Mi ricordo le prime apparizioni in tv del giovane democristiano Casini, già un po’ brizzolato.
Uomo dalla dialettica facile e convincente che mi era piaciuto da subito. E per molti anni continuò a piacermi anche se il mio voto a lui non toccò mai.
Trovai la cosa più giusta, per lui, schierarsi dalla parte del centro destra quando ci fu la divisione degli schieramenti. Fui contento quando la Bindi, invece, se ne andò a sinistra a costituire il gruppo dei catto-comunisti.
Ok! Detto questo, però, i miei complimenti al politico Casini cessano quà!
Perchè da allora è stato una continua spina nel fianco del centro destra. Gli riconosco di aver perseguito sempre una coerente linea estremamente di centro, ma gli rimprovero un’eccessiva autostima di sè che non lo ha fatto mai rassegnare di aver trovato sulla sua strada un altro personaggio più rappresentativo di lui delle idee degli Italiani.
Ormai sono anni e anni che l’ex giovane virgulto della Dc prova a emergere, e questa è una delle cose che ha decretato la fine della coalizione di centro destra.
Ormai, da anni, è diventato una vecchia cariatide della politica, inciucione con una parte politica o con l’altra, indifferentemente dagli ideali che dovrebbero essere la sua stella polare.
Il centro che tanto predica e persegue, anche col terzo polo, altro non è che un comodo mezzo per poter stare con l’uno o con l’altro schieramento, ma esclusivamente per dare sfogo alla sua ambizione che lo vede da anni pretendente al trono.
Solo in questo modo, forse, un giorno potrà avere l’incarico di formare un suo governo, perchè invece, contando i voti del suo partito, non ci riuscirà mai.
E io spero che la gente, quando si tornerà a votare, si ricorderà che è stato il politico che più ha spinto alla soluzione di governo attuale, al quale è assolutamente prono, contro la povera gente.
Spero quindi che anche il sei per cento di elettori che lo seguono assiduamente, alla fine, gli diano il ben servito.
IL CRONISTA
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