Avevo pensato a tutt'altra cosa... mi ero promesso di non parlarne, visto che ormai non c'è Italiano che non lo fa, poi dopo aver visitato tre volte il sito espositivo di Expo ho ceduto alla tentazione. Prendo però solo spunto da Expo. Oltre al tema, alle maestose architetture, ai padiglioni più o meno interessanti c'è un aspetto che mi ha "preso" particolarmente dopo ore passate in piedi: dove sedersi e dove riposare.
Ebbene mi sono spesso fermato a trovare sollievo e ad osservare quelli che, rispetto al cibo, sono "altri punti di ristoro" . Mi ha sorpreso la quantità, la varietà e la diversità di panche, sedie, chaise longue, sgabelli, cuscini enormi e materassi sparsi in ogni angolo tra un padiglione e l'altro. Ovviamente non sono riuscito a fotografare e vedere tutto, mi servirebbero ancora un paio di volte dedicate solo al tema delle "sedute" per censire tutto quanto. Ho però focalizzato alcuni esempi che mi hanno colpito per specifiche caratteristiche e comune semplicità di idea progettuale e materiali. Di questi arredi, che a parer mio potrebbero far parte del progetto di ogni casa, vorrei fornirvi qualche cenno, due note biografiche per poterli capire e apprezzare.
SEMPLICE E IMPILABILEIniziamo con la sedia RJR, inventata per arredare il ristorante di Cascina Triulza in EXPO e progettata dal designer Mario Alessiani, giovane vincitore di un concorso d'idee intitolato "100differentcopies". L'obiettivo del contest era quello di creare un'idea di sedia che partendo dallo stesso modello potesse essere realizzata artigianalmente in 100 copie uniche, formalmente diverse l'una dall'altra ma riconducibili al progetto iniziale. L'idea è semplice, pulita nelle forme e particolare per la delicata rotazione dello schienale. Ogni sedia può essere verniciata e resa unica con pochi e comuni gesti: colori e campiture oppure gruppi di linee parallele o grigliati sovrapposti e realizzati in negativo grazie all'uso di un semplice nastro di carta.
Per chi vuole provare a fare lo stesso su una qualsiasi sedia di casa basta seguire le istruzioni , per chi è un po' curioso e vuole approfondire gli altri progetti partecipanti premiati, è possibile visitare il sito dedicato :
http://www.slowd.it/progetti-speciali/100-different-copies/vincitori-sedia-expo-cascina-triulza/
ELEGANTE E INTRAMONTABILE
Altro oggetto semplice e impilabile ma nel contempo molto elegante è lo sgabello progettato dal noto Architetto finlandese Alvar Aalto. Ideato nel 1933 e imitato da molti , l'originale "STOOL 60", è ancora attuale e dopo 80 anni di onorata carriera continua ad essere prodotto e venduto ( http://www.Artek.fi) e declinato secondo le mode in vari colori e modelli. Oltre che in molte case, lo si trova ormai ovunque : spazi museali, gallerie d'arte, semplici negozi, bookshop ed in modo discreto è stato avvistato anche ad EXPO. La particolarità sta nella praticità di uso, nel fatto che gli sgabelli impilati occupano veramente poco posto creando "un'oggetto tortile" bello da vedere. Interessanti e non da sottovalutare sono le gambe in legno di betulla: sapientemente curvate e sagomate nella parte terminale durante le fasi di costruzione, vera innovazione per l'epoca.
LEGGEREZZA E COLORE
Colpiscono gli abbinamenti cromatici proposti in contrapposizione al bianco padiglione del Bahrain. Una moltitudine di sedie e tavoli progettati dagli artisti e designer Muller e Van Severen animano l'interno dello spazio con superfici verniciate lucide, tinte tenui e forti capaci di riflettere bene la luce. I bellissimi arredi qui proposti sono completamente metallici: struttura in alluminio e superfici in acciaio rivestito da vernici ultra lucide. Lo consiglio per chi, come me, si è appassionato di questi oggetti: vale la pena scoprire ancora di più la produzione personale dei due designer ( http://www.mullervanseveren.be)
GIGANTE E DOMESTICO
Lungo il Decumano , proprio dopo piazza Italia, è impossibile non incontrare un oggetto che occupa la nostra quotidianità da sempre. Sono sparse, disordinate qua e là, sono così anche nel cestino di casa vicino allo stendipanni . Sono mollette, fuoriscala fedeli agli originali qui trasformate in panche. Questi grandi oggetti in legno di Cedro (delle dimensioni di circa due metri) progettate dagli arch. designer Baldessari e Baldessari per "Riva 1920" sono nelle intenzioni un omaggio al design semplice ed anonimo che risiede da sempre nelle nostre case. Adatta sia per un interno che per l'esterno, "Molletta" la si può trovare anche nell'elegante versione legno-marmo di Carrara.
