Col titolo di questo post non intendo le trame, le storie fatte e finite, articolate come devono esserlo dei buoni racconti per essere apprezzati.
La mia domanda è anteriore a questa fase realizzativa: da dove nascono le idee che portano uno scrittore a dare il via a una determinata storia? Qual è la scintilla creativa e cosa l’accende?
Non esiste una risposta generale che vale per tutti. Forse è riportata su qualche manuale, ma qui, come sapete, cerchiamo di andare oltre. E’ così che si mostra l’evidenza di una gran varietà di processi creativi differenti. Il che va a toccare diversi campi, dall’associazione di idee agli stimoli sensoriali, dal pensiero laterale al ragionamento induttivo.
La scelta è ampia, ma col tempo ho notato che ogni scrittore si “affeziona” a un particolare range di stimoli, che innesca a sua volta uno specifico meccanismo tra i tanti elencati poco fa (più tutti gli altri omessi).
- Musica
Scrivere un racconto o un romanzo partendo da una canzone, da un video o da una soundtrack. Conosco almeno un paio di ottimi scrittori che costruiscono le loro opere iniziando da qui. La musica è uno stimolo trasversale, che sollecita soprattutto un sacco di associazioni di idee. Si può essere espirati dal testo, dal motivo, dal nome di uno specifico pezzo, dal cantante, dalle immagini associate alla canzone.
Personalmente non parto quasi mai a costruire una novel dalla musica, ma lo ritengo comunque un ottimo metodo.
- Background “di genere”
Ribadisco il mio credo: l’originalità assoluta non esiste. Il che porta ciascun autore ha riscrivere/reinterpretare qualcosa che apprezza, a livello conscio o inconscio. Film, libri, fumetti, leggende: più è vasto il background dello scrittore più è possibile attingervi, mescolando le carte, ibridando tematiche e soggetti. L’importante è non scadere mai nello sterile esercizio del plagio.
Quello del background di genere è il mio principale stimolo creativo.
- Background personale
Ossia: costruire una storia partendo da esperienze del proprio vissuto, non necessariamente in forma autobiografica. Anche perché le autobiografie nude e crude sono di solito parecchio noiose. Però su episodi personali, magari singolari o particolarmente interessanti, si può ricamare sopra al fine di realizzare racconti più avvincenti e completi. Ancor più comune è la pratica di adattare il personaggio di un racconto allo scrittore che lo crea, soprattutto in particolari momenti della propria vita in cui si sente il bisogno di affermare qualcosa senza esporsi in modo troppo diretto.
- Sogni
Scrivere un racconto partendo da un sogno sembra un’affermazione troppo romantica, irrealistica. Invece ho scoperto che ci sono autori che ricorrono spesso a questo espediente. Ovviamente si parte da pochi dettagli, da suggestioni minime, lavorando poi per costruire la carne attorno all’esile ossatura. Il sogno è una sensazione, più che una storia, che ci permette di scrivere qualcosa di più completo solo se si sfrutta il momento, prendendo appunti prima che il cervello cancelli tutto.
A me è capitato una sola volta, ma non è che abbia un’attività onirica così intensa…
- Foto/Immagini