8 novembre 2015
Delitto di Ancona, fermati i due fidanzati
Il giovane: "Non volevo uccidere"
Ritrovata la pistola calibro 9 utilizzata dal ragazzo, Antonio Tagliata, 18 anni. Era stata gettata in un cassonetto
L'arma ritrovata, quella utilizzata per l'omicidio, era stata gettata in un cassonetto. La ragazza, interrogata nella caserma dei carabinieri di Ancona dal pm dei minori, risulta quindi in stato di fermo con l'accusa di concorso nell'omicidio della madre e nel tentato omicidio del padre, ferito da più colpi di pistola e ricoverato in gravissime condizioni nell'ospedale di Torrette. La giovane, a detta degli inquirenti è apparsa glaciale: nessun pianto, nessuna dichiarazione di pentimento.

In questo tragico resoconto non dimentichiamoci la diciassettenne che ha aspettato che la madre, infermiera, si stendesse stanca sul letto e si addormentasse per freddarla con un colpo di pistola alla nuca. Con premeditazione e per motivi di proibizione di uso di PC e cellulare perché trascurava gli studi. Sempre per il suo avvenire, naturalmente, si preoccupava la madre assassinata. Chissà quante volte da piccola le avrà baciato la manina.. che ora con tanta freddezza le ha puntato l'arma in testa. Per mesi ha finto, inventato una storia come fece Erika nell'immediato: una rapina... fantomatici extracomunitari con accento dell'est, Erika, un uomo alto due metri l'assassina solitaria.