Dura la vita da pioniere.
Che non c’è associazione di categoria che ti protegga, statistica in cui rientri, offerta promozionale “solo per te”.
Niente, per la società sei solo un inutile, insignificante fighetto controtendenza.
Patti chiari: se vuoi percorrere una strada nuova di certo non ti vengono a controllare; ma se ti perdi nessuno verrà mai a riprenderti.
Poeti, venditori, manager, creativi, insegnanti, artisti.
Li trovi sempre nel posto sbagliato, col vestito sbagliato, a farsi domande che nessun altro si fa.
Perennemente distratti, infastiditi da una vita che richiama l’attenzione su una banale quotidianità.
Diciamo la verità: un sacco di pippe, si fanno ‘sti pionieri.
Una vita spesa al di fuori della società e a desiderare di farne parte, anche solo, appunto, in parte. Una piccola parte.
Ecco di questa storia, la storia dei pionieri, nessuno ti aveva mai parlato; forse perché nessuno di loro era rimasto così a lungo per raccontarla; e te, per capirla.
Eppure, già quando sei nato, se avessi potuto stare tra quelli che ti indicavano ridendo, non avresti avuto alcun dubbio.
Da grande lui farà il pioniere.
Inspirato da “I could do anything if I only knew what it was” di Barbara Sher.