( http://www.baldessariebaldessari.it ) ( http://www.riva1920.it )
RICICLABILE E ACCOGLIENTE
Partendo dal tema di Expo.. si è sviluppato il principio "Ciò che arriva dalla Terra ritorna alla Terra". Da qui si è partiti per creare circa 60 arredi per l'esterno in materiali riciclabili al 100%: terracotta Galestro, legno e sughero. Il progetto è stato proposto da "Fabrica" ad un team internazionale di creativi e supportato da alcune aziende produttrici di materie prime. Una particolarità degli arredi è che sono eseguiti senza l'ausilio di colle, pertanto è semplice il disassemblaggio dei componenti. A seguire una breve carrellata di tavoli, sgabelli, panche a due o tre gambe che possono essere spostati, scomposti e ricomposti. Tutti gli oggetti fanno da perno ad un' esperienza di relax in mezzo al verde e sono strumento per alimentare anche una discussione aperta sul web sul sito http://www.youmakethepark.com
LUDICO E APPARISCENTE
Questa brevissima rassegna non può non finire con un oggetto che ha catturato tutti per la sua semplicità, comodità e attrattività. La poltrona "Spun" di Magis, posta ai piedi dell'Albero della Vita, è stata progettata nel 2010 dal designer Inglese Thomas Heatherwick . Ad Expo la poltroncina roteante che imita la trottola, è stata proposta nella versione più vistosa, ma oltre al rosso sono presenti i colori viola scuro, grigio antracite e bianco. Spun è realizzata in polietilene stampato con una particolare tecnica rotazionale. Grazie a questo progetto Heatherwick ha vinto il Compasso d'Oro 2014 "per aver interpretato in modo ironico e giocoso un oggetto quotidiano". ( http://www.magisdesign.com/ )
Credits: immagini prese dal web
Avevo pensato a tutt'altra cosa... mi ero promesso di non parlarne, visto che ormai non c'è Italiano che non lo fa, poi dopo aver visitato tre volte il sito espositivo di Expo ho ceduto alla tentazione. Prendo però solo spunto da Expo. Oltre al tema, alle maestose architetture, ai padiglioni più o meno interessanti c'è un aspetto che mi ha "preso" particolarmente dopo ore passate in piedi: dove sedersi e dove riposare.
Ebbene mi sono spesso fermato a trovare sollievo e ad osservare quelli che, rispetto al cibo, sono "altri punti di ristoro" . Mi ha sorpreso la quantità, la varietà e la diversità di panche, sedie, chaise longue, sgabelli, cuscini enormi e materassi sparsi in ogni angolo tra un padiglione e l'altro. Ovviamente non sono riuscito a fotografare e vedere tutto, mi servirebbero ancora un paio di volte dedicate solo al tema delle "sedute" per censire tutto quanto. Ho però focalizzato alcuni esempi che mi hanno colpito per specifiche caratteristiche e comune semplicità di idea progettuale e materiali. Di questi arredi, che a parer mio potrebbero far parte del progetto di ogni casa, vorrei fornirvi qualche cenno, due note biografiche per poterli capire e apprezzare.
Iniziamo con la sedia RJR, inventata per arredare il ristorante di Cascina Triulza in EXPO e progettata dal designer Mario Alessiani, giovane vincitore di un concorso d'idee intitolato "100differentcopies". L'obiettivo del contest era quello di creare un'idea di sedia che partendo dallo stesso modello potesse essere realizzata artigianalmente in 100 copie uniche, formalmente diverse l'una dall'altra ma riconducibili al progetto iniziale. L'idea è semplice, pulita nelle forme e particolare per la delicata rotazione dello schienale. Ogni sedia può essere verniciata e resa unica con pochi e comuni gesti: colori e campiture oppure gruppi di linee parallele o grigliati sovrapposti e realizzati in negativo grazie all'uso di un semplice nastro di carta.
