchia, ma è nuova la reazione stizzita del sindachino: “Fanno sciopero contro il sindaco”, ha tuonato citandosi in terza persona.

Sciopero toscano
“Lo sciopero è indetto in tutte le città della Toscana dove vogliono aprire i negozi”, hanno replicato Cgil, Cisl e Uil. Ma è probabile, invece, che i sindacati ce l’abbiano con Renzi, che, dall’inizio del mandato, li tratta come pezze da piedi e, nella vicenda dei lavoratori del Comunale colpiti dal terremoto a Tokio ha accusato la segretaria Cgil Camusso di “sciacallaggio”. Ma non dovrebbe chiedersi, il Renzi, se è normale che tutti e tre i maggiori sindacati ce l’abbiano con il sindaco del PD?

Rischio scomunica
Ma a flagellare il sindaco in occasione della festa pasquale non ci sono solo quei massimalisti dei sindacati. Le frustate più dure vengono dai francescani che gestiscono la basilica di Santa Croce scelta per far dar sfondo al megaconcerto dei Trl Awards. Ai frati già non piaceva l’idea di trasformare la chiesa in palcoscenico rock proprio nei giorni della Passione, ma Lady Gaga ci ha messo il carico da novanta annunciando che avrebbe proiettato il video di Alejandro dove gliene dà giù duro di sesso hard prima in abiti da suora e poi da vescovo. Siamo a un passo dalla scomunica : “E’ un oltraggio che non mi aspettavo:Specie da Renzi che si professa cattolico”, tuona padre Antonio.

Replica missionaria
E lui? Abbozza? Ma nemmeno per idea! “Se alcuni frati parlassero un po’ di più di Cristo e facessero meno polemiche tutte le settimane con il sindaco, forse in questa città saremmo tutti più cristiani”.

Ce n’è anche per frati: chi tocca Renzi muore.

Perché il nostro sindaco è impegnato a promuovere la cultura e in particolare fra i giovani e non intende ragioni. I testi di Carta, Scanu e via cantando, si uniscono idealmente alla tradizione segnata da Dante, Macchiavelli e via frugando nella storia umanistica della città.

The Big Brother
Ma non è finita. Perché, infiammato da questo furore creativo, il Renzi ora importa a Firenze il Grande Fratello versione americana, il Jersey Shore. Gli otto protagonisti dello show più coatto del mondo, si trasferisce dal New Jersey e da Miami in riva all’Arno. Il sindaco, che all’inizio l’aveva accolto come una grande occasione mediatica, poi ha provato a frenare, ma era troppo tardi. E qui protestano i responsabili delle molte università americane presenti a Firenze. “Questa è subcultura. Il modello proposto da questo programma potrebbe risultare imbarazzante”, dice Michael Calo della Syracuse University.

Da De Gasperi agli U2
Insomma, il Renzi, che all’inizio della carriera sintetizzò il proprio pensiero nel famoso: “Da De Gasperi agli U2”, sembra essere un po’ calato di tono, passando dal gruppo irlandese a Valerio Scanu e gli avanzi di Maria De Filippi. Una parabola discendente che lo porta a prendere scudisciate da tutti: francescani compresi. Nei vicoli di Firenze, la gente passa e commenta : “Per bischeri non c’è Paradiso”.

fonte

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