Il Giudice di Pace di Roma ha condannato per il reato di ingiuria aggravata un imprenditore colpevole di avere apostrofato con il termine "battona" una escort durante una festa. Il contesto sociale e professionale non giustifica le offese, anche se generiche
Roma, 9 ottobre 2010. In una villa dell'Olgiata si sta svolgendo un party. Tizia, accompagnatrice di facoltosi uomini di affari, è alla festa con un cliente. Caio, un imprenditore che in passato ha usufruito delle prestazioni di Tizia, la riconosce e si avvicina facendole delle avances.
Tizia rifiuta le avances e Caio, risentito, reagisce dandole della "battona".
Denunciato, Caio viene giudicato colpevole dal Giudice di Pace per il reato di ingiuria aggravata .
Nella sentenza si legge, infatti, che "L'espressione proferita dall'imputato è lesiva dell'onore della querelante a nulla rilevando la circostanza, peraltro ammessa dalla stessa persona offesa, dell'effettivo esercizio da parte di quest'ultima del lavoro di escort e accompagnatrice".
Per questi motivi, Caio è stato condannato ad una multa di 1.000,00 Euro per il reato di ingiuria aggravata.
Roma, 14 agosto 2012
Avv. Daniela Conte
Studio Legale Avv. Daniela Conte & Partners
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