Per chi vuole provare a fare lo stesso su una qualsiasi sedia di casa basta seguire le istruzioni , per chi è un po' curioso e vuole approfondire gli altri progetti partecipanti premiati, è possibile visitare il sito dedicato :
http://www.slowd.it/progetti-speciali/100-different-copies/vincitori-sedia-expo-cascina-triulza/
ELEGANTE E INTRAMONTABILE
Altro oggetto semplice e impilabile ma nel contempo molto elegante è lo sgabello progettato dal noto Architetto finlandese Alvar Aalto. Ideato nel 1933 e imitato da molti , l'originale "STOOL 60", è ancora attuale e dopo 80 anni di onorata carriera continua ad essere prodotto e venduto ( http://www.Artek.fi) e declinato secondo le mode in vari colori e modelli. Oltre che in molte case, lo si trova ormai ovunque : spazi museali, gallerie d'arte, semplici negozi, bookshop ed in modo discreto è stato avvistato anche ad EXPO. La particolarità sta nella praticità di uso, nel fatto che gli sgabelli impilati occupano veramente poco posto creando "un'oggetto tortile" bello da vedere. Interessanti e non da sottovalutare sono le gambe in legno di betulla: sapientemente curvate e sagomate nella parte terminale durante le fasi di costruzione, vera innovazione per l'epoca.
LEGGEREZZA E COLORE
Colpiscono gli abbinamenti cromatici proposti in contrapposizione al bianco padiglione del Bahrain. Una moltitudine di sedie e tavoli progettati dagli artisti e designer Muller e Van Severen animano l'interno dello spazio con superfici verniciate lucide, tinte tenui e forti capaci di riflettere bene la luce. I bellissimi arredi qui proposti sono completamente metallici: struttura in alluminio e superfici in acciaio rivestito da vernici ultra lucide. Lo consiglio per chi, come me, si è appassionato di questi oggetti: vale la pena scoprire ancora di più la produzione personale dei due designer ( http://www.mullervanseveren.be)
GIGANTE E DOMESTICO
Lungo il Decumano , proprio dopo piazza Italia, è impossibile non incontrare un oggetto che occupa la nostra quotidianità da sempre. Sono sparse, disordinate qua e là, sono così anche nel cestino di casa vicino allo stendipanni . Sono mollette, fuoriscala fedeli agli originali qui trasformate in panche. Questi grandi oggetti in legno di Cedro (delle dimensioni di circa due metri) progettate dagli arch. designer Baldessari e Baldessari per "Riva 1920" sono nelle intenzioni un omaggio al design semplice ed anonimo che risiede da sempre nelle nostre case. Adatta sia per un interno che per l'esterno, "Molletta" la si può trovare anche nell'elegante versione legno-marmo di Carrara.
( http://www.baldessariebaldessari.it ) ( http://www.riva1920.it )
RICICLABILE E ACCOGLIENTE
Partendo dal tema di Expo.. si è sviluppato il principio "Ciò che arriva dalla Terra ritorna alla Terra". Da qui si è partiti per creare circa 60 arredi per l'esterno in materiali riciclabili al 100%: terracotta Galestro, legno e sughero. Il progetto è stato proposto da "Fabrica" ad un team internazionale di creativi e supportato da alcune aziende produttrici di materie prime. Una particolarità degli arredi è che sono eseguiti senza l'ausilio di colle, pertanto è semplice il disassemblaggio dei componenti. A seguire una breve carrellata di tavoli, sgabelli, panche a due o tre gambe che possono essere spostati, scomposti e ricomposti. Tutti gli oggetti fanno da perno ad un' esperienza di relax in mezzo al verde e sono strumento per alimentare anche una discussione aperta sul web sul sito http://www.youmakethepark.com
LUDICO E APPARISCENTE
Questa brevissima rassegna non può non finire con un oggetto che ha catturato tutti per la sua semplicità, comodità e attrattività. La poltrona "Spun" di Magis, posta ai piedi dell'Albero della Vita, è stata progettata nel 2010 dal designer Inglese Thomas Heatherwick . Ad Expo la poltroncina roteante che imita la trottola, è stata proposta nella versione più vistosa, ma oltre al rosso sono presenti i colori viola scuro, grigio antracite e bianco. Spun è realizzata in polietilene stampato con una particolare tecnica rotazionale. Grazie a questo progetto Heatherwick ha vinto il Compasso d'Oro 2014 "per aver interpretato in modo ironico e giocoso un oggetto quotidiano". ( http://www.magisdesign.com/ )
Credits: immagini prese dal web