Da grande voglio fare l’editore

Ho saputo che una persona che conosco presto aprirà una casa editrice. Una piccola casa editrice gratuita, che non corrisponderà nulla agli autori fino alla vendita della 250° copia. Questa notizia mi ha portato nuovamente a riflettere sul ruolo dell’editore, argomento che mi affascina soprattutto da quando ho fatto entrare il mondo dell’e-reading nella mia vita.

L’editore come mediatore culturale sta perdendo sempre di più il suo ruolo, a mio avviso in maniera più potente di quanto accade con la figura dell’autore, che secondo me è tutto tranne che polverizzata.

L’editore si è trasformato da mediatore culturale a “venditore” di sogni, a specchio dove riflettere i recessi della propria vanità. L’autore dell’universo 2.0 può trovare nelle case editrice come quella sopra citata un compromesso ottimo per ottenere quella visibilità che ormai sembra imprescindibile, soprattutto se condita da quel pizzico di “estro artistico” tirato fuori dal cappello del prestigiatore.

Il ruolo dell’editore che si impegna in un lavoro di selezione culturale vive una crisi che può essere, più che in altri ambiti, un volano di opportunità per una ridefinizione universale, quasi prossima a una rinascita dalle ceneri.

L’editore intenzionato a operare un processo di selezione non può più prescindere dal web, e le piattaforme di self publishing sono un terreno che è ormai difficile ignorare. Al di là di Amazon, sto scoprendo questo microcosmo sia interessante dal punto di vista del fervore nei confronti delle novità. Durante il periodo che mi ha vista occuparmi di eventi letterari ho potuto vedere alcuni casi di attenzione nei confronti di questo settore, ma purtroppo anche tantissima diffidenza nei confronti del web.

I pericoli dell’improvvisazione editoriale non sono insiti solo nell’EAP, ma anche nei tentativi di distorsione di un concetto base del lavoro di scrittore: la genesi di un libro è un percorso di crescita, e non un capriccio estetico da soddisfare alle condizioni economiche più vantaggiose possibili.

Photo credit Troise.com