Autore Matitene
Bisogna rifare l’Italia, ripartire dal basso, ricostruire il senso dello stato, ristudiare la rappresentanza, impedire che il parlamento sia gonfio di avvocati e persone che con il lavoro hanno poco a che vedere. Come si fa a decidere il futuro degli operai se non si ha la minima sul lavoro, se non si è mai messo il piede in una fabbrica, se si conosce la catena di montaggio solo per aver visto qualche fotogramma di Tempi moderni? Cosa sanno gli avvocati di economia, di scuola, di agricoltura, di industria, di terziario, di investimenti, di medicina? La loro è una cultura decisamente specifica e particolare ma incentrata essenzialmente sui codici, sui codicilli, sui cavilli, sui tecnicismi procedurali che spesso finisce per cozzare con quelli che sono i problemi della realtà e della nazione. Un buon avvocato deve difendere e cercare di fare assolvere anche un colpevole, un buon operaio deve cercare di collaborare all’andamento della fabbrica, un buon medico deve operare per il bene degli ammalati e della struttura in cui opera, così in tutti gli altri settori. Bisogna ripartire da chi lavora, da tutti i settori, impedire che ci sia una categoria che monopolizzi la rappresentanza parlamentare. È quanto meno discutibile che a legiferare sulla scuola siano gli avvocati così come tantissimi altri settori. Ricominciamo a ridiscutere la rappresentanza affinché non si escludano dal Parlamento intere fasce lavorative.