Prima di tutto andiamo a conoscere meglio questa figura tanto macabra quanto affascinante; uno zombie è un'anima inquieta, un essere non-morto che si ciba di carne umana (e molte volte non solo umana) egli può morire soltanto per un forte trauma cranico sufficientemente potente da separare l'encefalo dal corpo, in poche parole bisogna sparargli in testa.
Bene, spiegato in poche parole il succo della figura dello Zombie, iniziamo col viaggio "cinematografico" attraverso l'evoluzione degli Zombie nel tempo.
In principio c'era George A. Romero, uno dei cultori storici di questa figura cinematografica, la sua carriera registica è stata caratterizzata da un universo fatto di carne umana mangiata e proiettili che bucavano i cervelli dei non-morti, molti sono stati i film diretti da lui, ma nessuno di questi ha avuto l'onore di dare il via a questa moda al cinema.
L'arco di tempo che va dagli anni quaranta agli anni sessanta è servito solo a preparare la mente umana a ciò che poi George A. Romero ha trasformato in un vero e proprio fenomeno di costume, lo zombie passa da essere sotto magia occulta (voodoo) ad anima inquieta cacciata dall'inferno ed affamata di carne umana.
Romero inaugurà il suo personalissimo viaggio nell'universo Zombie con La Notte dei Morti Viventi nel 1968, per la prima volta il pubblico ha inziato a temere questa figura cinematografica capace di spaventare dai più piccoli ai più grandi, il successo di questo titolo ha portato lo stesso regista a ripetersi nel tempo con generazioni sempre diverse con Zombie (1978), Il Giorno degli Zombie (1985), La terra dei Morti Viventi (2005), Le Cronache dei Morti Viventi (2007) ed ultimo L'Isola dei Sopravvissuti (2009).
Tutti i film di Romero però avevano un unico comun denominatore, lo zombie era lento e stupido ed era pericoloso solo in gruppo, Hollywood allora ha pensato bene di evolvere questa figura in una razza di predatori più veloci e pericolosi, il precursore di questo cambiamento è stato un certo Danny Boyle nel 2002 con il cult 28 Giorni Dopo.
28 Giorni Dopo è quindi noto come precursore perchè negli anni seguenti decine di cineasti hanno preso come legge questo cambiamento, la saga videoludica Resident Evil è stata infatti tra le prime a seguire questa scia, ad oggi sono stati 5 i capitoli ed ognuno di essi capace di grandi incassi.
Se la saga di Danny Boyle e quella di Resident Evil hanno puntato sull'infezione batteriologica, gli spagnoli Jaume Balaguerò e Paco Plaza nel 2007 con [REC] hanno deciso di puntare su di un'altra innovazione, sempre velocissimi i non-morti erano spinti da un'infezione demoniaca, lo zombie spagnolo risulta più terrificante grazie anche alla tecnica del found footage figlia dell'ultima generazione.
L'innovazione Boyle non è stata grande solo dal punto di vista evolutivo, ma ha anche dato il via ad una sorta di età dell'oro di questo genere con un numero imprecisato di titoli usciti dal 2002 ad oggi senza soluzione di continuità.
Lo zombie-movies ha mostrato inoltre negli ultimi anni molte facce mai viste finora, esilaranti quelle legate al lato divertente dell'orrore, vi parlo degli ottimi Benvenuti a Zombieland e L'Alba dei Morti Dementi di Edgar Wright, due titoli apprezzati dai tanti cultori del genere come vere e proprie perle.
Altra faccia inedita è rappresentata da quella del piccolo schermo, vi parlo della serie tv dei record The Walking Dead, in questo caso il successo è legato ad un ritorno allo zombie classico targato George A. Romero, proprio a voler dimostrare che il passato non si dimentica.
Insomma nella storia il nostro amato zombie è passato da essere mosso da magia nera a mangiatore di carne lento e stupido passando per infetto e veloce fino a dominatore della Terra, cosa ci riserverà il futuro e specialmente voi quale di queste versioni avete nel vostro cuore?
Con la speranza di avervi allietato con questo mio post vi rimando alla visione di World War Z, film diretto da Marc Forster ed interpretato da Brad Pitt il prossimo 27 giugno 2013.
di Frenck Coppola